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Dalla Spagna a Torino con cartomizzatori precaricati con Thc

Come se non fosse un settore con già abbastanza problemi suoi, ci voleva anche il ragazzo che trasporta cartomizzatori per sigarette elettroniche precaricati con thc liquido ad alta concentrazione. La Guardia di Finanza di Torino ha scoperto flaconi di ricarica per sigarette elettroniche contenenti tetraidrocannabinolo liquido (il Thc), la sostanza psicotropa contenuta nella marijuana, ad una percentuale del 60 per cento. Il sequestro, spiegano in un comunicato le Fiamme Gialle, è stato effettuato grazie all'utilizzo delle unità cinofile al terminal degli autobus di corso Vittorio Emanuele del capoluogo piemontese. Nel corso dei controlli ai passeggeri scesi da un pullman arrivato dalla Spagna, un giovane italiano ha attirato l'attenzione di Jane, uno dei cani antidroga dei baschi verdi. Al cane è stato semplice scoprire all'interno dei bagagli 5 kit di sigarette elettroniche e 24 cartomizzatori già caricati con la sostanza liquida illegale. Non molto rassicurante la chiosa del comunicato: "L'assunzione tramite sigaretta elettronica pare essere la nuova frontiera del fenomeno dello "sballo" con metodi tecnologici sempre più al passo con i tempi che rendono difficile l'individuazione della sostanza da parte delle forze dell'ordine".

Associazioni filiera ecig, Azhad’s Elixirs e Vitruviano Juice lasciano Eim

L'associazione Eim perde due soci. Vitruviano Juice e Azhad's Elixirs hanno deciso di uscire dall'aggregazione. Una scelta probabilmente dettata da una diversità di vedute di carattere strategico-rappresentativo con la linea di maggioranza. A parte confermare la decisione, nè da Azhad's Elixirs né da Vitruviano Juice commentano ulteriormente la scelta. Tengono però a sottolineare che così come insieme decisero di entrare nell'associazione, anche la scelta di uscire è stata presa da entrambi di comune accordo. Il motivo sarebbe da ricercarsi in una differenza di vedute che sarebbero emerse nel corso del tempo tra cui la scelta di Eim di sostenere una flat tax applicata ai liquidi. Con la fuoriuscita dell'azienda romana e dell'azienda campana rimangono ad essere rappresentate sotto il logo a tre punti tricolore: Blendfeel, Decima, Tornado Juice, Officine Svapo e T-Svapo. "Sul fatto che escano nulla in contrario visto che si sono palesate idee differenti - commenta Renzo Cattaneo, vicepresidente Eim - soprattutto sulla tassa. Tengo a sottolineare che la fuoriuscita non è ancora stata ufficializzata secondo i criteri statutari. Noi siamo per la tassa flat, loro sono per la zero tassa. Una tassa bassa compatibile con il mercato serve per controllarlo, evitando altresì l'invasione da parte di prodotti poco chiari e non legali".

“Sigaretta elettronica fa smettere di fumare”

"I Paesi a noi confinanti sostengono la sigaretta elettronica e infatti i fumatori sono costantemente in calo. Da noi in Irlanda questo non avviene ed infatti i fumatori aumentano". Pur non essendo una fervente sostenitrice del vaping, la senatrice irlandese Catherine Noone ha spiegato che per sostenere le politiche sanitarie e di riduzione del danno occorre raccomandare la sigaretta elettronica: "Sono nota per avere posizioni politiche restrittive su alcol, zucchero e cose del genere, quindi non sono a favore neppure delle ecig. Penso che sia un oggetto un po' ridicolo però aiuta le persone a smettere di fumare. E proprio per questo occorre sviluppare una politica che la riconosca. Il governo irlandese ha detto che non ci sono prove sufficienti, ma i paesi vicini che invece ne sostengono l'uso non hanno forse le stesse prove? Se vogliamo che la gente smetta di fumare, dobbiamo aiutarli in ogni modo possibile e se le sigarette elettroniche funzionano, dobbiamo offrirle". Le dichiarazioni di Noone rappresentano nei fatti la lungimiranza di un politico: i pregiudizi e le posizioni ideologiche di principio possono essere accantonati nel momento in cui vengono superati dalla realtà e delle evidenze. Speriamo che anche in Italia si possa, prima o poi, avere un politico illuminato come Noone.

