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“L’alba di un nuovo giorno”, il nuovo numero del bimestrale cartaceo

L’alba di un nuovo giorno sta sorgendo per il vaping. E la nostra copertina vuole sottolinearlo. Nonostante i ripetuti attacchi normativi, nonostante le task force di ispettori, nonostante tutto, la sigaretta elettronica è ormai diventata uno strumento di largo consumo. Grazie ad essa, milioni di europei hanno smesso di fumare e molti altri lo faranno in futuro. Perché la sigaretta elettronica rimane il più valido strumento di riduzione del danno, quello che consente di abbandonare il tabacco con un rischio pari quasi a zero. Diciamo “quasi” perché ci affidiamo alle ricerche scientifiche e, fidandoci, consideriamo valida quella percentuale che stabilisce che l’ecig è 95 volte meno tossica e nociva delle sigarette tradizionali. Ad aprile entrerà in vigore a pieno regime il decreto direttoriale di Aams. La rete vendita sarà regolamentata secondo norme e criteri nazionali. Ancora una volta la macchina dello Stato è intervenuta a porre i bastoni tra le ruote del libero mercato. Purtroppo l’Italia non è solita adottare politiche economiche favorevoli alla libera impresa. Nel vaping ha però commesso, secondo noi, un grave errore. Ha equiparato una miscela di glicerina e aromi naturali al ben più pericoloso e tossico tabacco. È da questa equiparazione che, a cascata, sono derivate le norme attualmente in vigore. Ma un liquido non può essere paragonato, neppure fiscalmente, ad una materia solida. Figuriamoci se può essere equiparato e confrontato a livello di utilizzo. Lo dice il buon senso e lo dice la conoscenza. Il tempo certamente darà ragione a tutti coloro che sin dalla prima ora hanno creduto nella sigaretta elettronica e stanno combattendo con il coltello tra i denti per difendere un diritto inalienabile: tutelare la salute pubblica attraverso un dispo- sitivo che riduce significativamente il danno. E se è vero che la sigaretta elettronica rosicchia parte di quei 15 miliardi di euro che ogni anno la vendita del tabacco garantisce alle casse era- riali, è anche vero che fa risparmiare almeno la metà di quei 7,5 miliardi che la sanità spende per curare i danni del fumo. Una politica lungimirante dovrebbe sostenere un prodotto che agevola la salute del cittadino. Invece lo tassa e lo tartassa. In questo numero diamo ampio spazio alla scienza. Sia facendo parlare direttamente i prota- gonisti della ricerca universitaria, sia ospitando contributi in prima persona di autorevoli esponenti del mondo sanitario. Perché non è vero, come alcuni sostengono, che la ricerca ancora non si è occupata di sigarette elettroniche. Se ne è occupata, eccome. Il problema è che si pre- ferisce non parlarne. Se lo si facesse un po’ di più, tutti insieme, forse ne trarrebbe giovamento non soltanto il settore ma l’intera umanità. Perché, non ci stancheremo mai di ripeterlo: il vapore non è fumo.

