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Sigarette elettroniche, "Imposta ridotta e poi riforma normativa"

Quale futuro per le sigarette elettroniche in Italia? Era questo il tema dell'incontro che si è svolto all'Hotel Radisson Blu, organizzato dall'associazione europea dei consumatori Consumer Choice Center. A differenza degli analoghi incontri organizzati nelle maggiori capitali europee, che sono stati incentrati sulla salvaguardia della salute e sulle posizioni dell'Organizzazione mondiale di sanità, l'appuntamento italiano è stato appositamente modificato mettendo al centro del dibattito il mercato e la situazione fiscale. Autorevole il parterre e, fatto ancora più interessante, non già coinvolto in confronti o interlocuzioni passate. La formula della tavola rotonda ha dato modo al pubblico di confrontarsi direttamente con i relatori che, di volta in volta, hanno esposto le loro posizioni o accolto gli spunti della platea. Dopo l'intervento iniziale dell'organizzatore Luca Bertoletti, Daniele Capezzone ha incentrato il suo intervento sulla necessità di liberare il settore dall'ingerenza dello Stato: "Quando lo Stato interviene con manovre fiscali che tendono ad aumentare i prezzi si ha un solo risultato: rilanciare il mercato clandestino e l'illegalità. Lo strumento fiscale non può essere usato come un martello etico volto a premiare o a punire i comportamenti dei cittadini".Capezzone ha però sottolineato di avere notato "un cambio di rotta sin da questa estate, quando si è tentato in sede di Decreto Dignità di aiutare il comparto ma un cavillo regolamentare ha interrotto la riforma". "Invito tutti ad un sano confronto - ha concluso - e a non mollare, perché in fase di legge di bilancio vedo grandi opportunità". ". Un po' più cauto l'onorevole Alessandro Colucci, componente della Commissione attività produttive e dell'Ufficio di presidenza della Camera dei deputati: "Occorre intervenire presto con un intervento mirato a far riprendere il mercato. L'ipotesi potrebbe essere un immediato ritocco al ribasso dell'imposta di consumo per poi poter intervenire con più tranquillità alla riforma intera del comparto. È però fondamentale che la politica e le istituzioni possano confrontarsi con un soggetto unitario che possa portare avanti istanze generali". Stessa posizione espressa anche da Carolina Pellegrini (componente del Cda dell'Istituto Tumori di Milano) e da Giacomo Bandini (direttore generale del think tank Competere). "Quando si parla di scienza e medicina - ha commentato Pellegrini - occorre farlo con cognizione di causa. Per questo è necessario avere in mano evidenze scientifiche che dicano con chiarezza e una volta per tutte l'eventuale livello di nocività della sigaretta elettronica e dei riscaldatori di tabacco. Questi due strumenti riducono il danno ma non si può dire che non siano innocui. Certamente sono molto meno nocivi del tabacco combusto. Il Centro Tumori di Milano si mette a disposizone per colmare questa lacuna e fornire dati reali sulla base della scienza". Anche Giacomo Bandini ha sottolineato l'opportunità di creare un unico grande contenitore che possa rappresentare le richieste della filiera, così da facilitare anche l'incontro e il confronto con l'interlocutore istituzionale. "Sono un vaper - ha spiegato Bandini - e per questo ancora più  amareggiato per quanto è accaduto e sta accadendo in Italia. Si è posto l'interesse erariale al di sopra di quello sanitario. Credo che finalmente siano maturi i tempi per far capire alle istituzioni l'errore che è stato fatto in passato. Abbassare sin da subito la tassa serve per rilanciare il mercato dei liquidi pronti e per creare i presupposti per riparlare di come ri-normare il settore sulla base di conoscenze molto più ampie rispetto all'improvvisazione utilizzata finora". In sala è circolata anche l'ipotesi di creare un intergruppo parlamentare. Esperienza già vissuta e che, francamente, non ha dato alcun i risultati attesi. La tavola rotonda era aperta a chiunque avesse voluto intervenire. Oltre ad alcune multinazionali del tabacco e le maggiori società di consulenza lobbistica, erano presenti soltanto due rappresentanti della filiera del vaping: Antonella Panuzzo (presidente UniEcig) e Mosè Giacomello (presidente Vapitaly).  "Sono stata piacevolmente stupita - ha commentato Panuzzo a conclusione dell'incontro - dalla varietà di argomenti che sono emersi dalla tavola rotonda promossa da Consumer Choice Center. Ampio e costruttivo il dibattito tra le parti presenti, clima di apertura e curiosità verso un settore che ha ancora tanta strada da fare affinché venga riconosciuta la libertà di diffondere e promuovere nelle sedi opportune la sigaretta elettronica, un prodotto a rischio ridotto che serve per contrastare i danni del tabagismo, non un prodotto da tassare e vessare. Appuntamenti di questo tipo servono soprattutto per continuare a far parlare a livello istituzionale, e con interlocutori nuovi, di noi e del nostro settore. Anche per questo sono rimasta sorpresa di non aver visto nessun'altra associazione del vaping presente in sala".

