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Presidenziali Usa 2020, parte campagna “We vape, We vote”

Le associazioni del vaping stanno strutturandosi per incidere sull'esito elettorale. Stati come il Michigan potrebbero essere messi in discussione.

Il 2020 sarà l’anno delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti. Le ultime rilevazioni indicano che il gradimento nei confronti di Donald Trump è in discesa. Il sistema elettorale non premia automaticamente il candidato più votato ma colui che riesce a convincere più delegati in ogni singolo Stato. Ecco perché è importante non soltanto vincere ogni singolo paese ma convincere ogni singolo elettorale e spingerlo alle urne.
Le associazioni e i consumatori di sigarette elettroniche statunitensi hanno lanciato una campagna denominata “We Vape, we vote” (Noi svapiamo, noi votiamo), convinti che i 10 milioni di vapers adulti e i 20.000 titolari di attività commerciali possano in qualche modo contribuire a far pendere l’ago della bilancia da una parte o dall’altra. Soprattutto negli Stati dove il livello di indecisione è alto. Ma anche i politici e i partiti stanno cominciando a capire l’importanza del voto dei vaper, siano essi consumatori o rivenditori. Stanno notando che lo svapo è un’identità, non solo un hobby o una passione. Il potente conservatore Grover Norquist avverte che questo è un elettorato che Trump non dovrebbe ignorare in funzione delle Presidenziali 2020. Eloquente anche il commento di Matt Culley, tra i più celebri influencer a stelle e strisce: “Ci sono abbastanza vaper per far oscillare Stati come il Michigan? Certamente sì“.

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