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Con Iron'Vaper salgono a 15 le aziende aderenti a Coiv

Iron'Vaper entra ufficialmente in Coiv, l'associazione di produttori, distributori e catene negozi della filiera del vaping. Ad annunciarlo e spiegare i motivi dell'adesione è Gianni Marino, cofondatore dell'azienda: "La nuova rotta tracciata in seguito alla assunzione della carica di presidente dell’associazione da parte del dottor Colaianni, soprattutto l’obbiettivo di impegnarsi nel diffondere presso le istituzioni una corretta, oggettiva e ben documentata informazione di carattere sanitario, ha fatto sì che Iron’Vaper decidesse di entrare a far parte di Coiv. Siamo fortemente convinti che Coiv rappresenti istanze che ben rappresentano le esigenze di chi come noi lavora per alimentare una passione e che non sempre sono rappresentate al meglio. La nostra adesione è innanzi tutto una mozione di fiducia nel lavoro che il presidente e l’intero direttivo sapranno svolgere".

“Pretendiamo che il governo mantenga gli impegni presi sulla sigaretta elettronica”

Riceviamo e pubblichiamo comunicato Apnvu, l'associazione a tutela dei consumatori di sigarette elettroniche, relativo alla momentanea assenza di provvedimenti "salva-settore" all'interno della bozza del Decreto legge fiscale "Leggendo la prima stesura del decreto fiscale, non possiamo far a meno di constatare, con estremo rammarico, l'assenza di un qualsiasi riferimento alla modifica della tassazione vigente in merito ai vaporizzatori personali. Il Governo Italiano si è sempre approcciato a questo tema mettendo in atto politiche economiche volte solo ad introitare dal comparto dei produttori, dei lavoratori e dei consumatori del settore, trascurando l'informazione in materia medico scientifica e la tutela della salute dei cittadini (diritto alla Salute sancito costituzionalmente dall'art.32) che avrebbe dovuto essere tema primario di ogni dibattito. Essendo a rischio sopravvivenza un intero settore, seppur piccolo, dell’economia italiana, le urgenti e prioritarie aspettative che la nostra Associazione, e l’intero Settore, pretende  oggi da questo Governo sono quelle di vedere finalmente anche lo Stato Italiano approvare e condividere politiche atte a favorire, rilanciare, promuovere ed incentivare il settore del vaping. Il nostro auspicio è che le forze politiche, oggi alla guida del Paese, diano seguito agli impegni presi in materia di sigarette elettroniche, ribadiamo, dunque, l’urgenza di ottenere quanto già dalle stesse associazioni richiesto a firma congiunta (azzeramento dell’imposta, uscita da AAMS, certificazione dei prodotti, tutela effettiva dei consumatori e collaborazione con le Istituzioni Sanitarie). Auspichiamo che gli impegni presi dall'On.le Salvini con le Associazioni di categoria si tramutino in gesti concreti al fine di agevolare l'utilizzo dei vaporizzatori personali come strumento della lotta al tabagismo perché attualmente la disinformazione e la pesante tassazione rendono iniquo ogni sforzo profuso dalla nostra Associazione per la diffusione di un mezzo valido per la riduzione del danno da fumo".

Robotti (Anide): "L’uscita da Aams non è risolvibile in fase di legge di Bilancio"

L'intervento pubblico di Dario Colaianni, presidente di Coiv, associazione di produttori, distributori e catene commerciali, ha suscitato reazioni differenti tra le componenti della filiera del vaping. I negozianti rappresentati dalla sigla di Anide hanno prodotto un comunicato, attraverso la loro presidente Elisabetta Robotti, per prendere le distanze da quanto dichiarato del vertice di Coiv. "Restiamo basiti dalle dichiarazioni del dottor Colaianni, nuovo presidente di Coiv. Sembra folle contestare l’intervento dell'onorevole Silvana Comaroli, alla quale va tutta la nostra gratitudine, che conferma la volontà del Governo di mettere mano a tutte le ingiustizie che sono state compiute nei confronti di questo settore. È comprensibile che, essendo assurto alla carica da pochi giorni, non sia informato su quanto e quale lavoro sia stato fatto prima del suo avvento e quanto e quale ancora deve essere fatto e, quest’ultimo, soprattutto, già delineato. Se solo avesse voluto partecipare all’incontro proposto per riunire tutte le associazioni, avrebbe potuto essere messo a parte di quale sia l’iter che si sta seguendo. Pensa, il dottor Colaianni, che l’unico problema che grava sul nostro destino sia l’imposta? Non crede che un enorme problema sia il divieto di fare pubblicità? È evidente, comunque, che non abbia ancora colto cosa si può o non si può fare con la legge di Bilancio, che non si preoccupi del futuro dell’intero settore e, soprattutto, che non valuti la pericolosità di un intervento a gamba tesa sul lavoro svolto dalle altre parti. Mi stupisce che parli anche a nome di altre associazioni (ribadisco, non tutte) tra le quali una in particolare ha profuso lavoro e non solo per arrivare ad ottenere da questo Governo una regolamentazione piena e completa del nostro settore. Uscire da Aams? Non è un problema risolvibile in sede di legge di Bilancio. Armonizzare l’imposta con il resto dell’Europa? Si farà quando l’Europa prenderà posizione (e anche a questo, anche se il dottor Colaianni non lo sa, si sta già lavorando). Ci auguriamo che non voglia prendere iniziative personali che vanificherebbero gli sforzi di anni di lavoro (degli altri!). Un messaggio: se volesse essere messo a conoscenza di quanto sta succedendo e fare il punto della situazione, la porta è sempre aperta".

