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Giornata senza tabacco, la sigaretta elettronica protagonista senza invito

“Oggi 2700 persone prenderanno in mano il loro destino”. È questo lo slogan, volutamente sibillino, con cui l’associazione francese Fivape (Fédération Interprofessionelle de la vape) prende parte alla Giornata mondiale senza tabacco dell’Oms. Questo 31 maggio, in Francia come in Italia, le istituzioni sanitarie organizzeranno convegni celebrativi e snoccioleranno i dati di una battaglia, quella contro il fumo, che da molto tempo non registra vittorie. Ma si guarderanno bene dal suggerire gli strumenti di riduzione del danno e la sigaretta elettronica. Per questo Fivape ha deciso di partecipare alle celebrazioni senza invito e di coinvolgere tutti gli operatori e i consumatori del settore, pur attenendosi alle rigide regole che disciplinano la pubblicità Oltralpe. Negli ultimi tre anni in Francia si conta che siano stati tre milioni i fumatori che hanno scelto di passare all’elettronica, in media 2700 persone al giorno. Quelle che, nello slogan scelto, prendono in mano il loro destino e si allontanano da una dipendenza mortale. Sul suo sito, Fivape mette a disposizione un “kit comunicazione” con manifesti stampabili e banner per il web da utilizzare dal 28 maggio al 2 giugno, a cavallo del No tobacco day. L’invito è rivolto a tutta la comunità dello svapo francese: i manifesti possono essere appesi nei negozi, i banner condivisi sui social network e usati come foto copertina o profilo. Nella speranza che l’anno prossimo il mondo del vaping non debba più imbucarsi alla festa, ma venga invitato e riconosciuto come attore della lotta contro il fumo. Anche noi di Sigmagazine abbiamo voluto seguire l'esempio transalpino e abbiamo realizzato una immagine per partecipare alla diffusione del messaggio della riduzione del danno.

Senti chi fuma, il nuovo libro di Fabio Beatrice e Johann Rossi Mason

Sarà presentato in una sede prestigiosa, quella dell’Istituto Superiore di Sanità, durante l’annuale convegno per la giornata senza tabacco il libro “Senti chi fuma”, scritto a quattro mani dal professor Fabio Beatrice dell’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino e dalla giornalista scientifica del Gruppo l’Espresso, Johann Rossi Mason. La coppia è già collaudata sotto il profilo della produzione saggistica, visto che assieme ha già pubblicato 101 motivi per non fumare e La verità sulla sigaretta elettronica. In questo nuovo lavoro, però, i due compiono una piccola rivoluzione nel campo della saggistica scientifica: ribaltano il punto di vista. Per affrontare il tema dell’addio al fumo, gli autori tolgono il pulpito a medici, psicologi e altri specialisti per far parlare i diretti interessati, i fumatori. Ecco dunque che venti persone reali raccontano le loro storie, i loro percorsi di cessazione, esprimono motivazioni e bisogni che spesso non trovano ascolto presso gli specialisti. Quello di sanare la frattura fra la classe medica e i fumatori è una battaglia che Beatrice conduce da sempre. “Di fatto – spiegava in un’intervista a Sigmagazine lo scorso novembre - le istituzioni mantengono una posizione ascetica che crea una frattura fra medici e fumatori, perché propone ai medici di dare degli obiettivi che i fumatori non sentono loro e non percorrono. Così il fumatore scappa dal medico”. La ricevibilità delle proposte che il medico deve fare al paziente è evocata nel sottotitolo del libro, “la spinta gentile verso la cessazione”. In questa spinta gentile rientrano tutti i metodi di riduzione del danno, compresa naturalmente la sigaretta elettronica che, come confermato dagli autori, compare in alcune delle storie narrate da fumatori che sono passati al vaping. Il professor Beatrice sottolinea ancora una volta che, “quello che conta è fare lo switch sulla salute, lo switch sulla riduzione del rischio”. E che questo libro e queste tesi vengano presentate e discusse nell’ambito del No Tobacco Day, organizzato dall’Istituto Superiore di Sanità il 31 maggio prossimo, è già un piccolo ma significativo successo.

Francia, boom di aperture di negozi specializzati in sigarette elettroniche

Torna a crescere in Francia il numero dei negozi specializzati nella vendita di sigarette elettroniche e prodotti per il vaping. Lo dimostra un’analisi condotta da PGVG Marketing e da Vaping Post, i dati arrivano fino al 1 maggio 2018. Dopo la forte decrescita percepita nel 2015, spiegano su Vaping Post, il numero dei negozi ha ricominciato a crescere già nel 2017, stabilizzandosi con una media di 300 nuove aperture all’anno. E soprattutto, il numero degli esercizi che aprono i battenti supera quello dei negozi che abbassano definitivamente la saracinesca. Solo nei primi quattro mesi del 2018 la Francia ha visto inaugurare 115 nuovi negozi specializzati, a fronte di 32 chiusure. Questo porta a 2694 il numero totale degli esercizi censiti. Se il trend rimane questo anche per il resto dell’anno, si supereranno le cifre già buone del 2017, che aveva registrato 307 nuove aperture, ma ben 221 cessazioni di attività. Niente di paragonabile, però, al 2015, l’annus horribilis del commercio del vaping francese. Allora il saldo era stato negativo con 400 aperture e 545 chiusure, confermandosi poi nell’anno seguente, il 2016, con 292 nuovi esercizi e 402 cessazioni di attività. Il numero totale di negozi specializzati, come detto sono 2694, è il più alto dal 2010 ad oggi, fatta esclusione per il 2014, l’anno del boom, in cui si contavano 2780 esercizi. Ma alla fine del 2018 mancano ancora sette mesi e il record sembra del tutto battibile.