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Golden Holocaust, 700 pagine d’accusa contro le compagnie del tabacco

Golden Holocaust è un'importante opera basata su 80 milioni di documenti d'archivio che le compagnie di tabacco furono costrette a rendere pubblici durante i principali processi statunitensi iniziati negli anni Ottanta e Novanta.

La sigaretta è l’invenzione più letale nella storia dell’umanità“. Ecco come Robert N. Proctor riassume nelle ultime pagine di Golden Holocaust la storia dell’industria del tabacco. E già dal titolo si capisce la considerazione dell’autore nei confronti delle multinazionali del tabacco, aziende che vivono sulle spalle di centinaia di milioni di persone destinate ad essere uccise. Un vero e proprio Olocausto, insomma.
Golden Holocaust è un’importante opera basata su 80 milioni di documenti d’archivio che le compagnie di tabacco furono costrette a rendere pubblici durante i principali processi statunitensi iniziati negli anni Ottanta e Novanta del secolo scorso. Nessuno, e probabilmente neppure l’industria del tabacco, avrebbe potuto immaginare che qualcuno avrebbe avuto il coraggio di analizzare l’imponente massa di documenti e diffonderla pubblicamente come opera di dissuasione dal fumo. Robert N. Proctor lo ha fatto. Gli ci vogliono quasi 700 pagine per cercare di sintetizzare e denunciare quello che lui stesso descrive come un crimine contro l’umanità.
Per i soldi, ti uccidono e uccidono i tuoi figli– commenta Proctor – a dispetto di tutta l’umanità, a dispetto della sofferenza intollerabile per i pazienti, indipendentemente dal dolore delle famiglie che perdono troppo presto un genitore o un figlio“. Quando Robert N. Proctor ha scelto la parola “olocausto”, era consapevole della gravità, del peso e della sofferenza della parola. Ma probabilmente l’ha scelta appositamente.
Golden Holocaust rivela i notevoli investimenti dell’industria del tabacco per riuscire a incastrare nuovi fumatori, “non soprattutto, ma “solo” tra i giovani“. La volta che si parlò del fumo come potente cancerogeno è stato nel 1953. Ma 65 anni non sono bastati per convincere i governi e le istituzioni sanitarie.
Un capitolo a parte è dedicato alla scienza e alle università e a come avrebbero partecipato direttamente alla creazione o diffusione di false informazioni con lo scopo di nascondere i reali danni del tabacco, evitando l’emorragia del numero dei fumatori che probabilmente si sarebbe verificata, se avessero rivelato le quantità di arsenico e ammoniaca presenti nelle miscele di tabacco delle sigarette per aumentare la dipendenza. Gli Stati vedono invece nel tabacco una ingente fonte di guadagno: 14 miliardi di euro in Italia, poco di più in Francia. Ma anche molti media e società di consulenza, ricorda Proctor, che giovano di finanziamenti (non espliciti) per organizzare convegni, seminari o inserti speciali.
Golden Holocaust è in lingua inglese e francese ed è reperibile anche online in versione elettronica. In italiano non è ancora stato tradotto.

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