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Cannabis light, venderla in tabaccheria può costare il ritiro della licenza

Sanzionati tabaccai di Bologna per avere in vendita le infiorescenze legali. Multa da 258 euro e ritiro della licenza in caso di recidiva.

La cannabis light, secondo l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, è surrogato del tabacco. E quindi, in attesa di una normativa quadro nazionale, non si può vendere in tabaccheria. È il motivo per cui alcuni tabaccai di Bologna, così come riportato da alcuni giornali locali, sono stati sanzionati con una multa da 258 euro e la minaccia di vedersi ritirata la licenza se non tolgono immediatamente il prodotto dalla vendita.
Lo scorso 2 novembre, la Federazione Tabaccai aveva inoltrato al ministero una richiesta di interpretazione sulla possibilità di vendere o meno le infiorescenze di canapa legale nelle tabaccherie. Nulla è accaduto sin d’allora, nel senso che i funzionari e i legali del ministero non hanno ancora risposto. Ma nel frattempo sono scattati i controlli e le sanzioni. Come segnalato sulla testata specializzata Dolcevita, “La legge n.74 1074/1968 vieta ai Sali e Tabacchi di vendere prodotti atti a surrogare i generi di Monopolio, significa che nessun tabaccaio può vendere prodotti da fumo privi di licenza dei Monopoli dello stato. Ma la cannabis light è certificata come prodotto ad “uso tecnico” e non destinato all’inalazione, per questo secondo i tabaccai che hanno iniziato a distribuirla non può essere considerata un prodotto sostitutivo del tabacco. Ma la direzione regionale dell’Agenzia dei Monopoli di Bologna è stata evidentemente di parere opposto“.

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