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Sigarette elettroniche: via libera a vendita sul web, stop nicotina in acqua

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il testo del decreto legge 119 che reintroduce la possibilità di vendere liquidi di ricarica online. Per la nuova imposta occorre invece attendere il primo gennaio 2019.

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, diventa operativo il Decreto legge numero 119 del 23 ottobre 2018 recante disposizioni urgenti in materia fiscale e finanziaria. Tra le nuove disposizioni, spiccano quelle che alleggeriscono la pressione fiscale e normativa per le aziende e i commercianti di sigarette elettroniche.
In particolare, è stata introdotta una riduzione importante della tassazione che passa dagli attuali 37 centesimi per millilitro ai futuri 4 centesimi (liquidi senza nicotina) e 8 centesimi (nicotina) per millilitro. L’imposta di consumo così come introdotta da un emendamento della Lega in Senato, entrerà in vigore a partire dal 1 gennaio 2019. Sino ad allora occorrerà fare riferimento ancora alla vecchia imposizione.
Non occorre invece attendere altro tempo per poter vedere comparire sui siti internet le proposte di acquisto di liquidi con e senza nicotina. Da domani, mercoledì 19 dicembre, il decreto apre le vendite anche ai privati purché l’e-shop sia dotato di deposito fiscale e sia in grado di interdire l’accesso al carrello ai minori di 18 anni. Rimangono invece vietati gli acquisti online transfrontalieri, ovvero da siti esteri. Tutti i prodotti contenenti nicotina destinati al comparto del vaping dovranno sottostare alle prescrizioni della Direttiva europei sui tabacchi. Ciò significa che, ad esempio, sempre da domani non sarà più possibile vendere al dettaglio la cosiddetta acqua e nicotina nella composizione attuale in alte concentrazioni. Potrà invece essere venduta solo se la gradazione nicotinica non supera i 20 milliligrammi per millilitro. Le sanzioni per i negozianti inosservanti sono pesanti: 150 mila euro e sospensione dell’autorizzazione Aams. O, altrimenti, ove non fosse un negozio autorizzato, l’ipotesi di reato è di contrabbando. La norma di legge non prevede alcun periodo di transizione o di smaltimento, tantomeno assegna all’Agenzia Dogane e Monopoli la possibilità di deroga temporale.
Le aziende che hanno un contenzioso aperto con il Fisco potranno concordare un piano di rientro decennale, senza sanzioni o interessi, sulla base del 5 per cento dell’importo dovuto ma non versato. In ogni caso, tutte le aziende potranno concordare un pagamento ridotto sulla base del 5 per cento di quanto effettivamente venduto sotto imposta sino al 31 dicembre .
Entro il mese di marzo, infine, l’Istat, i ministeri competenti e le associazioni di settore provvederanno a istituire il Codice Ateco principale per la categoria dei vaporizzatori e dei liquidi da inalazione.

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