Testata giornalistica destinata agli operatori del settore delle sigarette elettroniche - Registrazione Tribunale di Roma: 234/2015; Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017 - Best Edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - Partita Iva 14153851002

Tra Jürgen Klopp e Carlo Ancelotti galeotta fu la sigaretta elettronica

Il tecnico italiano, forte fumatore, rivela il regalo ricevuto dal collega tedesco del Liverpool.

Una notte da dimenticare per Jürgen Klopp, allenatore del Liverpool, che ha visto soccombere la sua squadra in casa contro il Real Madrid. Nonostante sia andato in vantaggio di due reti, la corazzata guidata da Carlo Ancelotti ha ribaltato il match riuscendo addirittura a calare il pokerissimo. Un risultato che quasi azzera le possibilità degli inglesi di passare al turno successivo. Tra i due allenatori c’è sempre stato un profondo rispetto, sentimento avvalorato anche dall’abitudine tutta anglosassone di trascorrere il post partita insieme all’interno degli uffici dirigenziali dello stadio con relativo consegna di un regalo da parte della squadra ospitante. Non si sa cosa questa volta Klopp abbia regalato a Ancelotti ma, come lo stesso tecnico italiano ha rivelato “l’ultima volta mi regalò una sigaretta elettronica“.
È noto infatti che l’ex centrocampista di Milan e Roma sia un assiduo fumatore. Già nel 2005, in una intervista per la Gazzetta dello Sport, così si descriveva. ““Sono un clandestino e non ce la faccio a smettere. Ho provato un sacco di volte, ho lanciato via il pacchetto, accartocciato, pestato. Basta, questa è l’ultima. Sul serio, fine, lo giuro. Dico sempre così. Poi invece… Due fette di salame, un bicchiere di rosso, un caffettino e la cerchi. La cerchi prima della partita, la cerchi dopo”. E durante? “No, non si può, è vietato e io rispetto le leggi e i divieti. Poi sono concentrato sulla partita. Ma la sigaretta è uno stress, è un antistress, è qualcosa che ti manca. Allora, quando puoi, metti le mani in tasca automaticamente, la sfili e te la trovi in bocca. Che fai? Due tiratine, via. Lo so, fa male, non è bello, è da vecchio, un viziaccio. Smetterò”. Chissà se con la sigaretta elettronica regalatagli da Klopp riuscirà finalmente a soddisfare l’apettativa. Ci vuole determinazione e costanza, soprattutto nei primi giorni in cui non bisogna cadere nella tentazione di dire: “Ne fumo solo una e poi basta”. Anche quando si pensa che non ce la si farà mai. Un po’ come la partita di ieri: è andato sotto di due gol ma ha saputo tenere duro. E ha vinto.

Articoli correlati