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“Ne abbiamo parlato proprio questa mattina. Presenteremo un emendamento al Decreto Di Maio. Abbiamo già quantificato i costi“. È lapidario Matteo Salvini. Ma è la sostanza che conta: l’imposta di consumo e il debito pregresso delle aziende del vaping saranno oggetto di un emendamento blindato che andrà a modificare il cosiddetto Decreto Dignità che tra oggi e domani dovrebbe essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Non è entrato nel dettaglio, perché il testo e le misure sono ancora al vaglio del gruppo parlamentare di concerto con gli economisti della Lega, ma ormai la tanto contestata imposta parrebbe essere arrivata al capolinea. L’iter è piuttosto semplice. Il decreto firmato dal vicepremier Di Maio sarà ritoccato da un maxi emendamento della Lega alla Camera il prossimo 24 luglio. Una volta modificato, il testo passerà al Senato dove dovrebbe essere sottoposto a voto di fiducia, quindi non dovrebbe avere problemi ad essere definitivamente convertito in legge.
La dichiarazione rilasciata a Sigmagazine riaccende la fiammella della speranza e dell’ottimismo per le migliaia di operatori del vaping che negli ultimi mesi hanno visto crollare il loro fatturato sino al 40 per cento. Riaccende la speranza anche per le aziende produttrici che potrebbero così rimodulare e rinegoziare il debito in forma ridotta, nonostante non abbiano mai incassato l’imposta di consumo che ora lo Stato chiede loro di versare.
Una data e un contenuto. Mancano dodici giorni. Il conto alla rovescia può cominciare. Sperando che sia la volta buona.