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Michael Twellmeyer, il pasticcere dello svapo

E’ l’inventore del Poolside, tra i liquidi più apprezzati e ricercati degli svapatori europei. Viene definito “konditor”, “il pasticcere”, perchè i suoi e-liquid sono all’insegna della dolcezza ed è alla perenne ricerca della giusta miscela tra gli ingredienti. Fumatore da cinquanta sigarette al giorno, fino a quando prova per caso una sigaretta elettronica. E da quel momento nel mondo dello svapo entra prepotentemente un nuovo protagonista: è tedesco, gli amici lo chiamano affettuosamente Twelly, lui è Michael Twellmeyer.

Come sei entrato nel mondo dello svapo?
Dal 1999 lavoravo per la Swiss Pharma Enterprise a Mannheim. Il mio lavoro si svolgeva in una camera asettica e sterile ed ero responsabile di preparare, filtrare e riempire siringhe per diverse malattie. Per accedere all’area fumatori dovevamo cambiarci i vestiti due volte. Ci voleva un sacco di tempo e finivamo per fumare tre o quattro sigarette di seguito in questa stanza, dove l’aria era soffocante perché la ventola di areazione era quasi sempre danneggiata. Schermata 07-2457217 alle 14.35.01Su internet avevo letto qualcosa sulle sigarette elettroniche. “Un altro inutile ageggio cinese”, mi ero detto e non ci avevo più pensato. Un giorno nella non smoking area, cioè in ambiente asettico, vedemmo un tecnico del nostro laboratorio che svapava una Ego con 510 Cotton Depot. Rimanemmo sorpresi perché fino al giorno prima quel tipo fumava esattamente come noi e ora invece della sigaretta aveva un arnese che sembrava una penna e produceva vapore. Un giorno me la fece provare e per quattro ore non pensai più alle sigarette. Al tempo fumavo due pacchetti da 25 di Winston al giorno, il modo migliore per rovinarmi la salute. Era il marzo del 2011 e quel giorno Google diventò il mio migliore amico. Cercai di raccogliere tutte le informazioni disponibile sulle sigarette elettroniche, ma al tempo non c’era molto nemmeno online. Ordinai un set doppio di Ego e alcuni liquidi a 18 mg di nicotina. Quando feci il secondo ordine, mi accorsi che i liquidi cinesi avevano ogni volta sapori differenti. Ma avevo abbandonato le sigarette.

Quando hai iniziato a produrre liquidi?
Il mio primo lavoro è stato come pasticcere. Un po’ quello, un po’ la mia esperienza in laboratorio e tutto combaciava automaticamente. Se guardo indietro oggi, mi sento davvero onorato per essere riuscito a far diventare il mio hobby una professione. È un grande regalo. Come detto, i liquidi che ordinavo oline, in particolare ciliegia e tabacco, avevano ogni volta un gusto leggermente diverso. Dopo aver savapato per due settimane, ordinai dei campioni dai principali produttori tedeschi di glicole e glicerina e scoprì quali gusti usare per i miei liquidi, solo per il mio uso personale. Al tempo c’era un’azienda in Italia e una in Germania. Provai soprattutto gli ingredienti puri con Gc e Hplc alla ricerca di impurità ed erano pochissimi i fornitori di glicerina e glicole in grado di offrire alta qualità.

Quindi la passione si è rapidamente traformata in una professione…
Se ami il vino, vai alla ricerca della migliore qualità. È lo stesso con i liquidi. All’inizio ho certamente sprecato qualche bottiglia. Ma più provavo, più diventavo bravo. Almeno secondo me. Nella mia azienda sempre più persone iniziavano o volevano iniziare a svapare e mi chiedevano qualche flacone dei miei liquidi. Altri volevano un gusto particolare e mi chiedevano di crearlo per loro. In azienda tutti andavano pazzi per i miei liquidi e mi chiamavano per averli. Ero diventato molto popolare e a quel punto la decisione di cambiare completamente la mia vita era molto vicina.

