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Oltre 71 miliardi di mozziconi gettati in mare e lungo le coste italiane

La Francia pensa ad una tassa a carico dei produttori. In Italia porterebbe circa un miliardo di euro nelle casse dello Stato.

L’estate 2018 è stata caratterizzata da una massiccia campagna di informazione e sensibilizzazione contro l’abbandono della plastica in mare. Istituzioni, enti privati, fondazioni: tutti hanno promosso attività volte a salvaguardare l’ambiente marino e oceanico dall’inquinamento plastico.
Ma c’è un altro problema, frutto della diseducazione dell’uomo, che causa danni ancora maggiori all’ecosistema marino: l’abbandono dei mozziconi di sigarette. È pensiero comunque che la cicca di sigaretta sia un oggetino piccolo e quindi incapace di fare danni. Ma non è così. Secondo i ricercatori del progetto Cigarette Butt Pollution, ogni anno vengono gettati nelle acque marine e oceaniche circa 5.500 miliardi di mozziconi, di cui circa 5 miliardi con il filtro. Ovvero, vengono gettati miligliaia di miliardi di rifiuti contenenti plastica, acetato di cellulosa e tutte le componenti tossiche e nocive derivante dalla combustione del tabacco. I filtri non sono biodegradabili e occorrono decine di anni prima di vederli decomposti. Gli scienziati hanno anche dichiarato di aver trovato tracce di queste sostanze chimiche nel 70 per cento degli uccelli marini e nel 30 per cento delle tartarughe marine esaminate che spesso mangiano le cicche scambiandole per pesci o insetti. L’organizzazione non governativa Ocean Conservancy, che dal 1986 si batte per pulire le spiagge ogni anno, ha raccolto oltre 60 milioni di mozziconi di sigarette in 32 anni. Una piccolissima goccia nell’oceano, ma da qualche parte bisogna pur cominciare.
Negli ultimi tempi in Francia si è acceso il dibattito circa la possibilità di tassare i filtri delle sigarette con un centesimo a pacchetto che andrebbe a costituire un fondo per consentire la pulizia di parchi, strade e spiagge dai mozziconi. La tassa sarebbe interamente a carico dei produttori di sigarette, non incide quindi sul prezzo ma sulla produzione. Un solo mozzicone di sigaretta contiene al suo interno circa 4mila sostanze chimiche in grado di contaminare sino a cento litri di acqua.
Se l’idea francese fosse replicata anche dall’Italia si avrebbe una drastica riduzione dell’inquinamento ma allo stesso tempo un introito erariale da destinare al fondo ambientale. In Italia ci sono circa 14 milioni di fumatori che mediamente consumano 14 sigarette al giorno; significa cioé che ogni anno vengono buttati oltre 71 miliardi di mozziconi. Le stime dicono che circa il 40 per cento di questi vengono gettati a terra. Significherebbe che in un anno una tassa minima di un solo centesimo sui mozziconi potrebbe garantire allo Stato un introito di 715 milioni euro. Una somma che potrebbe essere destinata alla pulizia di almeno 7mila chilometri di costa.

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