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“Ho troppo da fare. Ho tre negozi in apertura e altri da gestire. Non riesco a dedicare tempo all’associazione Coiv e per questo preferisco uscire“. Nonostante sia stato uno dei soci fondatori, Adriano Di Ianne ha deciso di scendere dal carro di Coiv, l’associazione che riunisce una ventina di produttori e distributori delle sigarette elettroniche. “Non c’è alcuna polemica, non vorrei che si pensasse male – sottolinea Di Ianne – ma la mia scelta è dettata unicamente da una pura questione personale, di tempo da dover dedicare al lavoro e voler dedicare alla famiglia. Anzi, colgo l’occasione per auspicare al presidente Colaianni tutto il meglio possibile, ha dimostrato impegno e volontà nel voler perseguire obiettivi comuni in grado di tutelare tutti gli iscritti“.
Intanto, come Di Ianne, in queste ore anche Orlando D’alessandro toglie il logo de La Tabaccheria dalla lista dei soci di Coiv. La decisione è stata pubblicata sulle pagine social ed è stata motivata da “scelte aziendali diverse e quindi incompatibili con la nostra permanenza in Coiv”.
“Mi dispiace – commenta Dario Colaianni, presidente Coiv – C’è rammarico e al di là di quello che avviene nell’associazione continuo a nutrire stima con le persone coinvolte. Si è tentato di costruire un’etica per il settore e i progetti che abbiamo in campo lo dimostrano. Quando tante anime sono coinvolte in un progetto ambizioso come il nostro è forse quasi naturale che qualcuno abbia vedute diverse, tutte legittime, e poi magari decida di abbandonare la nave. Ma non sono solito confondere il rapporto personale con quello associativo. La stima e il rispetto, anche personale, nei loro confronti rimangono immutati“. Sotto la presidenza Colaianni si sono registrati diciassette ingressi e due defezioni. Il saldo attuale conta ventuno soci, rappresentativi di circa il 70 per cento delle aziende attive in qualche associazione.