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Se in Italia si è provveduto a tassare il consumo, negli Stati Uniti si colpiscono le licenze di vendita. In Connecticut è in discussione la tassa sulla vendita di ecig che potrebbe colpire soltanto i negozianti, come se fosse una imposta di bollo sull’esercizio.L’ipotesi è di far pagare 100 dollari all’atto della richiesta di apertuta nuova attività e poi, ogni anno, un’imposta di licenza pari a 500 dollari. L’idea prova ad essere innovativa rispetto gli altri paesi del mondo, la discusisone però dovrebbe essere affrontata analizzando l’importo della tassa. In Connecticut, ad esempio, si pagano 60 dollari per poter vendere il latte oppure 140 dollari per le medicine da banco. Potrebbe essere questa una idea sostitutiva anche per l’Italia? Imporre, ad esempio, un bollo per l’apertura dell’esercizio senza nulla gravare sull’acquirente finale? Ovviamente i rivenditori saranno liberi di alzare i prezzi di vendita ma in questo modo potranno spalmare l’intera tassazione sull’arco dell’intero anno solare andando così ad incidere in maniera impercettibile sia sui prezzi di vendita che sul portafoglio degli acquirenti (e di loro stessi). Qui l’articolo dell’Hartford Courant.