Ricordi il giorno in cui hai pensato: “Mollo tutto e inizio una nuova vita”?
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Certamente. Era un lunedì di maggio del 2011, camminavo per i corridoi dell’azienda con due buste enormi piene di liquidi per i colleghi e i loro amici. Avevo passato tutto il weekend e tutto il tempo liquido a mischiare. Quando mi vide distribuire liquidi, un lavoratore gridò: “Guardate, è tornato il fornitore”. Quello fu il momento. Il giorno dopo, il 20 maggio, mi recai dalle autorità a Ludwigshafen e aprì il mio business: Leckerdampfen. Misi su uno shop online che ho ancora e che ha un aspetto orribile, perché non so assolutamente niente di programmazione. Presto lo rinnoveremo. Il primo laboratorio era di 6 metri quadrati, ma aveva un depuratore dell’aria, un autoclave e tutti i requisiti di un laboratorio moderno. Faccio liquidi freschi per ogni ordine. L’idea della mia piccola pasticceria per liquidi era nata. E passo dopo passo la lista dei liquidi diventa sempre più lunga, perché amo creare nuovi gusti.

Quali sono le principali difficoltà che devi affrontare come produttore?
Nessuno aveva ed ha informazioni precise sulle nuove regolamentazioni. Siamo mebri dell’Associazione dei venditori tedeschi, e giro tutto il mondo per seguire convegni sulla nicotina e raccogliere maggiori informazioni. Lo fa persino la Big Tobacco. Sono anche in contatto con altri produttori tedeschi di liquidi, ci conosciamo quasi tutti. La produzione di liquidi è controllata dal governo. Siamo soggetti a ispezioni, dobbiamo consegnare campioni dei nostri liquidi per farli analizzare, le registrazioni dei lotti e così via. Con la mia esperienza nel settore farmaceutico non c’è niente di nuovo. La vendita è vietata ai minori di 18 anni e i flaconi devono avere le scritte a norma di legge. Lo facciamo dal 2011, io e tutti i venditori che conosco. L’anno prossimo sarò un anno fondamentale perché l’Ue introdurrà molti cambiamenti. Ma lo svapo e i liquidi non hanno niente in comune con il tabacco e secondo me gli svapatori non vogliono essere più considerati fumatori. Questo è un tema molto interessante. C’è una lobby, ci sono le prove e ci sono dei giudici. Vedremo.

Come descriveresti il tipico svapatore tedesco?
Credimi, la maggior parte dei miei clienti sono come me. Fumano da 20 o 30 anni e sono curiosi di vedere se questa alternativa può funzionare. Hanno paura di fare acquisti online, perché vogliono provare prima di spendere soldi. E la maggior parte delle persone rimane colpita, come è successo a me. L’hardware migliora continuamente e c’è una scelta enorme. Ma bisogna anche combattere la stampa negativa. Ogni volta che mi trovo davanti a un neofita, spendo molto tempo e spiegargli i vantaggi dello svapo. Gli do delle brochure e dei link da studiare e gli mostro quanto glicole e quanta glicerina consuma già senza svapare. C’è molto altro, ma alla fine ogni consumatroe ha gusto diversi. E questo terrà vivo questo mondo. I vapers sono tutti diversi. E sono dei collezionisti.

È diverso dallo svapatore italiano?
Schermata 07-2457217 alle 14.27.42Non direi, tranne forse per una cosa. In Italia si usano molti più bottom feeder che in Germania. A me piace molto e durante il Vapefest del 2013 in Germania ci siamo molto divertiti con Paolo Volpi della Delsole. Siamo i loro rivenditori e stiamo aspettando la E8. La mia prima bottom feeder è stata una Vinci, ce l’ho ancora. Forse gli italiani danno più importanza allo stile: le Mods italiane sono molto alla moda. I tedeschi guardano prima alla funzionalità che all’aspetto, ma comunque non comprerebbero una cosa brutta. Le ragazze amano le cose appariscenti, in tutto il mondo. Con Alessandro Chiolini di Dks ho visitato alcuni show in giro per il mondo e mi sono sempre divertito moltissimo. Non ho mai visto una comunità spontanea come quella dei vapers.