È in distribuzione il decimo numero del bimestrale Sigmagazine

È in distribuzione il decimo numero della rivista cartacea Sigmagazine. Un numero importante perché segna l'ingresso del bimestrale nella doppia cifra. Dieci numeri sono un risultato importante. Significa venti mesi di informazione gratuita e specializzata, destinata agli operatori del settore del vaping. Uno sforzo per noi importante, ripagato quotidianamente dagli attestati di stima e fiducia delle decine di migliaia di lettori. Ma Sigmagazine è anche un pungolo al fianco del legislatore, una piattaforma di discussione, uno spazio di confronto. Il nuovo numero contiene un importante approfondimento scientifico, inedito in Italia, scritto da uno dei padri nobili della tossicologia internazionale, il professore francese Robert Molimard. In dieci pagine racconta come e perché il vapore della sigaretta elettronica può essere utilizzato anche in ambito medicale per debellare virus e batteri. Tanto che il glicole propilenico vaporizzato veniva utilizzato nelle caserme per prevenire eventuali attacchi batteriologici. Il titolo di copertina richiama invece lo stallo in cui è bloccato il settore della sigaretta elettronica. Non c'è più tempo per i confronti, le ipotesi, le proposte. Occorre intervenire, e subito. Un grido d'allarme che i trentamila lavoratori del settore rivolgono ai legislatori e alle istituzioni. Come di consueto, la rivista viene distribuita attraverso le aziende che hanno aderito all'iniziativa: AmicoSvapo, Must500, Vaporart, Fumador-Nsn, Aer. A partire da mercoledì 19, il giornale sarà inserito sino ad esaurimento delle copie all'interno dei pacchi con gli ordinativi. Sempre da mercoledì, gli operatori di settore potranno scaricare anche il Pdf di Sigmagazine #10 attraverso l'apposita sezione nel sito sigmagazine.it.