Sigarette elettroniche, le priorità Eim: "Subito fiscalità ma poi pubblicità, online e legalità"

In seguito alle dichiarazioni dell'onorevole Silvana Comaroli (Lega), si è acceso il dibattito tra le associazioni degli operatori degl vaping italiano. Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di Eim, associazione facente capo a Confartigianato che comprende alcuni produttori di liquidi di ricarica per sigarette elettroniche. "L'associazione di produttori italiani EIM desidera ringraziare pubblicamente  l’onorevole Silvana Comaroli  e tutta la forza politica della Lega per le recenti dichiarazioni a favore del settore delle sigarette elettroniche. Sono stati anni difficilissimi per il nostro settore, vessato da attacchi diversificati e violenti. Capiamo che le scelte e  le decisioni che dovranno essere intraprese da parte del Governo per cercare di ridare speranza, efficienza e certezze agli italiani, in un periodo storico così difficile, non solo certamente  per il nostro settore, saranno complesse ed eterogenee. Per questo rilevare tangibilmente  che questo Governo riesce a trovare modo di ricordarsi delle promesse della campagna elettorale tradotte nel contratto di governo non può che rincuorarci,  saper che qualcuno dei nostri politici  tiene al nostro lavoro e impiega il suo tempo per il rilancio del nostro settore ci  rasserena e ci infonde nuove speranze. Riteniamo infatti questo primo passaggio fondamentale per iniziare il percorso di normalizzazione e sviluppo tanto auspicato. Probabilmente per comprendere l’importanza della portata di questa disponibilità occorre   avere discusso ed essersi confrontati a livello politico in questi mesi per avere una visione della realtà che rimane complessa. Proprio recentemente la nostra associazione ha cercato di promuovere un incontro tra le parti sociali che aveva lo scopo prioritario di individuare criticità e linee programmatiche condivise utili ad individuare la possibilità di interloquire  con le forze politiche in modo coordinato una volta risolta la parte fiscale. Il nostro settore non ha infatti  solo il problema delle imposte residuali da versare da parte delle aziende che, come deposito fiscale, hanno sostenuto il settore consentendo al mercato di reperire i prodotti contenenti nicotina garantendo pertanto sopravvivenza  ma diventando, in questo modo, soggetti estremamente vulnerabili da parte del fisco. La chiusura di queste aziende avrebbe infatti ricadute pesantissime su tutta la filiera ed in cascata portare alla perdita di migliaia di posti di lavoro ed  alla definitiva morte del settore. Non è certo solo un problema di imposta, ne abbiamo discusso ampiamente con gli interlocutori politici anche nei giorni nei quali abbiamo portato avanti la campagna #iosvapoiovoto in coincidenza con le fasi elettorali. Problemi tecnici non di secondo piano sono da risolvere: la pubblicità, la possibilità delle vendite online e non per ultimo la riconoscibilità dei prodotti legali. Certo questo fa parte però del futuro prossimo che non potrà essere se non si sarà risolto prima il nodo impositivo. Comprendiamo che nelle more della legge di bilancio non sia possibile affrontare i problemi ulteriori solo sommariamente citati al fine di non incappare in censure  come quelle appena avvenute  durante l’iter di  approvazione del decreto Dignità. È purtroppo un dato di fatto che tutte le aziende, in particolare quelle che hanno  operato come deposito fiscale, in questi mesi hanno affrontato enormi difficoltà e sofferenza nella gestione della propria attività  per via del l’incertezza normativa in atto aggravata dalle debolissime attività di contrasto dell’illegalità da parte delle autorità. Rinnoviamo pertanto l’invito a tulle le parti sociali, dichiarando la nostra disponibilità, al fine di fornire alle forze politiche una visione ed una proposta di lavoro condivisa e sostenibile. In coscienza sappiamo cosa abbiamo chiesto tutti, ma nella vita bisogna comprendere realisticamente cosa si può ottenere e fare al fine di evitare di perdere tutto".

