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Vapitaly2018, scopri i nomi delle aziende presenti in fiera

È online la mappa e il catalogo degli espositori che animeranno la quarta edizione di Vapitaly, la fiera internazionale del vaping che tradizionalmente si svolge a Verona presso VeronaFiere. Nonostante il periodo non proprio felice per il comparto italiano della sigaretta elettronica, i numeri della fiera sono di grande prestigio. Circa duecento gli espositori, due padiglioni, due palchi su cui si alterneranno momenti di spettacolo e di approfondimento normativo e giuridico. L'ingresso è libero nelle giornate di sabato 19 e domenica 20 mentre è riservato agli operatori di settore ed alla stampa nella giornata di lunedì 21. La fiera apre i cancelli alle 10 e chiude alle 18. Anche quest'anno Sigmagazine, unica testata di settore specializzata in vaping e prodotti liquidi da inalazione, sarà presente con il proprio stand (L11 Padiglione 11). Si potrà incontrare lo staff e i collaboratori della casa editrice, guardandoli al lavoro per scoprire come nasce un giornale. Per consultare la lista completa delle aziende presenti in fiera è sufficiente consultare il catalogo che è in costante aggiornamento.

Cannabis light, Federazione Tabaccai: “Prudenza e responsabilità”

Il presidente della Federazione italiana tabaccai interviene nel dibattito circa la possibilità di vendere o meno la cannabsi light in tabaccheria. Anche alla luce degli ultimi fatti di cronaca, Giovanni Risso tiene a commentare la situazione, dimostrando prudenza nei confronti di un prodotto che ancora non è regolamentato. "Quella della cannabis light - scrive Risso nell'editoriale dell'ultimo numero de La Voce del Tabaccaio - è una questione ormai nota a tutti e, come a volte accade nel nostro Paese, tra norme incomplete e chiarimenti che non arrivano, l’effetto è quello di ritrovarsi sempre più confusi tra ciò che si può fare e ciò che invece è vietato. Quello che invece è certamente chiaro fin dall’inizio di questa ormai lunga storia è la nostra posizione di suggerita prudenza su un tema così delicato, un tema su cui, in un senso o nell’altro, il rischio dietro l’angolo è di ritrovarsi in qualche strano pasticcio che, al di là dei possibili esiti, presuppone quanto meno l’impiego di risorse ed energie per il malcapitato". "Su quali siano i pericoli connessi alla vendita - continua il presidente della Federazione tabaccai - ci siamo soffermati più volte. Tra percentuali di THC, usi consentiti, distinzione tra prodotto italiano ed estero, coltivazione, distribuzione, vendita al dettaglio e quant’altro, le posizioni e le interpretazioni sono le più variegate: in nessun caso, però, è stato raggiunto ancora quel livello di certezza sulle regole che a nostro giudizio è necessario acquisire prima di intraprendere una nuova attività, soprattutto da parte di chi come noi rischia più degli altri di rimetterci la concessione. E che la prudenza continui a non essere mai troppa ce lo confermano alcune notizie di cronaca che raccontano del sequestro di quantitativi di cannabis light rinvenuti in tabaccherie e destinati alla vendita. In almeno uno di questi casi ci risulta che il Tribunale del Riesame - puntualizza Risso -  chiamato a decidere sulla legittimità del sequestro, abbia respinto il ricorso e confermato la misura cautelare. Come a dire che a giudizio del magistrato di turno forse proprio la questione non è così chiara come qualcuno vorrebbe far credere". Non sappiamo come andrà a finire, ma certamente tutto questo conferma le nostre perplessità. Ognuno - conclude Risso - è evidentemente libero di decidere in piena autonomia, ma, a rischio di ripeterci all’infinito, il nostro consiglio continua ad essere quello di valutare con attenzione pericoli e benefici".

Cannabis light, venderla in tabaccheria può costare il ritiro della licenza

La cannabis light, secondo l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, è surrogato del tabacco. E quindi, in attesa di una normativa quadro nazionale, non si può vendere in tabaccheria. È il motivo per cui alcuni tabaccai di Bologna, così come riportato da alcuni giornali locali, sono stati sanzionati con una multa da 258 euro e la minaccia di vedersi ritirata la licenza se non tolgono immediatamente il prodotto dalla vendita. Lo scorso 2 novembre, la Federazione Tabaccai aveva inoltrato al ministero una richiesta di interpretazione sulla possibilità di vendere o meno le infiorescenze di canapa legale nelle tabaccherie. Nulla è accaduto sin d'allora, nel senso che i funzionari e i legali del ministero non hanno ancora risposto. Ma nel frattempo sono scattati i controlli e le sanzioni. Come segnalato sulla testata specializzata Dolcevita, "La legge n.74 1074/1968 vieta ai Sali e Tabacchi di vendere prodotti atti a surrogare i generi di Monopolio, significa che nessun tabaccaio può vendere prodotti da fumo privi di licenza dei Monopoli dello stato. Ma la cannabis light è certificata come prodotto ad “uso tecnico” e non destinato all’inalazione, per questo secondo i tabaccai che hanno iniziato a distribuirla non può essere considerata un prodotto sostitutivo del tabacco. Ma la direzione regionale dell’Agenzia dei Monopoli di Bologna è stata evidentemente di parere opposto".

