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Riscaldatori di tabacco, Philip Morris diffonde i numeri

Il prodotto alternativo alla sigaretta tradizionale è largamente diffuso in Giappione, scelto dalla multinazionale come paese pilota. In Europa è la Grecia il primo mercato, segue l'Italia.

Philip Morris ha reso noti, attraverso il centro ricerche e analisi EcigIntelligence, i dati sulla diffusione dei riscaldatori di tabacco, i prodotti di nuova generazione pensati per dare un’alternativa al fumo combusto.
I numeri della multinazionale dicono che il riscaldatore di tabacco assorbe lo 0,9 per cento del mercato globale, segnando un incremento dello 0,2 per cento rispetto il terzo trimestre dell’anno scorso e dello 0,7 per cento rispetto il quarto trimestre 2016. In totale, nel terzo trimestre del 2017, Pmi ha immesso sul mercato 9,7 miliardi di cartucce di ricarica della Iqos, ovvero 2,1 miliardi in più rispetto lo stesso periodo dell’anno scorso. Nei primi nove mesi del 2017 invece sono stati immesse 20,5 miliardi di ricariche; nello stesso periodo del 2016 i numeri erano ben differenti: 3,7 miliardi. Questo significa che per Philip Morris il 2017 è stato l’anno del radicamento e del consolidamento del prodotto. Prova ne siano il battage pubblicitario avvenuto sia attraverso siti internet creati ad hoc che nuove aperture delle cosiddette Embassy. Il Giappone è il paese al mondo in cui Iqos è maggiormente diffusa. In Europa è decuplicato il numero di ricariche immesse sul mercato: dai 103 milioni di pezzi del 2016 si è arrivati al miliardo nel 2017. E’ la Grecia il paese in cui maggiormente è cresciuta la diffusione di Iqos nel terzo trimestre di quest’anno rispetto il 2016: +1,4 per cento. L’Italia nello stesso periodo ha segnato +0,6 per cento. Numeri ancora lontani dal mercato globale della sigaretta elettronica ma che rendono bene l’idea della capacità di distribuzione e di attrazione di Philip Morris.

 

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