L'attualità quotidiana sulla sigaretta elettronica

Alleanza YouTube-Oms contro la disinformazione scientifica

La celebre piattaforma di condivisione video cancellerà i contenuti che vanno contro le linee guida dell'organizzazione mondiale di sanità. Tra queste rientra anche il mancato riconoscimento della sigaretta elettronica come strumento di lotta al fumo.

La celebre piattaforma di condivisione di video Youtube ha cambiato le regole di pubblicazione in materia di informazioni sanitarie. Come diramato da un comunicato stampa, d’ora in avanti saranno cancellati tutti i video che diffondono notizie false in merito a temi quali la prevenzione, la cura, le sintomatologie.
Utilizzato da più di 2,5 miliardi di persone ogni mese, al fine di combattere la disinformazione, la piattaforma ha annunciato il suo desiderio di “snellire le dozzine di linee guida esistenti sulla disinformazione medica riducendole a sole tre categorie: prevenzione, trattamento e negazione“. Per alcuni argomenti, dovrebbe essere facile distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato. Come affermano gli autori del documento, “un video in cui si dice che ‘l’aglio cura il cancro’ o che “è meglio assumere la vitamina C invece di effettuare un ciclo di radioterapia” verrà certamente rimosso“. In casi come questi, sembra difficile contestare la scelta di cancellare i contenuti. Ma per quanto riguarda argomenti più contrastati, come ad esempio le sigarette elettroniche?
YouTube ha fatto sapere che le loro decisioni saranno prese in base ai pareri dell’Organizzazione mondiale della sanità. Ciò significherebbe che verrà cancellato qualsiasi video che sostiene il vaping come strumento a rischio ridotto e la sigaretta elettronica come dispositivo antifumo? Ancora non è dato a sapersi ma, presa alla lettera, l’indicazione della piattaforma non lascerebbe spazio a dubbi. Se l’Oms dice che la sigaretta elettronica non fa smettere di fumare, allora chi sostiene il contrario farebbe disinformazione.
Attualmente, i dirigenti di YouTube hanno annunciato che si concentreranno sul tema dei tumori. Dalla scorsa settimana è già iniziata la cancellazione di molti video. D’altra parte, come indicato nel comunicato stampa, in futuro anche “altre condizioni, sostanze e trattamenti rientreranno nell’ambito di queste nuove linee guida. Per determinare se una condizione, un trattamento o una sostanza rientri nell’ambito delle nostre politiche di disinformazione medica, valuteremo se è associato a un rischio elevato per la salute pubblica”. Con quasi 8 milioni di morti ogni anno in tutto il mondo, è difficile credere che il tema del fumo, e tutto ciò che lo riguarda, sfuggirà a queste nuove regole. La speranza è che prevalga il buonsenso ma, soprattutto, che i creatori di video a sostegno del vaping, utilizzino fonti certe e riconosciute. Un conto è citare l’autore di uno studio scientifico o di un editoriale giornalistico, un altro è paventare scenari o affermare qualcosa in prima persona senza dimostrarne la veridicità scientifica. In quest’ultimo caso, i gestori della piattaforma avranno gioco facile a cancellare i video incriminati perché “il contenuto contraddice le autorità sanitarie locali o l’organizzazione mondiale della sanità”.

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