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ESCLUSIVO – Il contrabbando delle sigarette elettroniche usa e getta [VIDEO]

Età non superiore ai trent'anni, abbigliamento sportivo, atteggiamento ingenuo. È la descrizione di un giovane che ha tentato di piazzare in una tabaccheria di Montichiari, nel bresciano, uno stock di sigarette usa e getta prive di contrassegno fiscale e con una dose di nicotina al 5%, ovvero due volte e mezzo superiore il consentito. Ma l'iniziativa e la competenza di S. A. ha mandato a monte l'"affare". Il tentativo di frode è stato segnalato alla Guardia di Finanza che proprio in queste ore si sta adoperando per controllare e "bonificare" le attività commerciali della zona da tutto il materiale illecito eventualmente  detenuto e posto in vendita. Le sigarette elettroniche usa e getta sono ormai diffusissime soprattutto tra i giovani, una moda che ha rapidamente preso piede prendendo a modello il mercato anglosassone. Il problema è che in Italia i prodotti del vaping sono rigidamente normati. E anche le sigarette elettroniche usa e getta non fanno eccezione. Per essere in regola, la confezione deve avere il contrassegno fiscale di Adm che certifica l'avvenuto pagamento dell'imposta e, soprattutto, devono contenere un livello di nicotina pari o inferiore a 20 milligrammi per millilitro (2%). "Mi sono sentita in dovere di segnalare il fatto alle autorità competenti - spiega la titolare della tabaccheria che vuole garantirsi l'anonimato - Ormai in giro si vedono sempre di più queste usa e getta fuori da ogni regola. Il problema è che poi si generalizza e anche a livello mediatico e ne va di mezzo chi invece opera all'interno delle norme". Si ricorda che in caso di controllo da parte delle forze dell'ordine, la detenzione di sigarette elettroniche usa e getta o liquidi non conformi alla legge può portare alla chiusura dell'attività commerciale, sia essa una tabaccheria o una rivendita specializzata in sigarette elettroniche, con relativa sanzione che, nei casi più gravi, può portare al procedimento penale per contrabbando. (copyright Best Edizioni per utilizzo sigmagazine.it) Leggi anche: Sigarette elettroniche usa e getta: il contrassegno fiscale è obbligatorio Liquidi per sigarette elettroniche dal Regno Unito: consumatori denunciati per contrabbando

Un cartone animato contro la disinformazione sulla sigaretta elettronica

Si chiama “Passive vaping: a guide for parrots” (Vapore passivo: una guida per pappagalli) il breve cartone animato pubblicato oggi sul canale Youtube del britannico National Centre for Smoking Cessation and Training. Lo short movie – dura appena 4 minuti e 10 secondi – è stato realizzato in partnership con New Nicotine Alliance e sostenuto da Public Health England ed è a dir poco geniale. Protagonisti sono un topolino bianco e un pappagallo femmina, animali domestici di una donna che ha smesso di fumare ed è passata alla sigaretta elettronica. Il topolino è molto stimolato dagli aromi sprigionati dall’ecig della padrona (“Un’idea di vaniglia con finale alla fragola, molto buono!”), mentre la pappagallina si mostra estremamente preoccupata. E il motivo è presto detto: il fondo della sua gabbietta è tappezzato di pagine di giornale che riportano i titoli allarmistici sugli effetti del vaping. Questo espediente dà modo agli autori del video di ripercorrere e di rispondere a tutte le principali campagne denigratorie sulla sigaretta elettronica passate sui media. Dalla possibile pericolosità delle sostanze chimiche contenute nei liquidi e sprigionate dalla loro vaporizzazione, al rischio rappresentato dalla nicotina, ai componenti degli aromi. Per ogni titolo citato con concitazione dal pappagallo, il topolino ha una risposta rassicurante basata su studi e ricerche scientifiche, senza dimenticare di citare le regole introdotte dalla Tpd a tutela dei consumatori. “Si pensa che il vaping sia del 95 per cento meno dannoso del fumo – spiega il piccolo roditore – e non ci sono davvero prove della nocività della inalazione passiva del vapore”. Dopo tutte queste confutazioni, la pappagallina decide offesa di non parlare più con il topo. Proprio come fanno molti oppositori della sigaretta elettronica, quando sono messi alle strette dalle evidenze scientifiche. https://youtu.be/IzeEYZ0WoIM