© Sigmagazine, rivista d'informazione specializzata e destinata ai professionisti del commercio delle sigarette elettroniche e dei liquidi di ricarica - Best edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - P. Iva 14153851002 - Direttore responsabile: Stefano Caliciuri - Redazione: viale Angelico 78, Roma - Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Roma al numero 234/2015 - Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017
Dura presa di posizione del ministro della salute ucraino contro i riscaldatori di tabacco. Con un lungo post su Facebook, ha attaccato lo strumento alternativo alle sigarette tradizionali perché, “come dimostrato dalla scienza“, non produce vapore come le sigarette elettroniche ma del vero e proprio fumo. “Negli ultimi nove anni – dice il ministro Ulyana Suprun – la prevalenza del fumo in Ucraina è diminuita dal 25,6% al 18,7%. Una tendenza simile è stata osservata nel mondo ma i produttori di tabacco inventano costantemente una varietà di tecnologie e strategie di marketing che potrebbero consentire loro di non abbassare le loro vendite e profitti. Tra questi nuovi apparecchi c’è la tecnologia “heat-not-burn” o “heat-non-burning“.
Secondo Suprun, il danno derivante dalle nuove tecnologie del fumo non è inferiore a quello del fumo normale. “Un gruppo di scienziati svizzeri ha condotto uno studio indipendente per scoprire se la tecnologia del tabacco riscaldato sia effettivamente migliore del tabacco tradizionale. Gli scienziati hanno scoperto che la mancanza di combustione non evita la produzione dei composti nocivi presenti nel fumo. La differenza nel contenuto di alcuni agenti cancerogeni (come la formaldeide e l’acroleina) è sensibile ma l’effetto del riscaldamento è sufficiente per sprigionare le sostanze nocive che avvelenano il corpo umano proprio come accade durante il fumo una sigaretta normale“. Suprun conclude con una pesante considerazione personale: “Uno dei maggiori problemi con l’uso di prodotti del tabacco alternativi è che i consumatori hanno inutili illusioni sulla loro sicurezza che invece ostacola la completa cessazione del fumo“.
Secondo Suprun, il danno derivante dalle nuove tecnologie del fumo non è inferiore a quello del fumo normale. “Un gruppo di scienziati svizzeri ha condotto uno studio indipendente per scoprire se la tecnologia del tabacco riscaldato sia effettivamente migliore del tabacco tradizionale. Gli scienziati hanno scoperto che la mancanza di combustione non evita la produzione dei composti nocivi presenti nel fumo. La differenza nel contenuto di alcuni agenti cancerogeni (come la formaldeide e l’acroleina) è sensibile ma l’effetto del riscaldamento è sufficiente per sprigionare le sostanze nocive che avvelenano il corpo umano proprio come accade durante il fumo una sigaretta normale“. Suprun conclude con una pesante considerazione personale: “Uno dei maggiori problemi con l’uso di prodotti del tabacco alternativi è che i consumatori hanno inutili illusioni sulla loro sicurezza che invece ostacola la completa cessazione del fumo“.