gran bretagna

Ancora una conferma dalla scienza: nel percorso di cessazione dal fumo, la sigaretta elettronica elettronica è più efficace delle terapie farmalogiche. Intanto nel Regno Unito si costituisce un gruppo interparlamentare a tutela del vaping.

I principali fatti della settimana del vaping di tutto il mondo. Riflettori puntati principalmente su Messico, Stati Uniti e Scozia.

Fa discutere il dietrofront del Regno Unito: non solo il ban totale delle sigarette elettroniche monouso ma anche la super tassazione sui liquidi da inalazione. Intanto in Svizzera non passa la proposta di legge che voleva vietare la pubblicità dei prodotti senza combustione.

Dopo l'annuncio di ieri del cancelliere Hunt, piovono le critiche del settore del vaping e dei sostenitori della riduzione del danno.

Durante la presentazione dello spring budget il cancelliere dello scacchiere ha annnunciato il nuovo prelievo sui prodotti del vaping.

Shock in Inghilterra: il governo potrebbe tassare i liquidi per e-cig. Intanto la Scozia si accoda al divieto per le monouso. Uno studio, sempre inglese, scopre che la maggior parte dei fumatori crede erroneamente che vaping e fumo siano equivalenti, mentre in Argentina si spera in un apertura di Milei allo svapo.

Secondo le indiscrezioni, la misura potrebbe essere inclusa nel nuovo bilancio. Sempre più confuso l'approccio del governo Sunak al vaping.

Si chiude senza clamore la Cop10, mentre un importante studio svizzero conferma l'efficacia dell'e-cig per smettere di fumare. In Gran Bretagna industria e consumatori si organizzano contro le misure del governo e cercano di contrastare il mercato illegale.

Il premier ha motivato il divieto per le monouso, incassando il plauso dell'opposizione ma anche le critiche dei suoi predecessori conservatori.

La mossa del governo britannico sulle monouso potrebbe rivelarsi dannosa e non centrare l'obiettivo.