L'attualità quotidiana sulla sigaretta elettronica

Vietare la sigaretta elettronica significa firmare patto con industria del tabacco

Decine di autorevoli scienziati da tutto il mondo - tra cui l'italiano Polosa - firmano aspro documento contro l'Organizzazione mondiale della Sanità.

Lega Italiana Anti Fumo

È iniziato a Ginevra il COP8, l’ottava sessione della Conferenza delle Parti alla Convenzione quadro dell’OMS per il controllo del tabacco. E mentre i delegati si riuniscono, un gruppo di scienziati tra i più autorevoli al mondo, firma un rapporto internazionale che critica duramente l’atteggiamento dell’OMS. “Niente fuoco, niente fumo: lo stato globale della riduzione del danno da fumo” è appena stato pubblicato da APO, l’osservatorio internazionale di analisi politiche, ed è firmato da tutti gli scienziati più autorevoli al mondo nel campo della ricerca internazionale per la riduzione del danno da fumo.
Tra loro anche Riccardo Polosa, il direttore del CoEHAR, il Centro di Ricerca Internazionale per la Riduzione del Danno da Fumo dell’Università degli Studi di Catania.Gli esperti accusano l’OMS di non rispettare gli obblighi del trattato internazionale che sostiene la diffusione di strumenti alternativi al fumo e meno dannosi per la salute e affermano che prodotti come le sigarette elettroniche, i dispositivi a tabacco riscaldato e lo snus svedese hanno avuto un enorme successo nel ridurre i tassi dal fumo nel mondo ed è per questo che l’ostilità storica dell’OMS è inaccettabile. “L’OMS ignora il trattato che obbliga tutti i firmatari ad adottare l’approccio strategico della riduzione del danno da fumo per incoraggiare i fumatori a passare a prodotti più sicuri”, ha affermato il professor Gerry Stimson di Knowledge Action Change (Londra), che ha commissionato la relazione.

Il rapporto elenca i 39 paesi in cui sono state vietate le sigarette elettroniche o i liquidi di nicotina e riporta alcuni esempi opposti. Tra questi:

  • la Norvegia dove – dopo l’introduzione dello snus – il tasso di fumo tra le giovani donne è crollato dal 30% a solo l’1%;
  • gli Stati Uniti che, con la rapida crescita dell’uso di sigarette elettroniche, hanno visto una netta diminuzione del fumo tra gli adolescenti;
  • il Giappone che, grazie al successo dei prodotti del tabacco riscaldato, ha visto un calo delle vendite di sigarette di un quarto negli ultimi 2 anni.

E’ stato sorprendente esaminare i dati e confermare che l’utilizzo delle e-cig è sempre legato ad una netta diminuzione dei tassi di fumo di sigaretta convenzionale. Qualunque sia la motivazione secondo la quale molti Paesi scelgono di mettere a bando la vendita di e-cig è bene per loro sapere di aver firmato un patto di amicizia con l’industria del tabacco”, ha detto Harry Shapiro, l’autore principale del rapporto.
Al COP8 parteciperanno i rappresentanti di 181 paesi. Tutti i 181 paesi che, secondo la Convenzione quadro dell’OMS sul controllo del tabacco, sono obbligati a seguire la teoria della riduzione del danno. Tuttavia, nonostante l’apparenza, il COP8 è tutt’altro che inclusivo perché negli anni ha visto restare fuori i consumatori, i giornalisti e persino l’Interpol.
Per promuovere un ulteriore dialogo e una maggiore partecipazione su questioni argomenti proprio in queste ore a Ginevra si sta svolgendo una riunione parallela al COP8 cui parteciperanno anche gli autore del report:
David Abrams, USA;
Amy Arthur, USA;
Scott Ballin, USA;
Clive Bates, Zimbabwe;
Atakan Befrits, Sweden;
Jeannie Cameron, UK;
Gregory Conley, USA;
Kim Dabelstein, Denmark;
Miroslaw Dworniczak, Poland;
Konstantinos Farsalinos, Greece;
Ryan Gelbart, Australia;
Judy Gibson, UK;
Joe Gitchell, USA;
Marewa Glover, New Zealand;
Bill Godshall, USA;
Wayne Hall, Australia;
James Hargrave, UK;
Bonnie Herzog, USA;
Zvi Herzig, Israel;
Sarah Jakes, UK;
Martin Jarvis, UK;
Cecilia Kindstrand-Isaksson, Sweden;
Patricia Kovacevic, USA;
Jacques Le Houezec, France;
David Levy, USA;
Karl Lund, Norway;
Angus McKay, Australia;
Colin Mendelsohn, Australia;
Barnaby Page, UK;
Tim Phillips, UK;
Riccardo Polosa, Italy;
Helen Redmond, USA;
Rajesh Sharan, India;
Saul Shiffman, USA;
Karl Snaebjornsson, Iceland;
David Sweanor, Canada;
Nancy Sutthoff, New Zealand;
Roberto Sussman, Mexico;
Bengt Wiberg, Sweden.

Articoli correlati