Sigarette elettroniche, pubblicati i negozi autorizzati Aams

A tre mesi dalla scadenza per presentare la domanda di autorizzazione, l'Agenzia Dogane e Monopoli pubblica l'elenco dei negozi di vicinato specializzati in sigarette elettroniche. Tra chi è in regola e chi non lo è, la differenza è sostanziale: soltanto i primi possono vendere liquidi pronti da inalazione, contenenti o meno nicotina. La lista è in aggiornamento per regione di appartenenza. Si è cominciato dall'Abruzzo che per il momento conta 64 negozi autorizzati (Abruzzo - zip). Nelle prossime ore sarà completata con tutti i nomi dei negozianti e farmacisti in regola con la possibilità di vendita dei liquidi per sigarette elettroniche suddivisi per regione. LA LISTA COMPLETA (in aggiornamento) Abruzzo - zip Toscana - zip Piemonte e Valle d'Aosta

Vapit confluisce in Anpvu, consumatori sotto un’unica sigla

In un’assemblea straordinaria conclusasi il 21 giugno scorso, l’associazione dei consumatori Vapit ha deliberato il suo scioglimento e la conseguente fusione per incorporazione nell’associazione nazionale Anpvu. I circa 40 tesserati dell’associazione presieduta da Emanuele Checchinato, andranno dunque ad aggiungersi agli iscritti di Anpvu, circa 700 come dichiara il presidente Carmine Canino. Il capitale di cassa di Vapit ammonta a circa 580 euro che verranno devoluti in beneficenza. All’attuale direttivo di Anpvu, composto da Antonio Riccardo Barba, Valerio Gareri, Luigi Majure, Ivo Ciliberti, Paride Guerra e Luigi Faini, si aggiungerà Lidya Ojeil, tesoriere di Vapit. I consumatori di prodotti del vaping italiani, quindi, da oggi saranno riuniti sotto un’unica sigla e si muoveranno nella stessa direzione. L’unità, si spera, potrà dare maggiore incisività all’azione a tutela dei consumatori, riconoscendo ai rappresentanti degli utenti un ruolo da giocare ai tavoli decisionali. Già la recente adesione di Anpvu alla rete internazionale Innco ha segnato un cambio di passo della rappresentanza consumatori italiani, che finora erano rimasti a margine di tutte le iniziative coordinate a livello sovranazionale. Negli anni scorsi, i tentativi di organizzare i consumatori in associazioni non avevano avuto il successo sperato. Ma ora sembra che le recenti decisioni normative del nostro Paese, che di fatto limitano pesantemente la libertà degli svapatori, abbiano dato una scossa anche ai consumatori nostrani, spronandoli a riunirsi. Anche su questo fronte, ci sono molte battaglie da combattere e parlare con una sola voce, si spera, renderà il messaggio più chiaro ed efficace.

Studio Legale Sutti, le priorità: “Ricorso Aams e Federazione di settore”

Prima ottenere la sospensiva innanzi al Tar contro il decreto direttoriale Aams; poi la costituzione di una Federazione che metta insieme le varie anime della filiera. Sono i due obiettivi che si pone lo Studio Legale Sutti, dopo averne avuto mandato da Unecig, Ribilio, Vaporart e Red Lab. Il ricorso contro l'Agenzia delle Dogane per ottenere l'annullamento del decreto direttoriale Aams, riporta una nota stampa a firma dello studio Sutti, è "l'ennesimo provvedimento di una politica discriminatoria e persecutoria nei confronti del settore dello svapo in Italia che ne minaccia la stessa sopravvivenza, e per cui sono già state condotte attività di lobbying e sensibilizzazione del mondo politico durante la campagna elettorale. Il suddetto decreto, che appare viziato da eccesso di potere, manifesta ingiustizia, violazione di legge ed incostituzionalità, aggiunge all'irragionevole parificazione di trattamento dei prodotti da svapo, anche non contenenti nicotina, ai prodotti a base di tabacco, prevede la revoca dell'autorizzazione agli esercizi di vendita al pubblico per mancato rispetto di un requisito di prevalenza di tale attività che fino ad oggi era inesistente, con una possibile decimazione di sapore proibizionista di tali esercizi. Il ricorso è infatti presentato per conto di esercizi direttamente esposti alle conseguenze del decreto, ma congiuntamente alla Uniecig, associazione che comprende centinaia di rivenditori, al grossista Ribilio (Vapour International), e ai produttori di liquidi ed hardware Vaporart e dalla Redlab, nel proprio interesse ma anche in rappresentanza di categorie parimenti colpite dall'accanimento pubblico contro un settore sin ad oggi in vigoroso sviluppo". Sempre scorrendo il comunicato, viene spiegato che l'iniziativa è da inserire "in un più ampio mandato allo Studio Legale Sutti volto a facilitare e promuovere la costituzione di una federazione delle numerose associazioni già esistenti tra consumatori, venditori, produttori e distributori dei prodotti da svapo, in modo da coordinare iniziative legali, scientifiche e sul piano della comunicazione volte ad arginare i gravi danni che il progressivo peggioramento del quadro normativo sta arrecando non solo alle persone coinvolte ma anche alla salute pubblica". L'udienza per la discussione della istanza di sospensione del ricorso presentata dai ricorrenti è fissata per il prossimo 4 luglio. Stefano Sutti si dimostra ottimista: "Confidiamo che sia possibile ottenere una sospensione cautelare del provvedimento impugnato, anche per evitare effetti devastanti che il suo annullamento al termine del giudizio non potrebbe certo ribaltare. Ma siamo comunque motivati ad andare sino in fondo, a livello italiano e internazionale, giudiziario e di moral suasion, per rovesciare una politica penalizzante ed ingiustificata che il nostro paese avrebbe ogni ragione di abbandonare al più presto".