Sigaretta elettronica in fiera a Forlì nel fine settimana

Sabato 10 e domanica 11 il vaping sarà protagonista a Forlì. Svapor Expo, l'organizzazione di Rinaldo Cavalletto, dopo l'esperienza veneta a Bassano del Grappa approda nel capoluogo romagnolo. La formula prevede come di consueto due differenti momenti dedicati ai consumatori e ai soli operatori del settore. L'intera giornata di sabato e il pomeriggio di domenica l'ingresso al padiglione del quartiere fieristico di Forlì è aperto a tutti. La mattinata di domenica, invece, l'ingresso è riservato agli operatori di settore. "Abbiamo scelto Forli - spiega Cavalletto - per la sua posizione geografica e dai dati statistici percepiti inerenti alla grande massa di gente che svapa nella provincia. Contrariamente a Bassano, è raggiungibile in tutta tranquillità e velocità. Contiamo di superare i 5mila ingressi anche grazie alla capillare pubblicità all'evento effettuata nel raggio di 70 chilometri in radio, tv, riviste, giornali, affissioni comunali e vele stradali". Queste le aziende che animeranno i 4mila metri quadri espositivi: Azhad's Elixirs; Cigarettexpress S.r.l; Cyberflavour Srl; DREAMODS; Moonshine; Iron Vaper Srl; King S.r.l; Lop Liquids d.o.o; Liquid V GROUP s.r.l.; M V H International; Svapo Quadrato; Nuvole di Fumo di Bozzola Alessandra; OFFICINE SVAPO SRL; R.A.G. snc F.lli Esposito - VAPEITALIA; Sanapro Sas; Sigel Srl; Suprem-e; Svapo-one srls; Svapo Next; Vapetech Distribution S.r.l.; Vapexpress-Italia.it SRL; Vaporous World d.o.o.; Vapour International d.o.o; Vitruviano' S Juice Srls; Da Vinci Mods; BlendFEEL S.r.l.; De Oro; Luxury Svapo; tansylvania Mods; #tsmod; lizard box mods.

Castaldi (M5S): “Da dementi aver messo balzello su sigarette elettroniche”

Nella scorsa legislatura presentò interrogazioni contro la scelta del governo di equiparare l'imposizione fiscale della sigaretta elettronica a quella dei riscaldatori di tabacco, suggerendo di alzarla per questi ultimi. Ed ora, all'alba della rielezione al Senato, vuol caratterizzare la sua azione anche per sostenere la sigaretta elettronica. Gianluca Castaldi, senatore del Movimento Cinquestelle, anche in virtù della forza parlamentare del suo gruppo, è intenzionato a far valere la forza della ragione a discapito delle pressioni d'interesse. "Sostenere la sigaretta elettronica - spiega Castaldi contattato da Sigmagazine - è un giovamento non solamente per la salute dei cittadini ma anche un sostegno all'economia del Paese. Il comparto del vaping dà lavoro a decine di migliaia di famiglie e interesse migliaia di piccole e medie imprese. Favorirne lo sviluppo è importante. Se Mattarella, come credo, ci affiderà l'incarico di governo, affronteremo con serietà la questione sull'imposizione fiscale dei liquidi di ricarica per sigarette elettroniche. Al più tardi, quindi, stiamo parlando di novembre 2018, cioé in fase di legge di bilancio. So che otto mesi sono tanti ma occorre tenere duro. Se non prima, al massimo a novembre questo balzello da dementi non esisterà più".

