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Nel 2018 gli investimenti di British American Tobacco (Bat) in Italia ammontano a circa 229 milioni di euro, superando il target annuale previsto (pari a circa 200 milioni) grazie all’introduzione nel mercato della sua linea completa di prodotti di nuova generazione che includono sia quelli da vaping (le e-cig della linea Vype) sia quelli a tabacco riscaldato.
Ammonta così a circa 845 milioni di euro la somma investita negli ultimi 4 anni da Bat, parte del suo ambizioso piano di investimenti in Italia del valore di 1 miliardo di euro in 5 anni avviato nel 2015.
Nel dettaglio, gli investimenti del 2018 ammontano a circa 131 milioni di euro investiti per l’acquisto di macchinari industriali (da aziende italiane leader mondiali nel settore del confezionamento e del packaging); circa 75 milioni di euro per investimenti in attività di marketing, distribuzione e ricerche di mercato e circa 23 milioni di euro per l’acquisto di circa 5.000 tonnellate di tabacco italiano.
“Siamo orgogliosi di confermare nuovamente il nostro impegno in Italia, un Paese strategico per Bat, tanto da rappresentare il secondo mercato in Europa occidentale per volumi e tra i primi 15 al mondo – commenta Andrea Conzonato, presidente e Ad di Bat Italia. “Dalla nascita di Bat Italia nel 2002, che ha poi assunto la sua attuale configurazione con l’acquisizione dell’Ente Tabacchi Italiani Spa nel 2004 per 2,3 miliardi di euro – uno dei più grandi investimenti mai effettuati da un’azienda internazionale in Italia – oggi la nostra società impiega più di 380 persone nel Paese e contribuisce alle entrate erariali dello Stato con circa 3 miliardi di euro l’anno tra accise e Iva. Abbiamo fiducia nel fatto che onoreremo l’impegno assunto con il nostro piano di investimenti avviato nel 2015, raggiungendo alla fine del 2019 la cifra di 1 miliardo di euro investita in Italia. La qualità delle eccellenze italiane, insieme ad un dialogo aperto, trasparente e costruttivo tra la nostra industria e le Istituzioni è alla base del nostro impegno. Un dialogo che mira ad assicurare una corretta pianificazione delle misure fiscali e regolatorie nel nostro settore, con aumenti ragionevoli della fiscalità basati sulla prevedibilità e sul mantenimento dell’equilibrio del mercato tra gli operatori, a garanzia della sostenibilità del sistema. Se l’Italia garantirà stabilità, prevedibilità, certezza regolatoria e fiscale – sia per i player del mercato che per l’Erario dello Stato – evitando interventi estemporanei, e finché sarà assicurata la sostenibilità del nostro business e dei nostri investimenti – conclude Conzonato – l’Italia e le sue eccellenze rimarranno al centro delle strategie del gruppo Bat” .
Nei primissimi mesi dal lancio a Torino, il riscaldatore di tabacco Glo ha raggiunto una quota di mercato del 6% del tabacco riscaldato, ovvero oltre 3.000 consumatori; un tasso di penetrazione del mercato pari al 2,5% dei consumatori adulti e circa 400.000 stick di ricarica venduti nel capoluogo piemontese.
Dal 2012 ad oggi Bat ha investito su scala globale oltre 2,5 miliardi di dollari nei prodotti di nuova generazione (NGP, Next Generation Products). Presente in 23 mercati con i suoi NGP, in 12 Paesi con i prodotti del vaping.
Nella prima metà del 2018 British American Tobacco ha generato ricavi per 405 milioni di sterline (reported revenues. 427 – Constant rates), suddivisi tra THP (tabacco riscaldato) per 289 milioni di sterline (reported revenues. 305 – Constant rates) e vaping, con 116 milioni di sterline (circa 130 milioni di euro, reported revenues. 122 – Constant rates). Sempre a metà 2018 i prodotti di nuova generazione valevano circa il 2% dei ricavi globali del Gruppo BAT (dato al 31 dicembre 2017, pari a 20,292 miliardi di sterline. Profits from operations: 6,476 miliardi di sterline).