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Un nuovo atomizzatore rigenerabile da guancia. È la proposta di Innokin, elaborata in collaborazione con Phil Busardo e Dimitris Agrafiotis, i due celebri attivisti del vaping internazionale. Si tratta della seconda versione dell’Ares, l’atom che già negli anni scorsi ha raccolto grande apprezzamenda parte dei consumatori. “L’Ares II – spiega Phil Busardo – è stato progettato per rispondere alle osservazioni dei consumatori sull’Ares originale, introducendo al contempo una nuova caratteristica unica. L’Ares II sarà disponibile anche nella versione 24 mm e 22 mm”. 
Rispetto alla prima versione, l’Ares II vede migliorati i sigilli in alto e in basso dell’atomizzatore così da impedire perdite di liquido e di aria, caratteristiche che garantiscono un tiro di guancia ancora più stretto. C’è inoltre la possibilità di rimuovere il coperchio superiore in modo che l’utente possa sostituire il sigillo in silicone della porta di riempimento e sono comparsi i dent di arresto al principale controllo del flusso dell’aria per permettere una selezione del flusso più precisa. Il lavoro di Busardo e Agrafiotis si è concentrato prevalentemente sul flusso dell’aria e, infatti, a differenza della prima versione, è stato aggiunto un ulteriore foro di 0,8 millilitri che consente di stringere ancora di più il tiro. “Abbiamo anche fatto in modo – continua Busardo – che la filettatura della campana facesse il giro del deck per una migliore tenuta e per dare la possibilità di inserire il cotone senza prima bagnarlo con il liquido. La modifica più importante e che ci rende più orgogliosi è il Cross Air Flow Control (o Cafc) situato sotto la resistenza. Volevamo offrire agli svapatori la possibilità di ottimizzare il flusso d’aria sotto la resistenza senza dover cambiare gli inserti o rimuovere la resistenza per effettuare le regolazioni. Questo nuovo design è il primo del suo genere e consente agli utenti di regolare al meglio la porta dell’aria sotto la resistenza da un piccolo foro che porta una fessura che corre lungo la resistenza”. Al di là di questi cambiamenti, il deck è rimasto molto simile all’originale e rimane tra quelli più semplici da rigenerare. “Speriamo davvero – conclude Busardo – che i consumatori adorino la nuova Ares II tanto quanto noi”.