Sigarette elettroniche, il lungo silenzio delle istituzioni sanitarie italiane

"Mancano ricerche scientifiche". "La sigaretta elettronica non è ancora sdoganata". "Non esistono studi che ci consentano di prendere posizione". "La sigaretta elettronica potrebbe iniziare i giovani al fumo". "Le dipendenze sono da debellare, tutte". Quelle che avete appena letto sono frasi o concetti che negli ultimi anni hanno caratterizzato i comunicati e le varie conferenze promosse dalle istituzioni sanitarie italiane. Eppure tutti i giorni qui su Sigmagazine pubblichiamo ricerche, studi, analisi e indagini che hanno come oggetto la sigaretta elettronica e i suoi effetti sulle persone. Quale più, quale meno, tutte però vanno nella stessa direzione: il vapore della sigaretta elettronica non è tossico come il fumo di sigaretta. I vantaggi sono indiscutibili: non esistendo la combustione vengono drasticamente ridotte le emissioni tossiche, addirittura del 95 per cento, secondo una stima di Public Health England. Il vapore passivo, essendo composto da molecole liquide, rimane nell'ambiente solo per alcuni secondi per poi evaporare, contrariamente al fumo di tabacco che, essendo di derivazione solida, contamina l'aria e l'ambiente circostante per diverse ore. Università, fondazioni, centri di ricerca di tutto il mondo pubblicano quotidianamente sulle riviste scientifiche i risultati dei loro lavori. Fino al 2016 erano già state condotte circa duemila ricerche sulla sigaretta elettronica. Numero che negli ultimi due anni si è esponenzialmente moltiplicato, anche per la maggiore diffusione del vapore da inalazione. Perfino le ricerche commissionate dalle multinazionali del tabacco sottolineano il minor impatto tossico dei vaporizzatori personali rispetto al fumo da tabacco combusto. Nonostante tutto questo, sia il Ministero della Salute che il suo braccio operativo, l'Istituto superiore di sanità, continuano a chiudere gli occhi di fronte all'evidenza. La domanda, per dirla alla Lubrano, sorge spontanea: perché il Ministero della salute non fa davvero quello che dobvrebbe fare una istituzione sanitaria, ovvero commissionare una ricerca scientifica sulla sigaretta elettronica? L'importante è che il protocollo seguito e la ricostruzione di laboratorio siano effettivamente una replica delle condizioni di realtà. Le associazioni, le aziende, gli stakeholders di settore purtroppo sono ormai da anni impegnati a salvaguardare la propria esistenza dagli attacchi fiscali e dunque hanno destinato le risorse ad avvocati e consulenze legali. Ma le istituzioni sanitarie non hanno giustificazioni. La loro priorità dovrebbe essere tutelare la salute e, laddove non abbiano gli strumenti, dovrebbero riuscire a procurarseli. Ad esempio  incaricando gli organismi pubblici preposti alla ricerca medica e sanitaria di condurre un lavoro che consenta di prendere una posizione indipendente e fondata. Ma forse è chieder troppo?

Tassa sigarette elettroniche, la sospensione passa di nuovo al Senato

A partire dalle 12,45 di oggi la Camera vota la fiducia sulla conversione in legge del cosiddetto Decreto milleproroghe già approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso luglio e votato dal Senato ad agosto. L'iter però non è ancora concluso. Il testo dovrà nuovamente tornare al Senato (commissione e aula) dove i gruppi dovranno e potranno riesaminare le variazioni al testo approtate in seconda lettura. Da questa revisione è esentata la norma che proroga il versamento dell'imposta sui liquidi di ricarica per sigarette elettroniche perché non è stata oggetto di ritocchi. Dopo il voto di fiducia, alle 15 si passerà all'esame dei molti ordini del giorno. Il voto finale del dispositivo dovrebbe essere calendarizzato per domani e a quel punto il testo passerà nuovamente al Senato che dovrebbe rivotarlo tra mercoledì e giovedì prossimo. La norma sulle sigarette elettroniche inserita nel Milleproroghe prevede che sino al 18 dicembre i distributori fiscali non sono tenuti a versare l'imposta all'erario. Se in fase di legge di bilancio non cambierà nulla a livello fiscale, le aziende dovranno versare in una sola tranche l'imposta derivante dalle vendite da fine settembre al 18 dicembre. Se invece, come più volte annunciato da autorevoli membri del governo, l'imposta sarà cancellata o - verosimilmente - ritoccata al ribasso e contestualmente annullato l'assoggettamento ad Aams, occorrerà capire che fine faranno le somme accantonate. Ma, se si arriverà a questo punto, significa che è stato segnato un punto definitivo per la sopravvivenza dell'intero comparto.

