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Come accade in occasione di qualunque evento di grande respiro che riguarda il vaping, anche durante la fiera Vaping Expo di Padova la Guardia di Finanza ha monitorato i prodotti esposti e venduti nel padiglione espositivo. Su settanta espositori, sono stati sanzionati in quattro, tutti extraeuropei (tre cinesi e uno inglese), perché esponevano sigarette elettroniche monouso senza il contrassegno fiscale. In totale gli uomini guidati dal maggiore Nicola Gazzilli hanno sequestrato 800 pezzi pari – complessivamente – a un peso equivalente a 12.500 grammi convenzionali circa di tabacchi lavorati esteri. Tenuto conto che i liquidi contenuti nelle sigarette elettroniche sono sottoposti a imposta di consumo, i controlli hanno permesso di appurare che, secondo il criterio di equivalenza secondo cui un millilitro di prodotto liquido da inalazione corrisponde a 5,63 grammi convenzionali, il quantitativo è risultato inferiore al limite idoneo (10 chilogrammi) a integrare la fattispecie penale con conseguente sequestro amministrativo della merce e segnalazione dei rappresentanti legali delle società all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
Si ricorda che in caso di sequestri durante le fiere, gli organizzatori non hanno alcuna responsibilità, diretta o indiretta. Sta agli operatori partecipanti conoscere le regole e le norme vigenti nel Paese ospitante: prova ne sia che tutti i prodotti degli espositori italiani sono risultati in regola.