Salvini: “Dalle parole ai fatti”. Via la tassa sulle sigarette elettroniche

Ha dormito due ore questa mattina Matteo Salvini, neoleader del centrodestra e papabile candidato premier della coalizione di governo. Certo, potrà essere soltanto il Presidente Mattarella a indicare il suo nome per l'incarico ma, geometrie variabili dell'ultima ora permettendo, al momento appare la figura su cui dovrebbero convergere le forze maggioritarie in Parlamento. Prima ha seguito con entusiamo lo spoglio elettorale, poi è andato in conferenza stampa per esprimere la totale soddisfazione sull'esito del voto. Nonostante la frenesia del momento, Salvini non ha certamente dimenticato l'impegno assunto nei confronti del vaping. È lui stesso a confermarlo ai nostri taccuini. Prima con un sms alle 4,43 di questa mattina dove ribadisce l'impegno sulla riforma del settore del vaping, con cancellazione dell'oppressione fiscale. Poi, qualche minuto dopo, si è detto pronto di (ri)costruire il Paese. E come se non bastasse, terzo accenno che non lascia spazio ad alcuna interpretazione. "Gli impegni presi si rispettano. Non vedo l'ora di andare al governo per passare dalle parole ai fatti". E gli impegni presi parlano anche di abolizione dell'imposta di consumo, reintroduzione delle vendite online, riduzione del debito pregresso delle aziende produttrici e distributrici di prodotti del vaping. Matteo Salvini ha già sottoscritto il testo di una bozza di Decreto Legge che si è impegnato a portare in Consiglio dei Ministri nella prima data utile. Una legge già pronta e scritta che vuole salvaguardare non soltanto le 30mile addette del settore, non soltanto il centinaio di piccole e medie imprese, ma soprattutto i due milioni di consumatori che optando per la sigaretta elettronica hanno scelto di tutelare la loro salute. E, direttamente, anche la salute pubblica. Questo il testo che potrebbe trasformarsi in Decreto Legge: Capo I – Modifiche al decreto legislativo n. 504 del 1995 In attesa di una decisione organica Europea circa la tassazione dei liquidi da inalazione: a) i commi da 2 a 7-bis dell’Art. 62-quater del decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504 sono abrogati. b) il comma 1-ter dell’art. 62-quater del decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504 è sostituito dal seguente: 1-ter - Dalla data di entrata in vigore del presente comma cessa di avere applicazione l'imposta prevista dal comma 1-bis; Capo II – Sull’accertamento con adesione delle imposte di consumo dovute ex art. 62-quater D.Lgs. 504/1995 Con modalità corrispondenti a quelle disciplinate dal decreto legislativo 19 giugno 1997, n. 218, è possibile l’accertamento con adesione delle imposte di consumo dovute ai sensi dell’art. 62-quater, commi 1 e 1-bis, del decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504 fino all’entrata in vigore della presente norma. L’accertamento con adesione, la cui competenza è attribuita alla Direzione Centrale gestione accise e monopolio tabacchi - Ufficio circolazione tabacchi della Agenzia delle Dogane e dei Monopoli dovrà prevedere la riduzione degli importi dovuti in misura non inferiore al 95% e la dilazione del pagamento della somma definita in adesione in un numero di rate pari a 120, tenendo conto dell'impossibilità di traslazione economica sui consumatori, dell'effettiva capacità di assolvere il debito tributario da parte dei soggetti tenuti al pagamento e dell’esigenza di garantire la continuità aziendale, determinata anche in base ai dati in possesso dell’Agenzia delle Dogane e del Monopoli o di altre agenzie fiscali. È esclusa la punibilità per le violazioni commesse da parte dei soggetti che aderiscono alla definizione in adesione. I debitori di imposta presentano domanda di definizione in adesione ai sensi del precedente comma 2 mediante presentazione in via telematica del modello approvato dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli entro e non oltre 60 giorni dall’entrata in vigore della presente norma. Il procedimento di definizione in adesione si conclude entro 60 giorni dalla presentazione del modello con la sottoscrizione dell'accordo di definizione. L'accordo deve prevedere la concessione da parte dell’aderente di una garanzia fideiussoria, prestata secondo le modalità di cui all’art. 1, legge 10 giugno 1982, n. 348, a copertura di tre rate di pagamento. L’accordo si perfeziona al pagamento dell'imposta ivi definita, ovvero della prima rata. Il mancato pagamento di tre rate determina la risoluzione del medesimo. La presentazione del modello sospende per novanta giorni i termini per l'impugnazione di provvedimenti impositivi aventi ad oggetto le imposte di cui al comma 2. Nel caso in cui tali provvedimenti siano stati oggetto di impugnazione dinanzi alla giurisdizione tributaria il processo è sospeso a domanda della parte più diligente fino alla conclusione del procedimento di cui al comma 3. Il perfezionamento della definizione in adesione produce gli effetti di cui all'articolo 46 del decreto legislativo 31 dicembre 1992, n. 546. Capo III - Modifiche al decreto legislativo 12 gennaio 2016 Al decreto legislativo 12 gennaio 2016, n. 6, articolo 21, i commi 11 e 12 sono abrogati. Capo IV – Attribuzione codice Ateco Il Ministero dello sviluppo economico di concerto con le camere di commercio, le associazioni di categoria del settore sigarette elettroniche e gli enti preposti, provvede entro e non oltre tre mesi dalla data di pubblicazione del presente decreto ad istituire il codice principale Ateco per il settore delle sigarette elettroniche e liquidi da inalazione e i vari sottocodici. Segue quindi la frase: "Con la presente firma mi impegno ad adoperarmi per far sì che nel primo decreto legge del nuovo Governo 2018 si inseriscano le norme “salva settore sigarette elettroniche” sopra riportate, e ciò anche al fine di equiparare il trattamento delle imprese italiane a quelle dei principali Paesi Europei che non prevedono la tassazione dei prodotti", sottoscritta in calce dall'onorevole Matteo Salvini.

