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Decreto Aams, Tar del Lazio: procedimenti differenti per UniEcig e Anide

Ennesimo rinvio per il procedimento al Tar del Lazio che vede coinvolti l'associazione dei negozianti UniEcig e altri contro il decerto direttoriale di Aams. Il giudice ha disposto il rinvio al prossimo 11 luglio, giorno in cui, seppure presso altra sezione, sarà discusso anche il ricorso promosso da Anide e Eim. Contrariamente alle aspettative, il Tar non ha riunito i due procedimenti seppur convocandoli lo stesso giorno. "Siamo rimasti un po' amareggiati - commenta Antonella Panuzzo, presidente UniEcig - constatando che seppur la nostra istanza cautelare sia stata discussa lo scorso 4 luglio, la corte abbia deciso per un rinvio al prossimo mercoledì 11, di fatto quindi verrà ritrattata. Tecnicamente non vi è stata la riunione dei due procedimenti, visto che le rispettive istanze verranno discusse nella stessa giornata ma in due distinte udienze camerali. Speriamo che nonostante i rallentamenti e le anomalie procedurali alla fine si otterrà il successo sperato e finalmente il settore dei negozianti potrà essere libero da ogni forma di monopolio".

Sigarette elettroniche, nessun brand italiano al VapExpo di Parigi

Per la prima volta nella storia, non ci sarà nessuna azienda italiana al VapExpo di Parigi (6-8 ottobre 2018). L'elenco degli espositori è stato completato senza alcun brand italiano. Al momento c'è solo la possibilità di essere inseriti nella lista d'attesa. L'assenza è rumorosa nell'ambiente fieristico internazionale. Da punto di riferimento europeo, l'Italia è scesa drasticamente nella considerazione e nelle classifiche di penetrazione commerciale. Inarrivabili per numeri e fatturato le aziende anglosassoni, ora siamo stati scavalcati anche dalla Germania, dalla stessa Francia e anche la Spagna si avvicina. Se le proiezioni verranno confermate, il Paese iberico segnerà il sorpasso nei primi mesi del prossimo anno. Il fatturato delle aziende italiane è drasticamente crollato in seguito alle politiche proibizionistiche del governo Gentiloni. Lacci e lacciuoli normativi, a cui si aggiunge la tassazione più alta d'Europa, hanno prodotto una crisi indotta del mercato. Se la riduzione del danno stava funzionando, adesso si è ritornati ai livelli del 2007, con un picco di quasi 12 milioni di fumatori che costringono lo Stato italiano a spendere oltre 7 miliardi di euro in cure per i danni da fumo. La speranza è che il rinculo nei consumi e nell'innovazione non vada a colpire anche la fiera nostrana, il Vapitaly, che al momento resiste ancora come l'evento specializzato in vaping più visitato d'Europa. Un risultato maturato nel tempo senza alcun aiuto di Stato ma solo grazie alla passione e alla professionalità di tutti gli attori della filiera.

