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Tassa sigarette elettroniche, fumata nera anche in seconda bozza legge di bilancio

Nuova bozza della legge di bilancio ancora attesa per la presentazione in Parlamento. Il nuovo testo, ancora in via di definizione e sul quale sono in corso riunioni in queste ore tra il ministro Tria e il premier Conte, conta 115 articoli contro il 73 della versione del 23 ottobre. Neppure in questa seconda versione c'è nulla sulle sigarette elettroniche e sulla imposta di consumo sui liquidi da inalazioni. C'è però l'aumento del tabacco tradizionale, sia nella versione sigarette che in quella sigari e trinciato. questo significa che, se non interverrà alcun provvedimento per rimodulare lo sconto per le sigarette elettroniche, la tassa aumenterà andando così a sfondare la soglia psicologica dei 4 euro per 10 millilitri. Il documento doìrebbe essere trasmesso in Parlamento mercoledì 31 per poi iniziare l'iter d'esame nelle Commissioni referenti. A questo punto per rimodulare l'imposta di consumo occorrerà intervenire in sede parlamentare, sia alla Camera che al Senato, sperando che quanto annunciato più volte dal ministro Salvini sia fatto proprio dai gruppi della Lega ma soprattutto dei Cinquestelle, senza i quali non ci sarebbe la maggioranza. Ecco il testo integrale della bozza legge di bilancio aggiornato alle 11,25 di lunedì 29 ottobre. Clicca sul frontespizio per scaricare il documento

VapitalyPRO, via alle registrazioni: due biglietti per negozio

Dopo il successo dello scorso anno, domenica 18 e lunedì 19 novembre torna a Roma la fiera riservata agli operatori del vaping in tutte le sue forme: rivenditori, distributori, grossisti, importatori. VapitalyPRO cambia leggermente invece il format e la modalità di accesso. Mentre lo scorso anno era necessario registrarsi e versare una quota d'accesso che consentiva la partecipaizone a vari seminari formativi, quest'anno l'ingresso è gratuto, sempre previa registrazione sul sito della manifestazione. I biglietti sono nominativi e collegati al punto vendita richiedente che potrà averne al massimo due. In sostanza, due biglietti d'ingresso per ogni negozio. Cambia anche la location ospitante: il nuovo teatro della manifestazione sarà la Fiera di Roma, il complesso di padiglioni della capitale dedicato interamente alle manifestazioni espositive e fieristiche. Gli oltre 9mila metri quadrati di padiglione ospiteranno dunque espositori italiani e stranieri, hardware e liquidi ma anche macchinari tecnici e apparecchiature finalizzate alla razionalizzazione del lavoro. Durante l’evento B2B VapitalyPRO è vietata la vendita diretta di prodotti per il vaping ma saranno consentiti gli accordi commerciali e la presa visione dei prodotti. L’ingresso è vietato ai minori di 18 anni anche se accompagnati. Il personale di vigilanza sarà autorizzato a eseguire controlli sui documenti di identità (carta d’identità, patente, passaporto) in caso di dubbi sull'età anagrafica del visitatore. Nel caso in cui la verifica dell’età non sia possibile, l’ingresso sarà interdetto. Non saranno ammesse deroghe di alcun genere. L’ingresso è vietato anche ai cani o altri animali da compagnia, anche se di piccola taglia. Unica eccezione, i cani guida dei visitatori non vedenti. Per registrarsi ed ottenere i due biglietti per punto vendita, è sufficiente collegarsi all'apposita sezione del sito ufficiale di Vapitaly.

Sigarette elettroniche, Giorgetti (Anafe): "Opportunità per la salute, risparmio per lo Stato"

“Dopo anni in cui il nostro settore ha subito rallentamenti dovuti ad eccessive penalizzazioni fiscali, stiamo registrando finalmente una ripresa e confidiamo di raggiungere presto la competitività maturata in altri Paesi europei dove, in un’ottica di riduzione del danno, si moltiplicano le iniziative di sensibilizzazione finalizzate alla sostituzione delle sigarette tradizionali con prodotti di nuova generazione come, appunto, le sigarette elettroniche”. È quanto ha dichiarato Gianluca Giorgetti, vicepresidente di Anafe, l’associazione nazionale produttori fumo elettronico aderente a Confindustria, intervenendo questa mattina alla tavola rotonda Per un Lazio senza fumo: politiche sanitarie e riduzione del danno promossa a Roma da Unindustria. “L’Inghilterra - continua Giorgetti - dove è lo stesso Ministero della Salute ad aver sottolineato che le sigarette elettroniche sono del 95% meno dannose rispetto alle sigarette tradizionali, è il Paese più di tutti all’avanguardia per quanto riguarda l’informazione ai cittadini sui prodotti a rischio ridotto. Ciò che caratterizza questi prodotti è, infatti, l’assenza di combustione da cui deriva la gran parte delle sostanze tossiche delle sigarette tradizionali. È questo il motivo per cui le e-cig sono un’alternativa meno nociva che dovrebbe essere seguita per contrastare, in modo pragmatico, le malattie fumo correlate. Il divieto di pubblicità rende l’attività di comunicazione sui nostri prodotti fortemente limitata. I dati scientifici ed economici sono chiari: se da un lato le accise sulle sigarette tradizionali garantiscono allo Stato un incasso di 14 miliardi l’anno, dall’altro sono ben 7 i miliardi assorbiti dai costi sociali per le cure delle malattie determinate dal fumo. I prodotti a rischio ridotto consentono - conclude Giorgetti -  non solo un’opportunità per la tutela della salute degli attuali fumatori, ma anche un risparmio strutturale enorme per le casse dello Stato”.