Quali sono le differenze fra il mercato italiano e quello tedesco?
Tedeschi e italiani amano il buon cibo. Quindi abbiamo in comune l’amore per il gusto. Ma il gusto è soggettivo. È impossibile creare un liquido o un dispositivo che piaccia a tutti. E questo terrà vivo il nostro mondo. Per questo cerchiamo di dare ai nostri consumatori una enorme scelta di liquidi. Nel mio libro ho 375 ricette di liquidi che ogni tanto modifichiamo. E ogni giorno si aggiunge qualcosa. Ogni produttore ha i suoi punti di forza e con un click si possono condividere in tutto il mondo. Gli svapatori italiani condividono le informazioni molto rapidamente. L’hardware è uguale dappertutto e solo i modders locali portano un po’ di individualità nei negozi. Io mi sento a mio agio in tutti i Vaper Store del mondo.

Come giudichi la decisione del governo italiano di tassare i liquidi con nicotina?
È stata la logica conseguenza del successo del prodotto. Solo che non è facile capire come farlo. Gli svapatori non sono fumatori e i liquidi non contengono tabacco. E non viene prodotto alcun fumo. In realtà siamo al di fuori della Tdp. Seguirò l’evolversi della discussione con interesse.

Sei entrato in una partnership con Dks. A quali novità state lavorando?
Schermata 07-2457217 alle 14.14.00Lo scorso gennaio abbiamo trasferito il settore e-liquid di Dks in Germania. Abbiamo creeato una società per dare da subito un impianto solido all’azienda. Alessandro Chiolini ed io siamo amici da anni ormai e devo dire che ha gestito molto bene il trasferimento dell’azienda e della sua famiglia a Ludwigshafen. È il Ceo e il manager della nuova azienda e fa un grande lavoro. Come prima cosa abbiamo introdotto la nuova linea Ultra per il mercato del fai da te. E poi Navajo, un liquido con vero estratto di foglie di tabacco con o senza nicotina, mischiato con glicole estratto dal mais. Abbiamo anche le Twelly Gems, la mia piccola linea di liquidi. Ora stiamo lavorando a una nuova linea di twiste flavours per il fai da te. In futuro basterà aggiungere in unico aroma per ottenere, per esempio, un gusto di frullato fragola e limone. Devo ringraziare però anche mia moglie Silvia: dovendo pensare a due negozi fisici e uno shop online, senza il suo aiuto sarebbe impossibile. E’ lei ad occuparsi dei nogozi mentre io sto in laboratorio in laboratorio o alla Dks.

Il fiore all’occhiello della tua produzione è il Poolside. Come nasce un liquido di successo?
Schermata 07-2457217 alle 14.15.04Nel 2012 un cliente venne nel mio negozio con un liquido acquistato negli Stati Uniti. Tutti gli svapatori lo conoscono, il Riptide di Psv. Era un cocktail di 5 gusti, ma nel retrogusto io sentivo un sapore di medicinale. Non era fortissimo, ma era presente. Passai un pomeriggio divertente in laboratorio, cercando di ricreare la freschezza del liquido, aumentandone la componente fruttata. Alla fine della giornata avevo 2 litri di liquido a 4,5 mg di nicotina, con dentro 14 frutti differenti, 4 tipi di menta e un soffio di mentolo. Ancora oggi 2 litri sono la quantità minima che possiamo fare. Di alcuni aromi c’è una sola goccia in 2 litri di base, ma senza il sapore cambia completamente. L’abbiamo provato e all’inizio non ci piaceva davvero. Ma dopo quattro giorni di macerazione sviluppa un gusto molto particolare e rotondo. E probabilmente proprio questa pienezza è il segreto del suo successo. Il primo test sul territorio italiano è stato fatto grazie a un invito a Milano di Alessandro Chiolini. Ci recammo in molti negozi e ovunque lasciavo un campione o lo facevo provare ai clienti. Le reazioni erano sorprendenti. Poche settimane dopo consegnammo il primo lotto di 100 flaconi di Poolside.

Sono le aziende a determinare le preferenze dei consumatori o è il contrario?
Penso che siano le esigenze dei consumatori a guidare il mercato. Pensa solo alla storia di Pinoy due anni fa al fatto che oggi il mercato è pieno di atomizzatori sub ohm e di device con il controllo della temperatura. Se non segui le necessità o le tendenze dei consumatori, sei fuori gioco in breve tempo. Quali saranno le nuove tendenze? Vedremo.

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