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Vendita sigarette elettroniche, Regno Unito applica modello Italia

Il modello prevede autorizzazioni specifiche; la proposta del governo mira a combattere l'illegalità e incontra il convinto favore dell'industria di settore.

Nel Regno Unito si prepara una svolta normativa sul fronte della vendita di sigarette elettroniche e prodotti contenenti nicotina, con un modello che guarda da vicino a quello già in vigore in Italia. Come accade già nel nostro Paese, dove è necessaria un’autorizzazione specifica per i negozi che vendono e-cigarette e prodotti affini, anche oltremanica si potrebbe introdurre l’obbligo di una licenza per poter esercitare legalmente questa attività. Una mossa che punta a contrastare i commercianti irregolari e, al contempo, a tutelare i minori.
La proposta, annunciata dal governo britannico, rappresenta un cambiamento significativo: fino ad oggi, qualsiasi esercente poteva vendere tabacco o dispositivi da svapo senza particolari vincoli, situazione che ha favorito la diffusione di prodotti illeciti nei negozi di quartiere. L’introduzione della licenza mira a “estirpare” i rivenditori disonesti, dare più potere agli ispettori e rafforzare la fiducia nei punti vendita legittimi. Il nuovo requisito si inserisce nel più ampio quadro del Tobacco and Vape Bill, attualmente in fase di discussione in Parlamento, ed è stato fortemente auspicato dalla stessa industria del vaping. A febbraio del 2024, infatti, l’associazione Ukvia presentò al Parlamento un piano per introdurre un sistema di licenze per i negozi e i distributori di sigarette elettroniche, proprio per arginare la vendita ai minori e quella di prodotti di contrabbando.

Non sorprendono, quindi, le reazioni positive degli operatori del settore. L’Independent British Vape Trade Association ha accolto positivamente la proposta, pur ricordando che il dibattito pubblico è spesso influenzato da toni allarmistici. L’amministratrice delegata Gillian Golden ha ribadito che la sigaretta elettronica rimane il metodo più efficace e diffuso nel Regno Unito per aiutare i fumatori a smettere e che occorre tutelare questo strumento anche nell’ambito delle nuove regolamentazioni. Contenta anche la filiera delle rivendite. Jamie Strachan, direttore operativo della catena Vpz, ha definito il provvedimento “un passo fondamentale” per eliminare i prodotti illegali e pericolosi, spesso venduti a minori da commercianti senza scrupoli.

Da parte sua, il ministro della salute Stephen Kinnock ha spiegato che l’obiettivo principale è colmare una lacuna normativa che ha permesso a troppi rivenditori di operare in modo scorretto. Secondo Kinnock, è fondamentale proteggere i giovani senza però ostacolare chi utilizza la sigaretta elettronica per smettere di fumare: una regolamentazione più rigida dovrebbe dunque facilitare l’accesso a prodotti sicuri e autorizzati, garantendo standard più elevati per tutti. In parallelo alla riforma, il governo ha lanciato una consultazione pubblica per raccogliere il parere di esperti su aspetti specifici come aromi, concentrazione di nicotina e design dei dispositivi.

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