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Il Movimento dei genitori a difesa dei bambini (Moige) ha presentato questa mattina a Roma i risultati di una inchiesta volta a far conoscere come i giovanissimi accedono all’acquisto di prodotti loro vietati: alcol, tabacco, cannabis, giochi d’azzardo, pornografia. L’indagine, curata dal professor Tonino Cantelmi dell’Università Europea di Roma, è stata condotta su un campione 1.388 minori tra gli 11 e i 17 anni delle scuole secondarie di primo e secondo grado, con un’età media di 14 anni. Rispetto alla collocazione geografica: 30% dal Centro Italia, 21% dal Nord Italia, 49% dal Sud Italia.
Il 51% dei giovanissimi intervistati ha dichiarato di comprare le sigarette direttamente in tabaccheria, mentre la rimanente parte o se le fa acquistare da un amico maggiorenne oppure attraverso il distributore automatico con la tessera sanitaria chiesta a prestito da un maggiorenne; il 15% dichiara che esistono distributori ai quali si può accedere anche senza tessera.
Sorprende, però, il dato relativo i negozi di sigarette elettroniche: secondo l’indagine del Moige, i giovani dichiarano che nel 78% dei casi non è stato chiesto loro un documento prima dell’acquisto e che tre volte su quattro il rivenditore non si è rifiutato di vendere il prodotto nonostante fossero minorenni.