Sigarette elettroniche, nasce banca dati della Finanza contro illeciti e evasione

Con l'ingresso della rete vendita di sigarette elettroniche e liquidi da inalazioni, Fisco e Finanza avranno più possibilità e mezzi per controllare eventuali illeciti, siano essi legati alle compravendite in nero che al commercio non autorizzato. Una nuova banca dati in uso alla Guardia di finanza consentirà un costante e totale controllo delle posizioni da mettere sotto controllo per sospetti casi di evasione fiscale. Il nuovo applicativo, denominato «Operatori accise», presenta strumenti di ricerca che potranno essere messi in connessione con «Serpico», il data base utilizzato dall’agenzia dell’Entrate e dalla GdF, in cui sono raccolte tutte le informazioni dei contribuenti. La nuova banca dati raccoglierà tutti i dati delle figure professionali che operano nel settore dei tabacchi lavorati, ma anche dei prodotti energetici, dell’alcole, del vino, dei bitumi e olii lubrificanti e dell’energia elettrica, ovvero i compartisottoposti ad accisa o imposta di consumo. Il nuovo applicativo oltre a consentire la rilevazione a monte di informazioni utili con riferimento a ciascun impianto (come, ad esempio, il possesso delle autorizzazioni per la gestione dei prodotti sottoposti all'imposta), permette di effettuare anche riscontri investigativi a valle, quali il raffronto dei dati risultanti dalla documentazione acquisita in sede di ispezione con quelli presenti nel database oppure la verifica, durante i controlli sulla circolazione, delle indicazioni contenute nella documentazione di accompagnamento dei prodotti trasportati con quelle risultanti dalla base informativa. La banca dati accise, così implementata, presenta i dati aggiornati dei soggetti economici operanti nel peculiare comparto impositivo, suddivisi in due macroaree: «operatori accise», per l'appunto, e «prodotti liquidi da inalazione». Attualmente le attività di monitoraggio sono perseguite mediante l’aggiornamento periodico, su base trimestrale, dei dati presenti nella «banca dati accise». Uno strumento che fornisce una base informativa “storicizzata” ma che non è in grado di fornire determinati dati, se non dopo una richiesta formale da inoltrare all’agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Con «Operatori accise» la Guardia di finanza invece potrà ottenere tutte le informazioni in tempo reale. Nello specifico si tratta degli operatori «autorizzati all’istituzione e gestione di depositi di prodotti liquidi da inalazione» e «autorizzati all’esercizio dell’attività di rappresentanza fiscale di prodotti liquidi da inalazione». Il nuovo applicativo consentirà di svolgere una ricerca puntuale dei soggetti di interesse su determinati parametri, come l’identificativo fiscale (partita Iva o codice fiscale) e il codice provincia (indicando la sigla della provincia nell’ambito della quale sono ubicati gli impianti di interesse). Inoltre, è contemplata la possibilità di organizzare, in ordine alfabetico-cronologico, i soggetti economici presenti nell’elenco. Nella macroarea «operatori accise» ci saranno tutte quelle figure professionali che si occupano, come detto, di tabacchi lavorati, prodotti energetici, alcole, vino, bitumi-oli lubrificanti ed energia elettrica. I parametri di ricerca riguarderanno: identificativo fiscale, codice accise, sede attività, settore. Inoltre ci saranno ambiti di ricerca aggiuntivi, come la data di inizio attività, la fascia del volume d’affari e l’impianto. Secondo le intenzioni della Guardia di Finanza, il nuovo applicativo può essere utilizzato quale ausilio per la pianificazione ed esecuzione di ispezioni. Controlli che potranno fondarsi su informazioni dettagliate sul soggetto economico da mettere sotto accertamento.

Consumatori sigarette elettroniche: "Un plauso agli sconti commerciali"

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa dell'associazione dei consumatori Anpvu sui recenti sconti commerciali avviati da alcune aziende e distributori di prodotti del vaping. "A seguito dell'approvazione definitiva da parte del Senato del progetto di conversione in legge del DL "Milleproroghe" del 25 Luglio 2018 n. 91, in cui all'art 8 comma 4 si prevede la sospensione del pagamento dell'imposta prevista ai sensi dei commi 1 e 1bis dell'articolo 62-quater del decreto legislativo 26 Ottobre 1995 n. 504, diversi produttori hanno deciso di venire incontro alle esigenze dei consumatori, speranzosi in una rimodulazione adeguata della tassazione vigente, applicando sconti sui loro prodotti, cercando di rilanciare in un futuro il mercato dei liquidi pronti nei formati da 10ml. Questa politica commerciale non può che ottenere il nostro plauso e, soprattutto di coloro che, volendo passare ad uno strumento di riduzione del danno, si trovano a dover spendere cifre incomprensibilmente alte per acquistare prodotti che, se venduti scomposti, hanno un costo irrisorio. Ciò scoraggia coloro che hanno meno forza di volontà e ricadono nel fumo".