Gianluca Ansalone (ex Bat) nuovo capo Public Affairs di Novartis

Dal tabacco agli antitumorali. Da British American Tobacco a Novartis. Gianluca Ansalone, ex responsabile Corporate Affairs, Media & Communication di British Tabacco è ora responsabile Public Affairs della filiale italiana della multinazionale del farmaco. "Per me - recita il comunicato che riporta le parole di Ansalone - è un onore entrare a far parte di Novartis che è un punto di riferimento nel settore della salute e che è impegnato a garantire un accesso sostenibile all’innovazione. Il mio contributo sarà rivolto a consolidare e rafforzare le condizioni per un dialogo proficuo tra azienda, governo e istituzioni, per contribuire allo sviluppo e alla crescita del Paese”.

Legge di bilancio, l’ipotesi: tassare il tabacco su scala di riduzione del danno

La bozza della Legge di bilancio che sta circolando in queste ore non contiene alcun provvedimento sulla rimodulazione della tassa sulla sigaretta elettronica. Ma questo non significa che rimarrebbe invariata. Anzi, stando così le cose, dovrebbe addirittura aumentare. Il motivo è presto detto: la bozza contiene l’aumento del prezzo di sigarette, sigari e tabacco trinciato. Visto che l’imposta sulle ecig è strettamente collegata a quella sul tabacco, ne consegue che, se aumenta una, di riflesso aumenta anche l’altra. Secondo quanto risulta dalla bozza, il pacchetto di sigarette dovrebbe subire un aumento tra i 5 e i 10 centesimi. L’imposta sulle sigarette elettroniche arriverebbe invece a 0,4003 euro per millilitro, sfondando così la soglia psicologica dei quattro euro per flacone da 10 millilitri. È interessante notare come per l’amministrazione dello Stato le sigarette, i sigari e il tabacco trinciano non abbiano lo stesso peso erariale. Mentre le sigarette, secondo la bozza, pagherebbero 180,14 euro per chilogrammo convenzionale (ovvero mille sigarette), il tabacco trinciato pagherebbe 125 euro mentre, dulcis in fundo, i sigari soltanto 30 euro. Sono queste infatti le cifre che compaiono nella bozza di legge di bilancio. A cui, però, verrebbe aggiunto un altro articolo che andrebbe a intaccare il prezzo finale, aumentandolo tra il 5 e il 20 per cento. L’obiettivo non dichiarato è di avvicinare il prezzo di tutti i pacchetti senza creare la disparità di oltre anche un euro che c’è attualmente tra una marca e un’altra. Se passasse questa ipotesi, il delta tra i vari brand non supererebbe i 20 centesimi andando così a favorire i più noti. Le aziende di produzione di liquidi per sigarette elettroniche in questi ultimi mesi stanno lottando affinché l’imposizione fiscale sul loro prodotto venga rimodulata. Secondo quanto anticipato dall’onorevole Comaroli, l’obiettivo è portare la percentuale fiscale al 5 per cento, consentendo così la ripresa dei consumi e, conseguentemente, della produzione. Parimenti, anche il riscaldatore di tabacco, in quanto strumento di riduzione del danno, dovrebbe veder ritoccata al ribasso la propria imposizione fiscale, mantenendola però comunque più elevata rispetto ai prodotti del vaping. La linea di principio seguita sarebbe quella della riduzione del danno. Fatto 100 il danno delle sigarette, quello dei riscaldatori è stato quantificato in 25 (e quindi pagherebbe il 25 per cento di imposte) mentre quello delle ecig è di 5 (e dunque pagherebbe il 5 per cento rispetto alle sigarette). Un ragionamento molto valido e coerente che però dovrebbe a quel punto essere proiettato anche verso i prodotti del tabacco veri e propri. Ad esempio: perché i sigari, pur essendo molto più nocivi, scontano un’accisa di circa l’80 per cento rispetto le sigarette? Come spiega la Fondazione Umberto Veronesi, “Sebbene sia i sigari sia le sigarette siano composti principalmente da tabacco, ci sono notevoli differenze tra i due prodotti. Le più macroscopiche riguardano le dimensioni e l’involucro: i sigari sono molto più grandi (anche se esistono versioni di dimensioni analoghe a quelle delle sigarette) e sono rivestiti con tabacco mentre le sigarette da carte speciali. La differenza principale, però, è il tipo di tabacco utilizzato. Le sigarette, in genere, contengono una miscela di diverse tipologie di tabacco non fermentato, mentre i i sigari sono composti quasi sempre da un unico tipo di tabacco fermentato. La fermentazione è un processo che dura diversi giorni a cui sono sottoposte le foglie di tabacco. Avviene a temperatura e umidità controllata e ha lo scopo principale di esaltare l’aroma del tabacco attraverso una serie di reazioni chimiche veicolate da enzimi presenti nella pianta. Queste peculiarità dei sigari fanno sì che siano potenzialmente più dannosi delle sigarette. Infatti i sigari hanno una più alta concentrazione di sostanze cancerogene: durante il processo di fermentazione del tabacco per sigari, vengono prodotte alte concentrazioni di nitrosammine, molecole potenzialmente cancerogene. Questi composti vengono rilasciati durante la combustione e sono presenti in quantità maggiore nel fumo da sigaro che da sigaretta; una più alta quantità di catrame: per ogni grammo di tabacco fumato, c’è più quantità di catrame nei sigari che nelle sigarette; un più alto livello di tossine: il rivestimento dei sigari (tipicamente foglie di tabacco) è meno poroso di quello delle sigarette. Ciò fa sì che la combustione del tabacco dei sigari avvenga in maniera meno completa di quella delle sigarette. Come risultato, il fumo da sigaro ha più alte concentrazioni di tossine”. I fumatori di sigari spesso non inalano il fumo. Quindi, se da un lato c’è una riduzione del danno a livello polmonare, la tossicità incide prevalentemente su palato, labbra, lingua e laringe. Un atto di coraggio da parte del governo, e di conseguente “giustizia fiscale”, potrebbe essere predisporre la pressione erariale seguendo la scala della riduzione del danno. E quindi, nell’ordine: sigari 100, sigarette 90, trinciato 80, riscaldatori 25. E, seppur non sia e non contenga tabacco, soltanto in ultima battuta la sigaretta elettronica (danno 5). Ma, si sa, l’Italia non è il Regno Unito.

