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Sigarette elettroniche, Gottlieb a Trump: “Faccia chiarezza e la smetta di aggirare il problema”

L'ex commissario della Fda difende i negozi specializzati, attacca i sistemi a cartucce precaricate e chiede una regolamentazione del Thc.

Al coro di critiche contro lo studio dell’Università di New York sulla sigaretta elettronica con nicotina, si aggiunge la voce dell’ex commissario della Food and Drug Administration, Scott Gottlieb. I ricercatori avevano esposto per oltre un anno dei topi da laboratorio a massicce dosi di vapore nicotinico (decisamente troppo massicce, secondo molti), scoprendo poi che il 22,5 per cento di essi aveva sviluppato il cancro ai polmoni e il 57,5 aveva sviluppato delle lesioni precancerose alla vescica. Da questo lo studio concludeva che la nicotina causa il cancro. Una deduzione giudicata troppo disinvolta da numerosi studiosi.
Sono molto scettico in merito – ha commentato Gottlieb, medico e attualmente membro del consiglio d’amministrazione di Pfizer, intervistato dalla Cnbc – la nicotina potrebbe essere un agente promotore, ma non causa il cancro”. L’ex commissario ha anche aggiunto che lo studio era stato condotto su una scala molto piccola e ha respinto fermamente le conclusioni. Ha anche accennato ad una ricerca su vasta scala condotta dalla Fda sugli animali, di prossima pubblicazione, che dimostra che il vaping causa dei danni ai polmoni, ma ha spiegato che il punto è che sono molto inferiori a quelli causati dal fumo tradizionale.
Gottlieb è anche entrato nel merito dei divieti che si stanno susseguendo negli Usa per fermare la diffusione del vaping fra i giovani. L’ex commissario difende i negozi specializzati, destinati agli adulti e nei quali si registra un tasso minimo di vendita ai minori, e i sistemi aperti. Secondo lui bisognerebbe togliere del mercato i sistemi a cartucce precaricate, che sono quelli utilizzati dai giovani. “L’azione del regolatore – spiega Gottlieb – deve colpire quello che sta causando il problema, cioè i sistemi a cartucce precaricate. La Fda e il governo potrebbero colpire selettivamente solo questi sistemi, lasciando che i negozi specializzati continuino a servire gli adulti. Sarebbe un’alternativa, invece di vietare tutti gli aromi, una misura che colpirebbe i negozi, lasciando i sistemi a cartucce sul mercato”.
Nel suo lungo intervento, Scott Gottlieb ha parlato anche della recente crisi di malattie polmonari, i cui numeri continuano a salire. È fermamente convinto che la causa sia l’uso di cartucce adulterata con marijuana concentrata. Ed è altrettanto convinto che questo accada per una specie di vuoto normativo che si è creato dopo la legalizzazione della cannabis in alcuni Stati degli Usa. In un intervento sul Wall Street Journal, l’ex commissario aveva spiegato il paradosso americano: il Thc è illegale per la legge federale e dunque l’ente regolatorio non ha poteri. Molti Stati l’hanno legalizzato anche per uso ricreativo e il governo ha di fatto lasciato fare. Le autorità locali, però – lamenta Gottlieb – non hanno la capacità e la forza di controllare i prodotti che arrivano nelle rivendite autorizzate, né di contrastare il mercato illegale. “Le recenti malattie polmonari e le morti – spiega – confermano che il mercato è diventato un Far West di prodotti potenti e poco tracciabili”. È necessario, secondo l’ex commissario, che intervenga la politica: “La tragica ondata di vittime legate alla vaporizzazione di concentrati di Thc dimostra che è giunto il momento che il Congresso e la Casa Bianca smettano di girare intorno al problema e facciano chiarezza”.

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