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Sigarette elettroniche, Panuzzo (Uniecig): “Le sfide 2024? Tassa aromi, web e Tpd”

Parla la presidente nazionale dell'associazione dei rivenditori, tra bilanci e prospettive.

Da sei anni a capo dell’associazione dei rivenditori di sigarette elettroniche, Antonella Panuzzo è la più longeva tra le personalità con cariche associative del mondo delle sigarette elettroniche. Eletta nel 2017 nel sodalizio Ansi, poi trasformato nella sigla Uniecig (Unione italiana esercenti ecig), ha attraversato in prima persona probabilmente gli anni più complicati e controversi del mercato dei liquidi da inalazione: dall’ingresso nel monopolio sino alla recentissima tassa sugli aromi. Nel consiglio direttivo siedono anche il vicario Fabrizio Bollini e il tesoriere Fabio Manganello.
Adesso che un altro anno sta per volgere al termine, quale è dunque il bilancio dell’attività di Uniecig?

“Il 2023 sicuramente è stato un anno di notevole rilevanza, Uniecig ha svolto un accurato lavoro volto a sostenere e aiutare nelle difficoltà quotidiane i rivenditori associati. In stretta collaborazione con il nostro avvocato, Alberto Fantozzi, l’associazione ha concentrato i propri sforzi su diversi aspetti critici del lavoro degli esercenti. Attraverso interpelli e approfonditi studi, ci siamo dedicati a comprendere e definire vari aspetti che caratterizzano il quotidiano lavoro degli operatori del settore, come ad esempio il chiarimento richiesto ad Adm sulla legittimità nel richiedere la prevalenza ad intervalli di tempo inferiori a due anni, sino addirittura a sei mesi in alcune realtà territoriali. Inoltre, nel corso del 2023, si è verificato un cambiamento più o meno radicale dei vari formati dei liquidi all’interno dei negozi, e ancora una volta, come associazione, ci siamo adoperati per far sentire la voce dei negozianti presso le aziende produttrici, affinché li uniformassero.
L’obiettivo primario è stato quello di fornire chiarezza sui vari fronti in modo che i negozianti possano svolgere il proprio lavoro seguendo regole trasparenti e ben definite. In questo modo Uniecig ha svolto un ruolo cruciale nel garantire un ambiente normativo quanto più possibile nitido, contribuendo in tal modo al miglioramento complessivo per gli esercenti”.

E invece i propositi per il nuovo anno?
Sicuramente tra i propositi per il nuovo anno figura il deciso impegno nel consolidare la struttura dell’associazione. L’obiettivo primario è di intraprendere un percorso di miglioramento, partendo dalle fondamenta, al fine di affrontare in modo efficace tutte le sfide che il 2024 ci presenterà: un periodo in cui sarà fondamentale essere preparati per fronteggiare una serie di potenziali ostacoli come la tassa sugli aromi e una eventuale futura revisione della Tpd. L’attenzione sarà quindi rivolta a migliorare la percezione che gli esercenti hanno dell’associazione. Il proposito è quello di affrontare il 2024 nel miglior modo possibile, con una solida base organizzativa pronta a navigare tra le sfide con la consapevolezza di trovarsi su una nave solida e robusta.

La percezione è che nei momenti di difficoltà c’è maggior interesse nei confronti dell’associazione. Quando invece le cose sembrano andare bene si ha più difficoltà a capirne il ruolo. Cosa ne pensi?
È necessario far capire ai rivenditori quanto sia importante essere uniti e riuscire ad anticipare e contenere gli eventi avversi che spesso il settore, per ovvie ragioni, è tenuto ad affrontare. Arrivare preparati e con idee chiare e univoche dovrebbe essere obiettivo primario per avere possibilità di crescita e programmazione del proprio lavoro. È innegabile che durante i periodi di difficoltà emerga un maggiore interesse nei confronti delle associazioni, è un fenomeno che non è nuovo e coinvolge molteplici settori, non solo quello delle sigarette elettroniche. Questa tendenza è purtroppo radicata nel tessuto dell’associazionismo e capita molto spesso che, in seguito ad esempio a verifiche ispettive da parte di Adm o altre autorità competenti, i rivenditori ci contattino per associarsi o chiedere assistenza. La chiave per apportare un cambiamento sostanziale risiede nella necessità di far comprendere a tutti l’importanza cruciale di una figura in grado di rappresentare gli interessi collettivi e di diffondere una voce comune. Sicuramente migliorare l’immagine dell’associazione è un obiettivo condiviso e possiamo intensificare i nostri sforzi per coinvolgere più attivamente gli associati. Tuttavia è essenziale sottolineare che la trasformazione deve partire principalmente dagli esercenti stessi. La loro determinazione a essere rappresentati e la capacità di dimostrare unità e coesione sono fondamentali per il successo di qualsiasi iniziativa. In definitiva, solo attraverso un impegno congiunto e una consapevolezza della necessità di una rappresentanza efficace possiamo sperare di superare i problemi futuri.

