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Esperti di salute criticano la Commissione europea: “Attacchi fuorivanti al vaping”

Medici ed esperti criticano le recenti dichiarazioni dei commissari europei contro la sigaretta elettronica.

Non si è fatta attendere la reazione degli esperti di salute all’ultima offensiva della Commissione europea contro le sigarette elettroniche e gli altri prodotti a rischio ridotto alternativi al fumo. La settimana scorsa, come abbiamo riportato su queste colonne, il commissario per la salute Olivér Várhelyi annunciava l’intenzione di aumentare le tasse sui prodotti per il vaping, portandole allo stesso livello delle sigarette tradizionali. Contemporaneamente il commissario per il clima con competenze fiscali Wopke Hoekstra, faceva un lungo intervento sulla nicotina, arrivando a dichiarare alla rivista Politico che il vaping sta “uccidendo i bambini”.
Dichiarazioni, quelle di entrambi, che l’organizzazione Smoke Free Sweden, molto attiva nel sostegno della riduzione del danno da fumo, non ha esitato a definire un “attacco pericoloso e fuorviante”. “La retorica della Commissione – spiega Delon Human, medico e direttore di Smoke Free Sweden – ignora le prove schiaccianti che dimostrano che le alternative più sicure con nicotina, come sigarette elettroniche e nicotine pouch, stanno riducendo drasticamente le malattie e i decessi correlati al fumo”. Secondo Human una tassazione punitiva, che tratta i prodotti per la riduzione del danno allo stesso modo delle sigarette, avrà come risultato quello di riportare i fumatori alla forma più letale di consumo di nicotina, ovvero la combustione. “Allo stesso modo – continua – la disinformazione e l’allarmismo sui prodotti a base di nicotina fuorviano sia gli operatori sanitari che i consumatori e minacciano di impedire agli adulti di accedere a strumenti che potrebbero salvare loro la vita”.
Il medico sudafricano richiama il recente rapporto pubblicato dalla sua organizzazione, intitolato “The Safer Nicotine Revolution”, che evidenzia che Paesi come la Svezia, il Regno Unito, il Giappone e la Nuova Zelanda, abbiano ottenuto cali storici del fumo e miglioramenti sensibili nella salute pubblica, adottando una regolamentazione e una tassazione proporzionate al rischio. L’uso minorile dei prodotti con nicotina deve essere naturalmente disincentivato e infatti Human chiede rigorose misure di salvaguardia in questo senso, ma sottolinea che questo processo non deve sacrificare i fumatori adulti. “La Commissione – conclude – dovrebbe seguire la scienza, non la politica, e adottare un approccio alla regolamentazione e alla tassazione proporzionato al rischio, che rifletta la notevole riduzione dei danni delle alternative senza fumo. Incoraggiare i fumatori a passare a questi prodotti più sicuri, innescherebbe una rivoluzione nella salute pubblica e aprirebbe la strada a un futuro senza fumo”.
Sconcertato anche il cardiologo greco Konstantinos Farsalinos, uno dei ricercatori più autorevoli nel campo dei prodotti di riduzione del danno da fumo. Dal suo profilo X ha commentato le dichiarazioni di Wopke Hoekstra. “Il Commissario europeo per i cambiamenti climatici (!!) sta rilasciando dichiarazioni sulla nicotina che dovrebbero essere classificate come disinformazione – ha scritto Frasalinos – Qualcosa non va all’interno della Commissione europea. Dov’è la responsabilità di tali dichiarazioni che ignorano grossolanamente prove e dati scientifici?”. Già, dov’è?

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