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Tunisia, l’ecig diventa affare di Stato

Se in Europa e negli Usa il dibattito pubblico sulla sigaretta elettronica riguarda chi può produrre e vendere cosa, in altri mercati la questione è stata risolta alla radice. In Tunisia anche la Régie nationale du tabac et d’allumettes (Rnta) produrrà, distribuirà e venderà le sigarette elettroniche.
Non avrà il monopolio, come invece possiede per il tabacco tradizionale, gli accendini e le carte da gioco, ma certamente potrà giovarsi di una forza di penetrazione dirompente perlomeno per quanto riguarda il mercato interno. Il nuovo dispositivo si chiamerà Salim Yasmine Tunisie e verrà prodotto in uno stabilimento costruito ad hoc per l’occasione. Dopo una breve fase di lancio tunisina, il prodotto sbarcherà poi in Francia. La selezione dei 140 dipendenti, tra amministrativi e operai, avverrà tramite concorso pubblico.
Schermata 2015-06-19 alle 11.46.51Fondata nel 1881 sotto il protettorato francese, La Rnta diventa azienda di Stato nel 1964. E’ tra le più grandi aziende tunisine: attualmente conta 3mila dipendenti per un indotto che coinvolge almeno altre 25mila persone. Il tabacco che utilizza per la lavorazione è raccolto attraverso un consorzio che coinvolge circa 9 mila piccole aziende agricole, per un raccolto totale di oltre 3mila tonnellate di foglie di tabacco su una superficie di circa 2500 ettari. La distribuzione statale della sigaretta elettronica avverrà attraverso i circa 11mila tabaccai sparsi sul territorio nazionale.

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