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Petizione europea per “una regolamentazione più intelligente delle sigarette elettroniche”

La raccolta firme comincerà il 20 febbraio. Mosè Giacomello è il vice portavoce europeo.

“Vogliamo una regolamentazione più intelligente delle sigarette elettroniche!”. È il titolo della petizione europea che, dopo il benestare di Frans Timmermans, vice presidente della Commissione europea, potrebbe cambiare le sorti del vaping. L’iniziativa si prefigge di “creare una normativa su misura che distingua chiaramente i prodotti del fumo elettronico da quelli del tabacco e dai prodotti farmaceutici”. Gli organizzatori, nel cui board siedono anche due italiani (Mosè Giacomello, in foto, in rappresentanza dell’Italia e Valerio Forconi in rappresentanza del Belgio), invitano la Commissione a “garantire una nuova legislazione basata sul rispetto obbligatorio di norme rigorose in materia di qualità dei prodotti, sicurezza e fabbricazione, nonché su pratiche commerciali responsabili che garantiscano la tutela dei giovani”.
A partire dal 20 febbraio gli organizzatori avranno un anno di tempo per raccogliere un milione di firme in almeno sette paesi membri dell’Unione europea. In caso di esito positivo, la Commissione europea avrà tre mesi di tempo per audire i proponenti e dare una risposta in merito. La Commissione potrà decidere se dare avvio ad una nuova regolamentazione delle ecig oppure mantenere l’attuale: in entrambi i casi la risposta dovrà essere motivata.
L’organizzazione ha già predisposto un portale online in cui i cittadini europei potranno firmare la petizione. Sarà messo online a partire dal 20 febbraio, giornata in cui la petizione avrà ufficialmente inizio.
L’iniziativa dei cittadini è una forma di partecipazione diretta prevista dal Trattato di Lisbona. Consente ai cittadini dell’Unione di proporre nuove norme o modificare le esistenti solo dopo aver raccolto un numero di firme adeguate. Nel caso in cui la petizione sull’ecig andasse in porto, il comitato organizzatore potrà essere ascoltato in sede di Commisisone e proporre modifiche alla Tpd. Prima su tutte, la scissione tra tabacco e vaping con la creazione di una normativa per il vapore svincolata dal tabacco.
Il portavoce dell’iniziativa è il tedesco Dustin Dahlmann mentre Mosè Giacomello è stato eletto vice portavoce. Un riconoscimento che rende onore all’intero movimento del vaping italiano.

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