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La denuncia de Il Fatto Quotidiano: “500 mila euro da Philip Morris alla Casaleggio Associati”

Carlo Tecce sul quotidiano in edicola oggi dà evidenza al presunto contributo per una consulenza siglata a ridosso delle elezioni del 2018.

Un contributo di mezzo milione di euro per una consulenza siglata a ridosso delle elezioni del 2018. È quanto avrebbe versato Philip Morris nelle casse della Casaleggio Associati, la struttura che gestisce la piattaforma finanziaria e politica del Movimento 5 stelle. A darne notizia è Carlo Tecce su Il Fatto Quotidiano. Secondo la ricostruzione del giornalista, il gigante del tabacco “ha reclutato gli esperti di Casaleggio per una consulenza sulla comunicazione digitale in Italia  che ha coinciso con l’apertura di un canale Twitter nel novembre 2017 e che oggi conta 917 follower”. L’inchiesta tratta anche altri due colossi: Moby (trasporto marittimo) e Lottomatica (gioco): due settori da sempre mal visto negli ambienti grillini. Secondo la ricostruzione di Tecce, “Lottomatica paga circa 110.000 euro annui per “Generazione Cultura”, il compenso di Philip Morris – secondo informazioni non smentite di più fonti qualificate – è di oltre 500.000, stessa cifra per “naviga italiano” di Moby Lines”.
Particolarmente interessante la ricostruzione di Tecce: “A ogni legge di bilancio, per incastrare incassi e uscite, il governo studia tasse sulle sigarette. Quelle tradizionali patiscono ormai rincari frequenti e di centesimi, quelle elettroniche – su cui le multinazionali hanno orientato i nuovi costumi, oscillano tra stangata e tutela. Il governo Gentiloni impose gabelle severe ai liquidi con o senza nicotina e limitò la vendita su internet. Il 27 novembre 2017, il Blog delle Stelle, voce ufficiale del Movimento, ospitò un articolo di Laura Castelli e Alessio Villarosa, adesso viceministro e sottosegretario all’Economia, in cui si denunciava un danno “alle nostre aziende” e un “regalo ai big del tabacco per le tasse sulle sigarette elettroniche, come se i “big del tabacco” fossero fuggiti dal mercato. In perfetta sintonia con gli alleati leghisti, nel dicembre 2018 con il decreto fiscale, il governo Conte I ha quasi eliminato le tasse sui liquidi con o senza nicotina e ridotto dal 50 al 25 per cento la misura per il calcolo delle accise per le sigarette senza combustione. Una norma con un costo per l’erario di 70 milioni di euro all’anno. Il Fatto ha chiesto spiegazioni sull’accordo con la Casaleggio Associati e l’ingente compenso pattuito ma Philip Morris Italia ha risposto che non intende commentare”.

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