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Decreto fiscale, Mancini: “Vantaggi per produttori, tabaccherie e negozi”

Il presidente dell'Assoproduttori confindustriale parla della sorte che spetterà al mondo della sigaretta elettronica. "Per chi vende solo online è un disastro, di contro per i tabacchi è una opportunità. Il mercato online porta prodotti non tassati dall’estero, mentre in Italia vengono tassati e si comporta una distorsione del mercato".

Il presidente Massimiliano Mancini esce dal silenzio di questi giorni e, attraverso una intervista rilasciata a Stefano Rizzuti di FanPage.it, spiega il punto di vista di Anafe sulla situazione normativa che sta attraversando la sigaretta elettronica.
Non poteva mancare un riferimento al decreto fiscale e alle nuove norme volute dalla senatrice alfaniana Simona Vicari. “Cambiano gli scenari ma se è un bene o un male non lo so. Chi vendeva solo online non può essere felice, mentre si avvantaggiano i negozi e le tabaccherie. Come ogni cambiamento, porta problemi e opportunità. Per chi vende solo online è un disastro, di contro per i tabacchi è una opportunità. Il mercato online porta prodotti non tassati dall’estero, mentre in Italia vengono tassati e si comporta una distorsione del mercato“. Secondo Mancini, la vendita in tabaccheria porterebbe vantaggi per i produttori “perché si apre un ulteriore canale“. I negozi specializzati trarrebbero invece “vantaggio perchè non ne aprirebbero di nuovi“. Tra le ipotesi però, dice Mancini ci sarebbe la possibilità di “salvare alcuni negozi online, magari quelli che hanno fatto deposito fiscale e hanno quindi sempre operato correttamente“.
Un commento anche sulla recente sentenza della Corte costituzionale che ha dichiarato legittima la tassazione anche sui liquidi senza nicotina. “Si tratta – dice Mancini – di una imposta di consumo di 4,90 euro per flacone sui liquidi contenenti nicotina. Tassa che esiste da anni e che è stata applicata in parte perché la norma lasciava libertà e permetteva di decidere se pagarla in misura parametrata alla quantità di nicotina presente nel liquido. Con la pronuncia della Corte Costituzionale questa norma non è più interpretativa e si decide che anche senza nicotina diventa obbligatoria la stessa imposta. Adesso, quindi, vale per tutti. Prima il prezzo variava dai 5 ai 9 euro sul flacone, ora il costo sarà sempre intorno agli 8-9 euro. Nelle e-cig più recenti un flaconcino può durare mediamente 3-4 giorni. In altri casi – conclude Mancini – si consuma un flacone in poche ore. Dipende ovviamente dallo stile di utilizzo, c’è chi sta sempre con la sigaretta in bocca e chi ne fa un uso saltuario”.

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