Flavorito, la start up aggregatrice di liquidi per sigaretta elettronica

Si chiama Flavorito ed è l'importante sfida su cui hanno puntato tre giovani appassionati di vaping. Ai fondatori Edoardo Bernardelli, Vincenzo Cani, Daniel Cani (sotto, in foto), col tempo si sono aggiunti a far parte dello staff anche Fabio Borda, Adriano Mazzola, Ivan Forti, Davide Sobrito, Denis Sobrito, Fabio Hoti, Giorgio Wittreich, Fabio Camaioni, Danila Virzì, Francesco Mascadri, Vincenzo Veneruso e Cristian Collufio. L'idea è tanto semplice quanto geniale: raccogliere e catalogare tutti i liquidi e aromi per sigarette elettroniche presenti in commercio e renderli pubblici tutti insieme attraverso un portale web. Una operazione titanica, si dirà, eppure ce l'hanno fatta. Ad oggi Flavorito conta circa 2.200 liquidi. Il sito però non vuole essere un mero catalogo, ma un indicatore delle tendenze e dei gusti degli svapatori. Sotto ogni prodotto liquido è possibile scrivere una recensione, una impressione o un commento. In sostanza, una sorta di TripAdvisor dello svapo, una bussola per il consumatore che vorrebbe avere notizie su un determinato liquido prima di acquistarlo. Anche se il gusto è soggettivo, la massa fa certamente opinione. "Lavoriamo a questo progetto da più di un anno - spiega Edoardo Bernardelli - La nostra start up è nata a novembre e, dopo aver visto che in due mesi ospitavamo già circa 2000 recensioni, abbiamo deciso quindi di rifare il tutto in maniera più funzionale e curata graficamente. Su questa piattaforma abbiamo investito molti dei nostri risparmi, ma i feedback positivi che abbiamo ricevuto ci dà la forza e la spinta per continuare". Su Flavorito non si compra e non si vende nulla. Si possono vedere i packaging, leggere la descrizione del liquido così come pensato dall'azienda ma soprattutto consultare tutte le recensioni degli utenti. Gli utenti, quando lasciano una recensione, possono seguire le linee guida messe a disposizone dallo staff così da uniformare tutte le informaizoni e renderle fruibili ai lettori. Flavorito è anche in applicazione disponibile  su Play Store. "Sono sicuro - spiega ancora Bernardelli - che la nostra piattaforma, oltre ad offrire un comodo e sicuro aiuto agli utenti che cercano liquidi e aromi, possa essere d'ausilio anche per le aziende del settore, perchè se un liquido non riceve recensioni brillanti può sempre essere migliorato e i consigli degli utenti potrebbero essere preziosi. Un ulteriore ed importante servizio che diamo sia agli utenti sia alle aziende è di poter inserire il tasto acquista all’interno di ogni singolo liquido presente su Flavorito che riporta allo shop dell’azienda proprietaria del prodotto, così l’utente una volta lette le recensioni, se ritiene che il liquido possa essere di suo gradimento, cliccando sul tasto acquista posto sotto la descrizione del prodotto - conclude Bernardelli - può procedere all’acquisto direttamente sul sito dell’azienda che produce quel determinato liquido".

Sigarette elettroniche, anche la Svezia applica l’equivalenza

l'Italia è diventata un modello europeo. Ma purtroppo in negativo, ovvero sta letteralmente esportando un errore di calcolo e valutazione che potrebbe destrutturare l'intero settore del vaping. Ne sanno qualcosa i vapers svedese che da oggi si vedono costretti a pagare una tassa sui liquidi da inalazione per sigarette elettroniche pari a 2 corone per millilitro, circa 2 euro per flacone da 10 millilitri. L'imposta è stata calcolata in base al cosiddetto concetto di equivalenza: secondo il governo svedese flacone da 10 millilitri di liquido corrisponde a cinque pacchetti di sigarette; due flaconi ad una stecca. Nonostante la comunità scientifica abbia già più volte dimostrato come l'equivalenza sia paradigmaticamente inaccettabile, anche dal punto fisico l'associaizone non ha alcun senso. Si stanno confrontando emissioni solide (fumo) a emissioni liquide (vapore); un cilindro composto da vari elementi plastici, naturali e solidi ad un liquido che può anche non contenere nicotina. I consumatori svedesi hanno più volte cercato il confronto con i loro rappresentanti politici ma è accaduta la stessa cosa che in Italia abbiamo già visto in passato: il decisore è andato avanti per la propria strada, non curante della stortura che avrebbe inserito sul mercato. L'equivalenza svedese ha tenuto conto del contenuto massimo di nicotina in una sigaretta (1 mg) confrontandolo a quello medio di un liquido per sigaretta elettronica (10 mg). Ne deriva che cento sigarette contengono 100 mg di nicotina e dunque equivalgono a dieci flaconi da 10 mg. Una affermazione, commenta l'associazione di svapatori svedesi, che manca di realtà. "Dal momento che abbiamo trovato un errore di calcolo di base - spiegano in una nota - abbiamo supposto che il ministero delle finanze avrebbe corretto il suo errore di calcolo e magari ci avrebbe anche convocati per andare a supporto. Abbiamo infatti dimostrato che 10 ml di liquido assolutamente non corrispondono a 100 sigarette, più vicino alla realtà potrebbero essere 10-20 sigarette. Ma pensate che qualcuno ci abbia ascoltato? Pensate che qualcuno abbia corretto questo errore di calcolo? Pensate che a qualcuno importasse di noi?". La tassa sarà applicata sui liquidi acquistati dopo il primo luglio, quelli già prodotti o immagazzinati potranno essere ancora venduti esentassa. Una situazione che rispecchia fedelmente quanto è accaduto, e sta accadendo, in Italia. E' l'alba della nascita di un consorzio d'imprese europeo che possa ricorrere contro gli Stati che applicano l'equivalenza?