Philip Morris: distinguere le regole tra sigarette e prodotti a rischio ridotto

"Le regole, secondo noi, dovrebbero essere ben distinte. Dovrebbero fare una distinzione nette fra le sigarette che sono la forma più dannosa di consumo di nicotina, e i prodotti riscaldati del tabacco oppure le sigarette elettroniche che sono una forma molto meno dannosa". La dichiarazione di Germana Barba, vice presidente Regulatory Strategy and Engagement di PMI, potrebbe deviare il corso degli eventi sia in Italia che nel mondo. Philip Morris ha preso ufficialmente posizione. Il gigante del tabacco ha pubblicamente detto ai microfoni di AskaNews a margine del summit semestrale di Washington sulle sigarette elettroniche che i governi dovrebbero separare la normativa tra il tabacco tradizionale e i prodotti a rischio ridotto, riscaldatori e sigarette elettroniche. E porta ad esempio gli Stati Uniti, dove sono stati fatti, continua Barba, "dei primi passi in avanti. Per esempio la FDA ha annunciato un piano che da un lato mira a imporre delle restrizioni ancora più pesanti sulle sigarette, ma dall'altro renderà le regole molto più flessibili per i prodotti meno dannosi, come le sigarette elettroniche o Iqos. L'Unione europea ha iniziato, ma certamente può fare di più e l'Italia circa un anno fa ha adottato una regolamentazione che consentirà ai produttori di tabacco di comunicare ai consumatori che un certo prodotto è meno dannoso di un altro, previa autorizzazione del ministero della Salute". Il 2019 sarà un anno fondamentale per il futuro del vaping. Oltre la revisione della Direttiva europea, si dovrà anche predisporre la tassazione armonizzata. L'engagement di Philip Morris potrebbe essere fondamentale per portare a casa un risultato senza precedenti: scindere il vapore dal tabacco combusto e avere finalmente dignità legislativa.

Sigarette elettroniche, tesi di laurea sul mercato del vaping

Una tesi di laurea sperimentale che mette a confronto le abitudini dei consumatori con le possibilità del mercato. Vi sta lavorando Emiliano Benvenuti, studente di economia del Dipartimento di Economia ed Impresa (Deim) dell'Università degli studi della Tuscia di Viterbo. Laureando al corso magistrale in "Marketing e qualità", ha redatto un questionario per raccogliere informazioni sulle abitudini degli utilizzatori di sigarette elettroniche. Le risposte saranno raccolte e analizzate in forma anonima per poter così incrociare i dati con l'offerta presenta sul mercato e tracciare un profilo del consumatore. "Il mio vuole essere uno studio di carattere statistico per analizzare domanda ed offerta del mercato territoriale. Il questionario è preparato ad hoc per profilare il consumatore medio italiano". Le domande coprono sia le scelte sui prodotti che le abitudini personali. Dal gusto preferito alla spesa media, dai vantaggi alle considerazioni normative. Più risposte saranno raccolte, maggior precisione avrà l'indagine. La tesi verrà discussa tra il 12 e il 19 settembre. Per sostenere e collaborare con la raccolta delle informazioni, è possibile rispondere alle domande accedendo a questo link.

Vapitaly 2018: tra gli ospiti anche Jeffrey Jey, la voce degli Eiffel 65

E' stato un successo mondiale. Oltre due milioni di dischi venduti negli Stati Uniti, colonna sonora della fine degli anni Novanta ma ancora tra le hit delle serate estive dei nostri giorni. Blue (da ba dee) è un vero e proprio must per tutti gli amanti della musica dance pop, divenuto oramai un classico da inserire in qualsiasi compilation dance o playlist personale. Quella storica e inconfondibile voce degli Eiffel 65 sarà presente al Vapitaly di Verona, ospite dell'azienda Puff. Con Jeffªrey Jey, al secolo Gianfranco Randone, si potrà fare un autentico tuffo nel passato recente della dance italiana, quella che aveva ancora la forza di scalare e dominare le classifiche musicali di tutto il mondo. https://www.youtube.com/watch?v=zA52uNzx7Y4

Con Nicola Millul la sigaretta elettronica scala le classifiche musicali

Un Ep interamente dedicato alla sigaretta elettronica. Cinque canzoni per diffondere la cultura del vaping attraverso la musica rap pop, quella al momento che va per la maggiore tra le nuove generazioni. I testi di Nicola Millul spaziano dalla rigenerazione alla scelta del liquido, ma non dimenticano l'aspetto sanitario e normativo, le due facce opposte ed alternative della medaglia del vapore. "Non sento più le scale / da quando ho smesso di fumare / ora sento anche gli odori / non vorrei ricominciare / non fumo ma svapo per il prossimo / non penso che ti intossico / se continuo a profumare". Strofe in musica che oltre ad essere ballabili sono anche didattiche. In poche parole vengono espressi concetti che solitamente occupano pagine di ricerche scientifiche e di giornali. Nel brano Monopolio Fiscale si entra invece nel campo minato della fiscalità. Ma Millul non lascia adito a interpretazione quando intona "E' una truffa statale il monopolio fiscale". C'è però spazio anche alla leggerezza e alla ricreatività del vaping. Concetti che vengono bene espressi in rime e assonanze: "da qualche parte fanno pure gare / di nuvoloni, di trick da inventare / i polmoni devi allenare / meglio senza nico altrimenti stai male". Nicola Millul ha pubblicato l'Ep "Svapo al massimo" in tutti i maggiori digital store. "Lo stile è diretto - spiega Millul - e la rima è il filo rosso che unisce canzoni che toccano diversi generi musicali. Le canzoni sono raccolte nell' unico Ep "Svapo al massimo!". Dall'omonima canzone che idealmente apre le danze, alla nuova tendenza del vapore elettronico e del cloud chasing, ogni pezzo tocca un argomento differente e i diversi aspetti dello svapo rivolgendosi sia ai neofiti ("le doppie resistenze raddoppiano le potenze") che ai più esperti ("non é così difficile miscelare i liquidi") fornendo nel suo insieme una guida ai dogmi fondamentali dell'utilizzo di sigarette elettroniche regolabili nel voltaggio e con atomizzatori rigenerabili. Uno strumento divertente di divulgazione di know how".