Nel corso degli anni di tua presidenza, quale è il principale risultato che rivendichi con maggior orgoglio?
Non sono solita lodare i miei successi o a dormire su possibili allori. Il nostro, purtroppo, è un settore merceologico che si scontra con interessi di colossi che, a livello mondiale, hanno molti e validi argomenti per farsi ascoltare dai governi. È una lotta impari e molto spesso destinata a non avere grandi vittorie. Questo non mi ha impedito di avere l’orgoglio e la presunzione di battermi a nome di un lavoro di cui vado fiera insieme a molti colleghi che credono nel miracolo della sigaretta elettronica come miglior strumento di cessazione dal fumo e non intendono arrendersi di fronte alle notevoli difficoltà.

E invece un errore o qualcosa di cui ti sei pentita?
Scherzando mi verrebbe da dire quando partecipai alla prima riunione di costituzione di Uniecig, non avendo idea di quanto sarebbe stato faticoso e di quanto tempo e impegno avrei dovuto dedicare al progetto. In realtà basterebbe un po’ di appoggio in più da parte dei rivenditori e più partecipazione e tutto sarebbe ripagato.

Sulla testa dei negozianti pendono due importanti novità legislative: la tassa sugli aromi e il divieto di vendita online. Come le valutate?
Ritengo che la tassa sugli aromi e il divieto di vendita online rappresentino sfide significative per gli esercenti del settore delle sigarette elettroniche. Queste nuove normative potrebbero impattare profondamente sul lavoro degli esercenti e sulle dinamiche operative di tutto il settore, dalle imprese fino al consumatore. Ritengo sia molto importante valutare attentamente l’impatto di tali cambiamenti e lavorare proattivamente per mitigare eventuali effetti negativi, cercando soluzioni e vie legali per sostenere gli interessi degli esercenti. Parallelamente, è essenziale intraprendere un’attività di monitoraggio costante per comprendere l’applicazione di queste nuove normative e valutare se possano generare ulteriori complessità normative per i negozi. Solo attraverso una comprensione approfondita e una vigilanza continua possiamo adeguarci efficacemente, garantendo la sostenibilità e la prosperità del settore. La tassa sugli aromi, purtroppo, è il risultato di una politica di vendita sbagliata che ha cercato di aggirare una normativa già esistente e un regime fiscale già stabilito. Nonostante ciò, è essenziale riconoscere la necessità di tale imposta e accettarla come una parte inevitabile della regolamentazione del settore delle sigarette elettroniche.

Il direttivo Uniecig: Bollini, Panuzzo, Manganello

Questo atto rappresenta un segno di maturità, dimostrando la volontà di adattarsi e scendere a compromessi per poter continuare a operare nel rispetto delle normative vigenti. Affrontare questa realtà con responsabilità e apertura al cambiamento è fondamentale per garantire la sostenibilità e la legalità delle attività. Nel contesto attuale, con il settore che si sta orientando sempre più verso una normativa simile a quella de tabaccai, inoltre, risulta anacronistico mantenere la presenza dei negozi online. È ovvio e scontato che all’inizio, quando la vendita era libera e senza tasse, ci fossero sia negozi fisici che negozi online, tuttavia, nonostante mi dispiaccia molto per i colleghi della vendita sul web, valuto questo passaggio come un adattamento necessario per allineare il settore alle attuali esigenze legislative.

 Da pochi giorni è iniziata la campagna tesseramento per il 2024. Perché un rivenditore dovrebbe associarsi? In sostanza: quali servizi offrite?
Uniecig si impegna a offrire ai propri associati una vasta gamma di servizi volti a sostenere, dare informazione e rappresentare gli esercenti. Tra questi servizi, alcuni di fondamentale importanza includono la consulenza legale, attraverso la quale forniamo assistenza mediante avvocati specializzati. Inoltre, offriamo consulenza sulle varie normative e regolamentazioni del settore, aiutando gli esercenti a comprendere al meglio e a conformarsi alle leggi. Sosteniamo gli associati nelle pratiche amministrative connesse alle loro attività, fornendo orientamento su questioni burocratiche e procedurali e inviando periodicamente informative e vademecum come, ad esempio, abbiamo fatto quest’anno in occasione del Vapitaly Pro. Infine, svolgiamo la classica e più ovvia rappresentanza presso le istituzioni. Agendo come portavoce dei negozianti, Uniecig porta le istanze degli esercenti presso le istituzioni competenti, cercando di farle valere con determinazione e impegno.

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