© Sigmagazine, rivista d'informazione specializzata e destinata ai professionisti del commercio delle sigarette elettroniche e dei liquidi di ricarica - Best edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - P. Iva 14153851002 - Direttore responsabile: Stefano Caliciuri - Redazione: viale Angelico 78, Roma - Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Roma al numero 234/2015 - Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017
di Stefano Caliciuri
Secondo quanto stabilito dalla legge americana, spetterà alla Food and Drug Administration degli Stati Uniti approvare tutti i prodotti del tabacco non attualmente regolamentati che sono entrati in commercio dopo il 15 febbaio 2007. L’industria della sigaretta elettronica a quel tempo era inesistente, dunque il provvedimento riguarda tutti i prodotti del vaping, nessuno escluso. L’aspetto drammatico della questione è che il provvedimento è retroattivo, cioé va ad incidere su tutti i prodotti del vaping introdotti in commercio da nove anni a questa parte. Anche questa stortura è causata dalla solita equiparazione tra tabacco e vaping: mentre le multinazionali del tabacco producono un solo prodotto su scala planetaria nel volgere di qualche anno, il settore del vaping è esattamente all’opposto. I tantissimi prodotti vengono commercializzati e finiscono il loro effetto novità in breve tempo. Con il conseguente susseguirsi di innovazione e nuove uscite.
Un vero e proprio colpo basso ha colpito oggi il settore dell’ecig statunitense. Con il dispositivo di legge l’intero settore è stato equiparato al tabacco tradizionale e dovrà sottostare alle norme che lo regolano. Certificazioni e divieti compresi. Ogni singola ecig ed ogni singolo gusto e gradazione di nicotina sul mercato dovrà essere sottoposto ad approvazione federale. Costi esorbitanti che certamente taglieranno fuori dal mercato la maggioranza dei produttori.
Gli Stati Uniti non saranno più il paese di Bengodi per il vaping: liquidi e device dovranno superare rigide norme di sicurezza prima di poter essere immessi sul mercato. Ma le restrizioni riguardano anche la pubblicità e la vendita. Gli stabilimenti di produzione dovranno segnalare all’autorità centrale tutti i prodotti che vorranno produrre in un tempo “adeguatamente” preventivo che ancora però non è stato definito. I liquidi non potranno più essere distribuiti gratuitamente, come ad esempio accade per i campioni omaggio. Non potranno inoltre essere venduti ai minori ed è fatto divieto utilizzare i distributori automatici a meno che il luogo non sia già preventivamente ad accesso vietato per gli under 18. Stretta anche sulle cosiddette videorecensioni.
Il provvedimento è consultabile fra i documenti in attesa di registrazione nel registro federale. La registrazione probabilmente avverrà non prima del 10 maggio e dopodichè le aziende avranno 24 mesi di tempo per farsi approvare i prodotti già in commercio.
Queste le 499 pagine del documento di normazione degli Stati Uniti