Svizzera, minori e tabacco: i divieti valgono solo per la sigaretta elettronica

Dopo la sentenza che ha liberalizzato la vendita di liquidi con nicotina, in Svizzera infiamma il dibattito in vista della stesura delle regole. La tavolta rotonda tra governo, produttori e distributori di sigarette elettroniche (rappresentati sotto la sigla Swiss Vape Trade Association) e multinazionali del tabacco ha però portato ad una frattura tra le parti. Il nocciolo della questione è la possibilità di vendere ai minori i prodotti del vaping. La delegazione delle sigarette elettroniche ha firmato il codice che introduce il divieto di vendita dei prodotti contenenti nicotina ai minorenni e dei prodotti senza nicotina ai minori di 16 anni. La Svta ha sottoscritto un codice di autoregolamentazione che intende far osservare e applicare a tutti gli attori della filiera del vaping elvetico. È stata anche chiesta l'introduzione di un analogo divieto nazionale per i prodotti del tabacco: sigarette, sigari, ecc. In Svizzera, infatti, la materia è regolamentata a livello cantonale e non tutti applicano il divieto ai minori, che in alcune parti del Paese possono acquistare liberamente il tabacco, contrariamente ai prodotti per lo svapo. La posizione delle associazioni del vaping non è stata però sottoscritta dalle aziende produttrici di tabacco. "Al termine della tavola rotonda - si legge nel comunicato dell'associazione svizzera della filiera del vaping -  a protezione dei minori, abbiamo chiesto che la vendita dei prodotti del tabacco sia vietata ai minori di 18 anni a livello nazionale. Sfortunatamente ci siamo ritrovati in disaccordo con l'industria del tabacco. Quando anche loro adotteranno  un codice di autoregolamentazione che estenda il limite nazionale ai 18 anni per i prodotti del tabacco, anche noi ci adegueremo per quanto riguarda la vendita di tutti gli strumenti del vaping e di tutti i liquidi anche senza nicotina ai soli maggiorenni".

Colpo maldestro in negozio di sigarette elettroniche: rapinatore perde pistola e pantaloni

Una tentata rapina finisce in commedia. Un maldestro rapinatore ha perso la pistola mentre stava intimando alla titolare di un negozio di sigarette elettroniche di consegnare l'incasso. Nonostante abbia provato a scavalcare il bancone, quando ha visto la pistola nelle mani della donna ha reputato opportuno scappare. E come se non bastasse, a completamento della figura barbina, gli si sono abbassati i pantaloni mentre stava uscendo in strada. Il video è stato diffuso dal giornale locale di Denver. https://www.youtube.com/watch?v=GCoIS2jGGWU

Fedez e Flavourart presentano la nuova linea di liquidi e power mod Fluo

Una location di alto livello per una presentazione importante. È la scelta di Flavourart per il lancio della nuova linea di aromi e liquidi Fluo prodotti in collaborazione con Fedez. A questi, si aggiunge anche un innovativo power pod, una sigaretta elettronica compatta, disegnata sempre in partnership con il rapper milanese. A partire dalle 19,30 di sabato 15 settembre presso il Dazio dell’Arco della Pace in piazza Sempione a Milano, i vertici aziendali di Flavourart e Fedez illustreranno ai partecipanti i contenuti della campagna di comunicazione che caratterizzerà il marchio Fluo. Distribuita in esclusiva da Categoria, ai professionisti partecipanti alla serata sarà presentato anche il materiale promozionale da inserire in negozio e consegnato un omaggio. La linea Neon prevede tre liquidi e i rispettivi aromi, più un hardware. I gusti saranno un tabaccoso, nato da un mix di tre tabacchi; un cremoso, in cui prevarranno i gusti della panna e della fragola; un fruttato – il preferito di Fedez – con coca cola, lime e note fresche. Saranno prodotti senza nicotina o con concentrazione di 4,5 e 9 mg/ml. Per la realizzazione tecnica della Pod, Flavourart si è avvalsa dell'esperienza dell’azienda Aspire. Fluo sarà una pod ricaricabile dal design “stiloso”, così come definita dal titolare di Flavourart, Massimiliano Mancini, semplice da usare ma dotata di dispositivo per variare il wattaggio e la regolazione del flusso dell'aria. Uno strumento che unisce la performance e la sobrietà, destinato a un “vaper moderato ma esigente”, il target al quale l’azienda si rivolge. La scelta di un testimonial esterno al settore come Fedez, nell’intenzione dell’azienda dovrebbe contribuire a far uscire dai confini tradizionali il concetto di riduzione del danno per portarlo verso una platea più vasta e variegata. “In Italia – commenta Mancini – ci sono ancora 12 milioni di fumatori che non siamo riusciti a raggiungere o a convincere a passare all’elettronica”. Dopo la presentazione seguirà il Nuovo Zero City Party, evento promosso in collaborazione con la rivista di lifestyle Zero, dove rinomati Dj e barman allieteranno la serata con cocktail e musica. Per confermare la presenza alla presentazione della linea Fluo con la partecipazione di Fedez è sufficiente compilare l'apposito form online.