india

Il fenomeno è esploso dopo l'introduzione del divieto di vendita e importazione di sigarette elettroniche in tutto il Paese.

La coalizione Caphra scrive a nove governi perché promuovano la harm reduction presso l'Organizzazione mondiale di sanità.

Una circolare del Bureau of Civil Aviation Security alla base della misura. Ma la legge indiana non vieta l'uso personale.

Asia nella morsa proibizionista: game over per la sigaretta elettronica in India, si discute in Bangladesh e nelle Filippine. In Europa, l'Ungheria limita la vendita dei prodotti del vaping alle tabaccherie, mentre dal Regno Unito continuano ad arrivare notizie rassicuranti sull'e-cig.

Approvato in seconda lettura dalla camera alta del Parlamento il disegno di legge che mette fine al mercato del vaping su tutto il territorio indiano.

La norma proibisce la produzione, l'importazione ed esportazione, la vendita, la distribuzione, l'immagazzinamento e la pubblicità di tutti i sistemi elettronici di rilascio di nicotina.

Al vaglio un decreto che vieta la produzione, la distribuzione e la vendita di e-cigarette e altri prodotti di riduzione del danno da fumo. Polosa scrive alò governo.

Negli Stati Uniti, l'autorevole Robert J Shapiro pubblica un'approfondita analisi sulla sigaretta elettronica che le rende giustizia. L'Albania, intanto, per sperare di entrare in Europa, deve adeguare la legge antifumo.

Spiragli di ottimismo dall'Asia. A Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, si terrà il primo World Vape Show, in India l'Alta Corte di Bombay ribadisce che l'e-cig non è un farmaco, mentre in Thailandia la nuova legge sul tabacco potrebbe aprire ai prodotti a rischio ridotto.

La legge indiana non lo permette. Per oltrepassare il divieto, nella presentazione e mission aziendale si parlava genericamente di logistica e domini internet.