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Sigarette elettroniche, Imperial Tobacco contro Rotta e Boccadutri

Va in scena su Twitter lo scontro fra Valerio Forconi, dirigente della multinazionale olandese, e i parlamentari. Oggetto della disputa l'emendamento che dovrebbe essere presentato dal Pd in Commissione Bilancio della Camera.

Tra emendamenti in fase di definizione, testi di legge approvati che potrebbero devastare il settore, querelles interne alle associazioni di categoria, oggi si è aggiunta una ulteriore polemica a cui non avremmo mai voluto assistere. Luogo della controversia è stata la piattaforma Twitter, spazio virtuale in cui tutti possono rispondere a tutti, a prescindere da competenze o ruoli. Accade quindi che un rappresentante di una multinazionale del tabacco, Valerio Forconi, responsabile delle relazioni istituzionali e degli affari legali per il sud est Europa di Imperial Tobacco attacchi a gamba tesa due parlamentari che stanno lavorando per limitare i danni per il settore della sigaretta elettronica. Alessia Rotta e Sergio Boccadutri, esponenti del partito di maggioranza relativa, sono stati attaccati da Forconi e hanno ritenuto di dovergli rispondere pubblicamente. Scrive Forconi: “Incredibile come riformulazione vs emendamento su sigarette elettroniche vada nella direzione opposta rispetto alla creazione di nuovi posti di lavoro e sviluppo piattaforme digitali con conseguente attrazione di investimenti“. Non tardano ad arrivare le risposte di Rotta e Boccadutri, entrambi chiamati in causa dal tweet del giovane dirigente della multinazionale. Al “Cosa dici?!!!!” di Alessia Rotta ha fatto seguito l’intervento di Boccadutri: “La riformulazione è stata fatta da uffici per un mero problema di copertura. Sembra ridicolo ma è così. Ma tutto va letto insieme a emendamento Rotta che abroga il Vicari“. A questo punto Forconi ribadisce che l’emendamento Rotta non è tra i segnalati ma Boccadutri puntualizza: “Non è un problema lo reinseriamo nella riformulazione col governo. Da lì si parte dalla cancellazione del Vicari“. Diatriba finita? Lo speriamo. Anche perché Rotta e Boccadutri in questo momento sono tra i pochi parlamentari che stanno tentando di risolvere un problema che sarebbe deleterio per l’intero settore della sigaretta elettronica.
Alessia Rotta ha partecipato attivamente e convintamente alla manifestazione del 29 novembre scorso. In piazza abbiamo visto una decina di parlamentari di schieramenti diversi, abbiamo anche visto le associazioni dei negozianti e grandi produttori e distributori. Non abbiamo visto multinazionali del tabacco. Quelle stesse multinazionali che ora si ergono a paladine del settore. Se davvero le multinazionali del tabacco, come ultimamente dichiarano a vari organi di stampa, fossero state attente al settore delle sigarette elettroniche, avrebbero potuto partecipare alla manifestazione, gridare al megafono la loro rabbia, il loro sdegno, la loro contrarietà al già emendamento Vicari, ora testo di legge nel decreto fiscale. Anziché polemizzare con questo o quel parlamentare sulle virgole di un emendamento che tende a rimodulare quell’obbrobrio normativo voluto da Simona Vicari, avrebbero potuto impegnarsi affinché l’emendamento non venisse nemmeno presentato. Noi in piazza c’eravamo; i negozianti in piazza c’erano; gli online in piazza c’erano; i produttori e i distributori in piazza c’erano; Alessia Rotta in piazza c’era. Imperial Tobacco non l’abbiamo vista. L’onorevole Alessia Rotta ha preso la pioggia in testa come altre mille persone quel fatidico 29 novembre. Altri, multinazionali in testa, quel 29 novembre, dov’erano?

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