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Anche Taiwan accecata dal proibizionismo: la sigaretta elettronica diventa illegale

È stato approvato in terza lettura, e quindi in via definitiva, il Regolamento sui prodotti del tabacco e simili. Landl (World Vapers' Alliance): "Decisione assurda frutto di terribile campagna di disinformazione".

Dopo gran parte dei paesi del nord Europa e del sud est asiatico, anche Taiwan va ad aggiungersi all’elenco dei proibizionisti nei confronti della sigaretta elettronica. È stato approvato in terza lettura, e quindi in via definitiva, il regolamento sui “prodotti del tabacco e simili”, ovvero le sigarette elettroniche e i riscaldatori di tabacco. Le prime sono state vietate mentre i secondi saranno sottoposti a una rigida regolamentazione prima di poter essere distribuiti e venduti al pubblico. È stata inoltre alzata l’asticella dell’età: si potranno acquistare sigarette e riscaldatori soltanto dopo il compimento del ventesimo anno. Stratosferica la sanzione per i commercianti colti a vendere sigarette elettroniche: 50 milioni di nuovi dollari taiwanesi che corrispondono a poco più di 1,5 milioni di euro.
Non si è fatto attendere il commento di Michael Landl, direttore della World Vapers’ Alliance, il network internazionali di associazioni dei consumatori di sigarette elettroniche: “Quello che stiamo vedendo a Taiwan è il risultato di una terribile campagna di disinformazione sulla riduzione del danno. Lo svapo è molto meno dannoso del fumo e ha il potenziale per salvare migliaia di vite, anche a Taiwan. La storia ha anche dimostrato che introdurre divieti su divieti è una strategia che non funziona, anzi non faranno altro che spingere migliaia di persone a tornare a fumare o ad affidarsi  mercato parallelo. Se vogliamo realizzare una società senza fumo, dobbiamo sostenere le politiche di riduzione del danno causato dal tabacco, non distruggerle. La decisione odierna dei legislatori taiwanesi è un errore catastrofico per la salute pubblica del Paese. Invece di divieti espliciti, la regolamentazione deve basarsi sulla scienza e sull’esperienza di milioni di consumatori. I prodotti meno dannosi devono essere trattati in modo diverso rispetto alle sigarette. Taiwan dovrebbe seguire i paesi leader della riduzione del danno come il Regno Unito o la Svezia, che stanno sempre più incoraggiando i fumatori a passare al vaping o a prodotti senza combustione“.

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