Sigaretta elettronica: Lega e Cinquestelle, adesso tocca a voi!

Neppure le più rosee aspettative della vigilia avrebbero potuto delineare un quadro a tinte così brillanti per la sigaretta elettronica. Il Movimento 5 Stelle è il primo partito d'Italia, la Lega è il primo partito della coalizione maggioritaria. I nomi non sono fatti a caso, rappresentano le forze politiche più vicine e sostenitrici del vaping. In campagna elettorale sia il papabile premier Salvini che i candidati pentastellati hanno formalizzato in lettere d'intenti e in interventi pubblici che, in caso di loro vittoria, tra le priorità ci sarebbe stata la riformulazione della tassazione e la separazione normativa tra fumo e vapore. Il futuro governo del Paese non potrà dunque prescindere nè dalla Lega, nè dal M5S. La fantapolitica lascerebbe spazio anche a un governo bipartitico tra loro due ma gli equilibri appaiono complicati e, a detta di Salvini, impossibili. Molto più realistica l'ipotesi che se sarà l’uno a governare, l'altro sarà il primo partito d'opposizione. Come dire: il primo partito d’Italia, trasversale e di grande coalizione, è quello del vaping. Il mondo della sigaretta elettronica si è ritrovato a vivere una nuova primavera. Salvini intervenne addirittura in piazza il 29 novembre, i Cinquestelle hanno organizzato nel corso dell'ultimo mese una serie di incontri pubblici di approfondimento sul tema. Rimane un'unica spada di Damocle: il decreto Aams che dovrà essere emanato entro il 31 marzo. Decreto pensato e voluto da un gruppo di parlamentari delegittimati senza appello dal voto popolare. Molti di essi non torneranno in Parlamento mentre chi occupa un posto di governo dovrà svuotare i cassetti. Il decreto oggi è un pezzo di carta che potrebbe essere stracciato poco dopo esser diventato operativo. L'opportunità potrebbe suggerire al Monopolio di attendere un paio di settimane in deroga alla scadenza di legge o di emanare un Decreto, chiamiamolo così, provvisorio. La strada appare già segnata. Da oggi, probabilmente, si comincerà a percorrerla e condurrà ad un mondo senza fumo, un mondo di vapore, per la salute e per la sanità pubblica.

Sostenere la sigaretta elettronica significa anche combattere il cancro

Non crede ad un mondo senza tabacco, come da tempo annunciano le multinazionali, ma crede ad un mondo di sigarette elettroniche e riscaldatori. Ovvero, prodotti a rischio ridotto. Parole di David Khayat, capo del servizio di oncologia di Pitié Salpêtrière, in Francia. "Credo - spiega il medico - che il futuro sarà tecnologico, con tutto quello che comporta. Cioé, avremo dispositivi che consentiranno di fumare in maniera meno nociva e meno cancerogena della sigaretta tradizionale. Fino ad oggi si sono usate espressioni come "Fumo o non fumo", "Rischio il cancro o non rischio il cancro". Oggi non è più così. Ci sono strumenti come le sigarette elettroniche, che probabilmente sono forme di tabagismo, che consentono di appagare la voglia di nicotina in maniera molto meno tossica e meno pericolosa. Credo - conclude Khayat - che la soluzione migliore in futuro non è quella di proibire o vietare ma, al contrario, di sostenere questi prodotti".