© Sigmagazine, rivista d'informazione specializzata e destinata ai professionisti del commercio delle sigarette elettroniche e dei liquidi di ricarica - Best edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - P. Iva 14153851002 - Direttore responsabile: Stefano Caliciuri - Redazione: viale Angelico 78, Roma - Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Roma al numero 234/2015 - Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017
I medici di medicina generale sostengono la sigaretta elettronica come strumento per smettere di fumare e ridurre i danni fumo-correlati. Lo ha detto questa mattina Claudio Cricelli, presidente della Società Italiana di Medicina Generale, riunita a congresso a Firenze. “I medici di medicina generale italiani sono, in Europa, tra quelli più competenti e sensibili ai problemi legati al fumo. Il problema che ci siamo posti è che a fronte di una diminuzione del numero dei fumatori e di un aumento purtroppo delle patologie legate al fumo, occorre fare un intervento su quella fascia di popolazione che non riesce oppure non desidera smettere di fumare. L’atteggiamento che abbiamo assunto – ha proseguito Cricelli – è prioritariamente di sviluppare tutti i sistemi che aiutano le persone a sospendere a smettere il fumo ma anche ad aiutare coloro i quali non riuscendo o non volendo devono essere protetti dal rischio rappresentato dal fumo tradizionale. Abbiamo dato supporto proprio alla riduzione del rischio. Noi siamo convinti – ha concluso Cricelli – che gli strumenti moderni sia dal punto di vista della riduzione del rischio che della configurazione dell’uso siano in grado di diminuire in maniera sostanziale i danni che produce il vecchio fumo di sigaretta o di altri strumenti di fumo“.
La posizione dei medici di medicina generale fa dunque ben sperare in ottica di sostenibilità degli strumenti di riduzione del danno.