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Sigarette elettroniche, la Svezia ritocca al ribasso i limiti della nicotina

Il Paese scandinavo abbassa a 17mg/ml la concentrazione di libera vendita dei liquidi nicotinizzati per sigarette elettroniche.

Anche se rimangono legali, i liquidi con livelli di nicotina superiori i 17 mg per millilitro diventano di fatto regolamentati pesantemente. Succede in Svezia che, appellandosi alla classificazione europea di tossicità delle nicotina, occorre avere una specifica autorizzazione non solo per la vendita ma anche per il consumo. Lo rivela EcigIntelligence all’interno dell’apposito report dedicato al Paese del Nord Europa.
Come spiega il rapporto, “sembra improbabile che i singoli consumatori siano in grado di acquisire un’autorizzazione per uso personale, dovendosi dunque “accontentare” di utilizzare concentrazioni nicotiniche non superiori ai 17 mg/ml. La dose rappresenta comunque una buona base di partenza per tutti coloro che vogliono smettere di fumare, anche perché di fatto è di soli 3mg/ml inferiori alle prescrizioni della Tpd.
La situazione insolita è dovuta al fatto che la nicotina di tale concentrazione è classificata nella normativa europea come tossicità di categoria 3. In base alla legge svedese, questa classificazione impone un apposito permesso sia per la vendita che per l’utilizzo della sostanza.
L’Agenzia svedese per le sostanze chimiche ha così spiegato la scelta: “Vogliamo limitare l’uso di prodotti chimici pericolosi nelle nostre case per evitare incidenti, soprattutto tra i bambini”.
È utile ricordare che la Svezia è l’unico Paese europeo che ha ottenuto la deroga per commercializzare lo snus, il tabacco in bustina da tenere in bocca, considerato un vero e proprio prodotto d’eccellenza nazionale.

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