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L’agenzia dei monopoli e delle dogane non darà l’autorizzazione alla vendita nei negozi di vicinato ai liquidi che hanno in etichetta simboli riconducibili ad alimenti e bevande. Non soltanto in forma grafica ma anche in forma testuale, ovvero scritta. Lo ha stabilito una missiva firmata da Fabio Carducci, direttore centrale Gestione accise accise e monopolio. Ma le limitazioni non finiscono qui. I liquidi al Cbd, in attesa di regolamentazione, non avranno il benestare da parte del’Agenzia dei Monopoli. In sostanza, non verranno trattati come liquidi da inalazione e per questo non potranno essere inseriti nel computo della prevalenza. Aams non darà dunque autorizzazione per vendere liquidi al Cbd ai negozi specializzati un sigarette elettroniche.
Ma Aams aggiunge anche che non sarà data autorizzazione a tutti i liquidi che avranno in etichetta grafiche o parole riconducibili a cibi, bevande, frutta o alimenti commestibili, cartoni animati, supereroi e tutto ciò che potrebbe richiamare l’attenzione dei minori. Ma anche che assomiglino ad un prodotto cosmetico. Sono altresì vietate una serie di locuzioni da utilizzare nelle etichettature tra cui Elixir, Passione, Supreme, Super, Strong, Super, Ultra, Wonder, Young, Natural. Si prevedono ricorsi da parte delle aziende che da anni operano sul mercato con locuzioni simili a quelle dichiarate non a norma da Aams.