© Sigmagazine, rivista d'informazione specializzata e destinata ai professionisti del commercio delle sigarette elettroniche e dei liquidi di ricarica - Best edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - P. Iva 14153851002 - Direttore responsabile: Stefano Caliciuri - Redazione: viale Angelico 78, Roma - Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Roma al numero 234/2015 - Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017
Lega Italiana Anti Fumo
Il professor Riccardo Polosa è stato invitato a un incontro con i rappresentanti del parlamento giapponese per un confronto sulle nuove normative antifumo che entreranno in vigore nel 2020 in occasione delle Olimpiadi di Tokyo e per avviare i primi rapporti istituzionali con il CoEHAR,il Centro di Ricerca per la Riduzione del Danno da Fumo del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università di Catania. Proprio stamane, infatti, Polosa è stato ricevuto al The National Diet (il Parlamento giapponese che ha sede a Tokyo) dal vice Ministro delle Finanze, Kazunori Tanaka per un confronto sul tema delle nuove tecnologie a rischio ridotto.
Il Giappone ha una elevata prevalenza di tabagismo con circa 30 milioni di fumatori. Le regole relative al fumo sono alquanto singolari e diametralmente opposte a quelle applicate in Europa. Sebbene a Tokyo non sia consentito fumare negli spazi aperti (fumare per strada è considerato da maleducati), si può farlo in quelli chiusi (compresi bar e ristoranti). Come noto, il paese del Sol levante ha sempre avuto una particolare ed accentuata attrazione per la tecnologia. Proprio per questo negli ultimi anni, grazie anche ad una legislazione più permissiva nei confronti dei prodotti contenenti tabacco, la vendita dei prodotti a tabacco riscaldato ha raggiunto risultati impensabili. Nel giro di soli tre anni, due fumatori su dieci in Giappone utilizzano riscaldatori di tabacco; Iqos e Glo sono tra i più venduti, ma è atteso anche l’avvento dei riscaldatori ibridi come il Ploom Tech. Di contro la commercializzazione delle sigarette elettroniche con nicotina obbedisce alla normativa farmaceutica e pertanto risulta fortemente penalizzata. Il boom che ha consentito a milioni di giapponesi di uscire definitivamente dal tabagismo è diventato in pochissimo tempo un caso-studio internazionale. Polosa ha incontrato per conto del CoEHAR diversi stakeholders e ha potuto verificare di persona l‘entità e l’impatto che questo fenomeno sta avendo in quel paese. Noto per essere l’autore più produttivo al mondo nel campo della ricerca applicata agli strumenti alternativi al fumo di sigaretta, lo scienziato catanese ha illustrato le teorie ed i risultati della sua ricerca ai rappresentanti del governo nipponico e ha ottenuto dal vice-ministro Tanaka l’impegno per un simposio internazionale sul tema delle nuove tecnologie a rischio ridotto, che probabilmente si terrà a Tokyo entro il prossimo anno.
“Questa esperienza nipponica – ha commentato Riccardo Polosa – mi ha insegnato che la promozione a l’accettazione delle nuove tecnologie per riduzione del danno da fumo può dare risultati straordinari in termini di salute pubblica la completa comprensione di queste potenzialità da parte del vice-ministro Tanaka mi ha sorpreso positivamente”.