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Sigarette elettroniche, Giorgetti (Anafe): "Opportunità per la salute, risparmio per lo Stato"

L'intervento del vicepresidente dell'associazione confindustriale alla tavola rotonda "Per un Lazio senza fumo: politiche sanitarie e riduzione del danno" promossa a Roma da Unindustria.

Dopo anni in cui il nostro settore ha subito rallentamenti dovuti ad eccessive penalizzazioni fiscali, stiamo registrando finalmente una ripresa e confidiamo di raggiungere presto la competitività maturata in altri Paesi europei dove, in un’ottica di riduzione del danno, si moltiplicano le iniziative di sensibilizzazione finalizzate alla sostituzione delle sigarette tradizionali con prodotti di nuova generazione come, appunto, le sigarette elettroniche”. È quanto ha dichiarato Gianluca Giorgetti, vicepresidente di Anafe, l’associazione nazionale produttori fumo elettronico aderente a Confindustria, intervenendo questa mattina alla tavola rotonda Per un Lazio senza fumo: politiche sanitarie e riduzione del danno promossa a Roma da Unindustria.
L’Inghilterra – continua Giorgetti – dove è lo stesso Ministero della Salute ad aver sottolineato che le sigarette elettroniche sono del 95% meno dannose rispetto alle sigarette tradizionali, è il Paese più di tutti all’avanguardia per quanto riguarda l’informazione ai cittadini sui prodotti a rischio ridotto. Ciò che caratterizza questi prodotti è, infatti, l’assenza di combustione da cui deriva la gran parte delle sostanze tossiche delle sigarette tradizionali. È questo il motivo per cui le e-cig sono un’alternativa meno nociva che dovrebbe essere seguita per contrastare, in modo pragmatico, le malattie fumo correlate. Il divieto di pubblicità rende l’attività di comunicazione sui nostri prodotti fortemente limitata. I dati scientifici ed economici sono chiari: se da un lato le accise sulle sigarette tradizionali garantiscono allo Stato un incasso di 14 miliardi l’anno, dall’altro sono ben 7 i miliardi assorbiti dai costi sociali per le cure delle malattie determinate dal fumo. I prodotti a rischio ridotto consentono – conclude Giorgetti –  non solo un’opportunità per la tutela della salute degli attuali fumatori, ma anche un risparmio strutturale enorme per le casse dello Stato”.

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