La settimana è stata ancora una volta dominata dalle notizie che arrivano dagli Usa fra allarmi, polemiche e battaglie legali e politiche. Intanto in Europa molti medici scendono in campo in difesa della sigaretta elettronica.

Negli Stati Uniti prende sempre più piede l'ipotesi di introdurre una normativa molto simile alla Tpd. Intanto la psicosi americana provoca flessioni di mercato in tutto il mondo.

Mentre dagli Stati Uniti cominciano ad arrivare le prime smentite sui casi di avvelenamento da e-cig, la Gran Bretagna ribadisce che non farà alcun passo indietro e continuerà a sostenere gli strumenti di riduzione del danno.

Ripercorriamo le vicende del vaping internazionale accadute durante la settimana appena trascorsa.

Dalle reazioni negli Usa, sino alla manifestazione spagnola. Passando per le prese di posizione a favore dell'ecig di francesi e tedeschi. Intanto in Cina viene boicottata Juul.

Questa settimana sono le notizie dagli Stati Uniti a tenere banco. Ecco come abbiamo raccontato l'infondato allarmismo mediatico. Ma fari puntati anche su Norvegia, Inghilterra, Svizzera, Germania, Canada.

Settimana all'insegna delle fake news e dell'allarme generalizzato contro la presunta pericolosità della sigaretta elettronica. Puntualmente smentito dopo qualche giorno in seguito a verifiche e approfondimenti.

In Germania lo Spiegel scoperchia inquietanti legami fra industrie farmaceutiche e lobby antifumo, mentre si moltiplicano le critiche alle autorità Usa per gli allarmi su sigarette elettroniche e malattie polmonari. Su Lancet un duro attacco alle posizioni dell'Oms sul vaping.