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L’autonomia del negozio indipendente o le sicurezze del franchising?

(tratto dal terzo numero di Sigmagazine Bimestrale - luglio-agosto 2017) Conviene aprire un negozio in franchising? Proveremo a rispondere adottando il punto di vista dell’affiliato anche detto franchisee. In Italia esiste una legge (n. 129/2004) che disciplina il contenuto del contratto di franchising introducendo un concetto relativamente nuovo per il nostro ordinamento consistente nel dovere di disclosure: tale principio si sostanzia in un obbligo di trasparenza precontrattuale in capo all’affiliante, tenuto a fornire informazioni affinché il potenziale affiliato assuma una decisione ponderata e consapevole. Venendo agli aspetti positivi il primo punto che deve caratterizzare un franchising è la buona reputazione: è necessario che il Sistema sia già conosciuto, noto e apprezzato poiché in tal caso l’affiliato non dovrà dedicare specifiche risorse per ottenere il vantaggio commerciale. Un secondo elemento è rappresentato dal livello di assistenza, formazione e gestione semplificata: l’ingresso nel Sistema deve permettere all’affiliato di entrare in una struttura imprenditoriale calibrata e funzionante, attraverso il quale ricevere assistenza e formazione continua. Ulteriore vantaggio è rappresentato dai costi pubblicitari ridotti, che pone il franchisee nella condizione di poter organizzare al meglio le spese. La possibilità di aprire un punto vendita nell’ambito di una realtà già testata, permette di conoscere in anticipo le difficoltà da affrontare, evitando i rischi di un’attività ex novo. Infine l’entrata in un Sistema, a fronte di un esborso chiaro in capo all’affiliato, assicura in genere un reddito potenziale immediato. Le proiezioni finanziarie che l’affiliante deve fornire, devono poter dare all’affiliato indicazioni sulla possibilità di raggiungere il break even. Ma l’adesione a un franchising presenta anche svantaggi. Tra questi c’è sicuramente una ridotta indipendenza, poiché se è vero che affiliante e affiliato sono due imprenditori autonomi, comunque l’affiliato deve seguire le norme caratterizzanti il Sistema con rigore. Nonostante l’autonomia giuridica sia tradizionalmente affermata negli accordi contrattuali, l’affiliante impone regole e vincoli a cui sottostare e conformarsi. Vi è poi da rilevare un ridotto margine di reattività, poiché la flessibilità a volte richiesta dal mercato trova degli oggettivi limiti nei ritardi con cui in genere l’affiliante muta la strategia commerciale del Sistema prima di seguire nuove politiche gestionali, tenendo altresì conto che tutte le modifiche potenzialmente attuabili dell’affiliato devono ricevere l’approvazione dell’affiliante. Infine la forte standardizzazione che limita la sperimentazione di idee innovative, escludendo la possibilità di assumere iniziative non conformi ai principi del Sistema. In conclusione la scelta non è facile e impone una ponderazione attenta che deve essere accompagnata da un confronto con esperti, in modo da evitare rimpianti di sorta. © Riproduzione riservata Best Edizioni