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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 23 al 29 settembre

Mentre in Usa, dall'Alaska alla Florida, si adottano politiche molto diverse sull'ecig, l'FDA valuta se vietare le vendite online. In Europa Francia e Belgio rafforzano le misure antifumo e la Gran Bretagna stima la quasi scomparsa dei fumatori nei prossimi cinque anni. L'Australia condurrà uno studio indipendente sul vaping e uno studio coreano punta il dito contro i riscaldatori. L'Africa, invece, rimane il continente dimenticato anche nelle politiche contro il tabagismo.

Shisha-bar fuori controllo, la sigaretta elettronica ne fa le spese

La guerra lanciata dal Senato di Berlino (l'organo che governa la città, di fatto il Comune) contro i shisha-bar si trascina come vittima anche la sigaretta elettronica. L'amministrazione ha infatti annunciato l'intenzione di inasprire ed estendere a pipe ad acqua e sigarette elettroniche i divieti in vigore per il fumo. Tra di essi l'interdizione in ogni zona accessibile al pubblico, nei parchi giochi, in tutte le aree in cui sono presenti bambini, negli ospedali, sugli spalti in occasione delle manifestazioni sportive. Perfino sui taxi privati. Nel mirino ci sono in realtà soprattutto i tanti shisha-bar, bar e caffè nei quali è possibile fumare le water-pipe (shisha), le pipe ad acqua con liquidi aromatizzati. Locali che fanno da tempo parte del panorama ricreativo di Berlino, grazie all’ampia comunità turca e araba che da decenni è integrata in città, ma che negli ultimi anni si sono letteralmente moltiplicati, anche in ragione dei nuovi afflussi migratori da Paesi arabi e del Medio Oriente. Una crescita esponenziale e in alcuni casi anche caotica, con shisha-bar spuntati come funghi, spesso uno accanto all'altro, invasione di tavolini sui marciapiedi e conseguente aumento di nuvole di vapore diffuse nell'aria. Nei mesi scorsi i quotidiani berlinesi hanno riportato lamentele e preoccupazione da parte di cittadini. E anche la polizia ha occhi ben aperti sull'ambiente: queste attività sono state a volte collegate con infiltrazioni di gruppi criminali e diffusione del lavoro nero. Di recente sono anche aumentati i ricoveri in ospedale per inalazione di sostanze tossiche proprio nei shisha-bar. Per evitare accuse indiscriminate e separare le gestioni regolari da quelle sospette, il Senato aveva promesso prima dell'estate una maggiore regolamentazione di queste attività. Ora tutto è scritto nero su bianco nel progetto di legge elaborato dalla responsabile della Sanità berlinese Dilek Kolat. Il mondo che ruota attorno alle pipe ad acqua è un settore rilevante anche dal punto di vista economico nella capitale tedesca (e più in generale in Germania), come dimostrano numeri e presenze di produttori e consumatori presenti ogni autunno alla fiera di Berlino, nella quale il vaping della sigaretta elettronica gioca ancora un ruolo da comprimario. L'ecig è un po' finita nel mezzo di questa battaglia. Regolamentando il consumo delle pipe ad acqua, ai legislatori locali è apparso naturale immaginare che le nuove regole per i sisha-bar vengano estese anche ai vaper. Se i sisha-bar costituivano finora una sorta di zona-franca nella regolamentazione cittadina, presto saranno obbligati a istituire delle aree non fumatori all'interno dei locali. E in alcune zone, dove più shisha-bar sono sorti uno a fianco all'altro occupando con i tavolini i marciapiedi, sarà vietato l'uso delle pipe ad acqua anche all'esterno. Allo stesso modo sarà interdetto il vaping in ogni area ad accesso pubblico. Fino ad ora la sigaretta elettronica non era neppure nominata nelle regolamentazioni sul fumo. Era dunque possibile, ad esempio, chiedere a un tassista il permesso di una veloce svapata: qualora il proprietario del taxi avesse acconsentito, l'azione non sarebbe stata punibile. Se il progetto del Comune passerà così come è, lo svapo nel taxi (così come nei parchi o negli stadi) diventerà illegale. E anche doloroso per le tasche dei trasgressori. Le multe che oggi oscillano tra i 100 e i 1000 euro passeranno a una forbice fra i 500 e i 10mila euro. Gli aumenti delle sanzioni riguarderanno naturalmente anche i fumatori. Dal mondo del vaping si sono sollevate le prime critiche. La rivista online di settore, Egarage, ha messo subito in chiaro il punto critico della nuova legge: il fatto di trattare la sigaretta elettronica alla stregua del tabacco. È una delle preoccupazioni da sempre avanzate nei convegni in Germania da un esperto tedesco come Heino Stöver, direttore dell'istituto di ricerca sulle dipendenze della scuola superiore di Francoforte, per il quale il pericolo da scongiurare è proprio quello dell'assimilazione legislativa di tabacco e vaping. L'equiparazione fra vaping e fumo - critica ancora la rivista Egarage - muove in direzione opposta ai più recenti e autorevoli studi sanitari e rischia di vanificare le potenzialità dell'ecig come strumento di riduzione del danno o come mezzo per smettere completamente di fumare: una legge che non infonde davvero coraggio. Si vedrà nelle prossime settimane se il mondo del vaping tedesco, cresciuto negli ultimi anni forse più numericamente che qualitativamente, sarà in grado di compiere un salto di qualità e opporre le ragioni della salute a una legge che mescola realtà completamente differenti.