Testata giornalistica destinata agli operatori del settore delle sigarette elettroniche - Registrazione Tribunale di Roma: 234/2015; Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017 - Best Edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - Partita Iva 14153851002

Uniecig a Report: “Sulle sigarette elettroniche informazioni errate e fuorvianti”

La presidente Panuzzo replica al servizio andato in onda domenica scorsa e chiede il diritto di replica.

Una settimana di attesa e fibrillazione. Da parte degli operatori della sigaretta elettronica c’è curiosità ma anche scetticismo nei confronti del servizio che la trasmissione Report manderà in onda domenica 19 in prima serata su Rai 3. Dopo aver trasmesso un’anteprima di nove minuti domenica scorsa, il conduttore Ranucci ha anticipato che verrano mandati in onda i risultati delle analisi di laboratorio effettuati sui vapori delle sigarette elettroniche monouso di maggior diffusione. Buona parte del materiale video, delle interviste e delle dichiarazioni sono state raccolte durante la fiera Vapitaly dello scorso maggio dalla giornalista Antonella Cignarale, già vincitrice del premio giornalistico Tabacco e Salute indetto dalla Sitab e dalla Fondazione Veronesi per l’inchiesta “A tutto fumo” andata in onda il giorno a gennaio del 2022 sempre su Report.
Dal tono dell’anteprima, è evidente come il servizio non sarà certamente “amichevole” nei confronti della sigaretta elettronica, appiattito sul fenomeno delle usa e getta e sulla pericolosità degli aromi in quanto veicolo di passaggio dal vaping al fumo per i più giovani. Insomma, le teorie sostenute dall’Oms e dall’Istituto superiore di sanità.
Per anticipare eventuali polemiche e per “chiarire alcune informazioni già mandate in onda ma non rispecchianti la realtà“, l’associazione dei rivenditori di sigarette elettroniche Uniecig, tramite la presidente Antonella Panuzzo, ha inoltrato una comunicazione ufficiale alla redazione di Report e, per conoscenza, al direttore Ranucci e alla giornalista Cignarale.
Non possiamo fare a meno di notare – scrive Panuzzo – che l’anteprima contiene alcune informazioni errate e fuorvianti che danno un’idea sbagliata sia del prodotto che, soprattutto, degli operatori della filiera. Sebbene la maggior parte degli esercenti rispetti il divieto di vendita ai minori, purtroppo esiste un mercato alternativo e parallelo (il mercato nero per buona parte alimentato attraverso i social network) che non aderisce a nessuna normativa, al quale i consumatori più giovani si rivolgono frequentemente. In accordo con la normativa italiana, respingiamo la pubblicità mirata ai giovani e il rischio di associare il prodotto a questa fascia di consumatori.

Antonella Panuzzo, presidente Uniecig.

Contestualmente, respingiamo un modello di mercato ipocritamente chiuso come quello cinese, che limita la scelta e incide in maniera negativa sul successo della cessazione dal fumo, impedendo ai fumatori di personalizzare il prodotto secondo le proprie necessità. Durante la stessa anteprima viene altresì citato un fantomatico studio a cui si appellano i produttori. Si tratta di una revisione di 182 studi pubblicata nel 2015 da Public Health England, agenzia del Ministero della salute britannico, e più volte aggiornata nel corso degli anni, e stima che il danno alla salute delle sigarette elettroniche è almeno del 95% inferiore rispetto a quelle a tabacco combusto. Rispettiamo il nostro Ministero della Salute e avremmo volentieri citato uno studio nazionale se il suddetto Ministero negli anni ce ne avesse fornito uno approfondito invece di prendere semplicemente le distanze dalle sigarette elettroniche puntando alla cessazione totale come unico obiettivo. Come sostenitori della sigaretta elettronica come strumento di riduzione del danno, accogliamo discussioni sulla questione, anche quando sollevano dubbi e criticità, ma auspichiamo un’analisi più aperta, considerando le diverse situazioni in cui questo strumento può effettivamente essere utile e fare la differenza. Il problema della diffusione tra i minori merita attenzione – conclude Panuzzo – ma ci aspettavamo anche una rappresentazione del supporto che la sigaretta elettronica offre ai fumatori adulti e una chiara distinzione tra le sigarette elettroniche usa e getta e gli altri sistemi – tutti regolarmente notificati presso Ministero della Salute – forniti e consigliati dai rivenditori“.

Articoli correlati