vape

Le trecento confezioni destinate ad altrettanti consumatori contengono due flaconi di aromi. Con una sola speranza: faccia richiesta chi ha davvero necessità.

Evidenze scientifiche hanno dimostrato che la sigaretta elettronica è uno strumento utile per ridurre i danni da fumo o addirittura per smettere di fumare. Come si comportano i governi rispetto a questo dato scientifico? Che differenza c’è tra ciò che accade in UK e ciò che accade in Italia?

Il giudice Grimm ha accolto la richiesta della Fda. Ma l'industria del vaping fa ricorso e chiede una proroga di 180 giorni.

II presidente Attillio Fontana ha firmato l'Ordinanza regionale che introduce fino al 13 aprile nuovi obblighi per cittadini e commercianti.

Nonostante il periodo di emergenza globale, la ricerca sul vaping non si ferma: dal Canada nuovo studio dimostra che nei fumatori la sigaretta elettronica funziona meglio delle terapie psicologiche.

Non si fermano Oltreoceano i detrattori del vaping, disposti persino a sfruttare la pandemia globale e in assenza di basi scientifiche.

"Essere imprenditori - commenta con orgoglio Arcangelo Bove - secondo la mia concezione, significa creare ricchezza, creare posti di lavoro ma deve anche significare andare in supporto della società qualora esistessero momenti di disagio".

E' in fase di sviluppo nei laboratori della Kentucky BioProcessing, azienda americana bio-tech controllata da British American Tobacco.

Succede a Vigevano. In accordo con sindaco e protezione civile, presso il punto vendita Brucaliffo di Teresa Bozzola si può lasciare il cibo da destinare ai più bisognosi.

Il vaping è una tecnologia dirompente che sta mangiando gli introiti miliardari di alcuni attori parecchio importanti: Big Tobacco e Big Pharma. E qualcuno, forse, sta cercando di correre ai ripari.