A gennaio torna Exvapo, la fiera della sigaretta elettronica di Napoli

L'anno nuovo si aprirà all'insegna degli appuntamenti fieristici della sigaretta elettronica. Come ormai da due anni, a gennaio si terrà la terza edizione di Exvapo, la manifestazione ospitata presso i padiglioni della Mostra d'Oltremare di Napoli. Così come l'anno scorso fu la prima fiera ad essere organizzata in seguito all'assoggettamento della filiera in seno ad Aams, quest'anno potrebbe essere la prima fiera organizzata dopo l'annunciata legge di bilancio che dovrebbe rimodulare l'imposta sui liquidi di ricarica. La fiera Exvapo si terrà da venerdì 25 a domenica 27 gennaio 2019. Il primo giorno è riservato agli operatori di settore, mentre gli altri due saranno di libero accesso anche ai privati. Da domani le aziende interessate potranno cominciare a prenotare gli stand mentre per richiedere i biglietti d'ingresso occorrerà attende ancora qualche settimana.

Aams non fa sconti, segnalato sito web di British American Tobacco

L'Agenzia delle dogane e dei monopoli non guarda in faccia a nessuno. Nella lista dei siti oscurabili per inosservanza dei divieti di vendita a distanza - o pubblicità online - dei prodotti con nicotina è presente anche quello dedicato a Vype, la sigaretta elettronica della multinazionale British American Tobacco. Come si legge nel provvedimento firmato dal direttore dell'ufficio accertamento e riscossione di Aams, Elisabetta Poso, "a seguito di apposite segnalazioni pervenute a questo Ufficio, è stata riscontrata la presenza, nei siti web in elenco, dell'offerta vietata di tabacchi lavorati e/o di prodotti liquidi da inalazione senza combustione, unitamente all'offerta di altri prodotti". In effetti sul sito dedicato alla Vype sono presenti immagini esplicite di liquidi di ricarica contenenti nicotina, oltre il prezzo del dispositivo. L'acquisto però non è consentito. Si presume dunque che la segnalazione sia stata effettuata per la presenza di immagini di flaconi di ricarica e sigarette elettroniche in kit non consentite dalla legge. Le aziende segnalate hanno quindici giorni di tempo per regolarizzare il sito, altrimenti sarà oscurato.